Cultura: la settimana in pillole. Ripensare Chornobyl al festival di cinema e urbanistica

Dal 28 aprile al 2 maggio a Slavutych, una città che dista pochi chilometri da Chornobyl, avrà luogo il Festival del cinema documentario e dell’urbanistica “86”. Il nome dell’evento si riferisce all’anno in cui è stata fondata Slavutych per accogliere le persone allontanate da Prypyat – una città vicino a Chornobyl, completamente abbandonata dopo il disastro nella centrale nucleare. “Chornobyl è un tema da ripensare. Vogliamo spostare attenzione dal passato al futuro: da Prypyat a Slavutych,” spiega l’idea la co-fondatrice del festival Nadia Parfan. Il programma della manifestazione comprende le proiezioni di materiale cinematografico, delle esibizioni spaziali e il blocco musicale.

Lo spazio urbano della città di Slavutych è diviso in 13 quartieri, ognuno dei quali è nominato a seconda della città – nell’ex-Urss o negli ex-Paesi del Blocco sovietico, che ha inviato i propri professionisti per partecipare alla costruzione di esso. Nell’arco del festival sarà allestito un nuovo spazio urbano – il “14° quartiere” in partinerario con gli artisti e urbanisti greci. Il programma dei film comprende il concorso internazionale e nazionale, il cui tema centrale è la vita nello spazio antropizzato. A capo della giuria del concorso nazionale vi sarà il documentalista Vitaliy Manskiy. Un’attenzione speciale sarà diretta al blocco dei documentari “MyStreetFilms: il Limite” (MyStreetFilms: Rubizh), le trame dei film di questa sezione vertono sulle regioni di Luhansk e Donetsk.

Foto: Roman Pilipey/EPA, Hromadske.ua