Avvenimenti chiave in Ucraina durante la settimana del 1-7 febbraio 2016

SITUAZIONE NELLA ZONA DELL’ATO (operazione contro il terrorismo)

I militanti sostenuti dalla Russia continuano a sparare intensamente sulle posizioni dei militari ucraini nella zona delle operazioni contro il terrorismo. I punti caldi durante la scorsa settimana sono rimasti i centri abitati nella direzione di Donetsk (Gorlivka, Pisky, Opytne, Mariinka, Avdiivka, Zaitseve). Così come durante le scorse settimane, i militanti continuano ad usare le armi di grosso calibro (mortai di 82mm e 120 mm).

I bombardamenti più intensi sono stati registrati di venerdì 5 febbraio, quando le posizioni ucraine sono state attaccate 84 volte. Ogni giorno i militanti dispongono più di 200 mine sulle posizione ucraine. Il rapporto sulla situazione nella zone dell’ATO del 7.02 in inglese.

In totale, durante la scorsa settimana le posizioni delle forze ucraine sono state attaccate 438 volte, di conseguenza un militare ucraino è stato ucciso, 21 sono rimasti feriti.

La missione dell’OSCE ha l’intenzione di continuare ad installare telecamere di sorveglianza sulla linea di demarcazione, sopratutto nel territorio controllato dai militanti. Lo ha dichiarato il vice capo della missione Alexander Hug. Come comunica il Ministero della Difesa ucraino, dopo l’installazione di una telecamera nella località di Shirokine è diminuito il numero degli attacchi  sulle posizioni ucraine.

LA CRISI POLITICA

Il ministro dell’economia Aivaras Abromavicius ha dato le dimissioni il 3 febbraio, diventando così il terzo ministro riformista che ha lasciato il governo ucraino in meno di due mesi.

Tra i motivi lui ha indicato la pressione a quale si è sottoposti da parte dei deputati del gruppo presidenziale, vale a dire il deputato Igor Kononenko, così come la corruzione e il blocco delle riforme sistemiche.

Queste dimissioni sono state segno di una grave crisi politica. Il 4 febbraio il governo si è riunito, gli ambasciatori dei paesi G7 hanno avuto un incontro con presidente e premier ucraini. Alla fine dei negoziati i quattro ministri che hanno dato le dimissioni le hanno revocate e sono tornati al loro lavoro nel governo. Si tratta del ministro della politica agraria Olexiy Pavlenko, ministro della politica informativa Yiuriy Stets, ministro delle infrastrutture Andriy Pyvovarsky e ministro della salute Olexandr Kvitashvili.

RIFORME

Riforma costituzionale
La riforma costituzionale procede gradualmente. Dopo che la corte costituzionale ha dichiarato che le modifiche alla costituzione proposte dal presidente non contraddicono la legge fondamentale, la Verkhovna Rada (il governo) ha preliminarmente approvato le modifiche in prima lettura. La votazione finale si svolgerà entro questa sessione parlamentare (entro luglio di quest’anno). Se la maggioranza costituzionale sostiene il progetto di legge (con almeno 300 voti), il riavviamento giudiziario inizierà nell’estate del 2016.

La riforma elimina l’immunità giudiziaria, propone nuovi requisiti per i giudici e introduce il rinnovo della qualifica per la magistratura. I giudici sono superiori all’influenza politica, alla Verkhovna Rada e al presidente, ma hanno la responsabilità più personale per le loro decisioni.

Riforma sanitaria
Il nuovo schema di acquisto dei farmaci attraverso le organizzazioni internazionali ha dimostrato la sua efficacia: nel 2015, i farmaci sono costati al bilancio statale 30-60% in meno rispetto al 2014. Lo scorso anno, l’UNICEF, l’UNDP ed i Crown Agents, arruolati dal ministero della Salute, hanno acquistato ilfarmaci del valore di oltre 2,2 miliardi UAH (60% della spesa del bilancio per questo scopo) su dodici programmi statali. Il successo di attuazione della riforma nel 2016 ha indotto il ministero della Salute a trasferire tutti i programmi di approvvigionamento presso le organizzazioni internazionali, al fine di eliminare i rischi di corruzione e di fornire ai pazienti ucraini le medicine necessarie, per un totale di oltre 4 miliardi UAH.

Riforma delle infrastrutture
L’Ucraina ha messo a punto una nuova “via della seta”. Il primo treno ucraino ha coperto una distanza cha va dal confine ucraino con l’UE verso la Cina, aggirando la Russia, in 15,5 giorni. Il nuovo percorso permetterà alle merci ucraine ed europee di essere consegnate ai paesi asiatici, in caso di divieto di transito attraverso il territorio russo. A suo tempo, la durata di consegna delle merci sarà ridotta a 10-11 giorni.
Un binario ferroviario alternativo può competere con i tradizionali percorsi del trasporto marittimo (ci mettono 36 giorni per consegnare le merci lungo il percorso Germania-Cina), e con la Transiberiana (16 giorni).

Riforma delle forze dell’ordine
Іvano-Frankivsk è diventata l’undicesima città ucraina dove ha iniziato a lavorare la pattuglia della polizia. Entro giugno 2016 un simile rinnovamento del personale dovrebbe essere completato nelle altre 29 città ucraine.
L’assistenza da parte delle istituzioni dell’Unione europea contribuirà all’accelerazione della riforma e al miglioramento della sua qualità. Una missione di consulenza dell’UE che lavora in Ucraina sulla riforma del settore della sicurezza civile è guidata da Kyastutis Lanchinskas, che ha servito come capo della polizia a Vilnius, Lituania.

Per saperne di più sulle riforme >>>>>

ECONOMIA

La Banca Nazionale Ucraina (la BNU) mantiene la sua prospettiva per l’inflazione in Ucraina nel 2016 al 12%, mentre ha ridimensionato le sue previsioni per l’inflazione di base al 9,2%. Il deficit di bilancio per il 2016 è limitato a 3,7%, e il tasso di cambio è proiettato a UAH 24,1 per dollaro.

La BNU prevede l’inflazione complessiva all’ 8% anno dopo anno entro la fine del 2017.

Il governatore della BNU Valeria Gontareva ha detto che l’erario statale può ottenere $1 miliardi grazie alla privatizzazione delle imprese statali ucraine nel 2016.

SOCIETA’ E CULTURA

Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sulla situazione dei diritti umani in Crimea, in particolare dei tatari di Crimea, i punti principiali della quale sono:

– la Russia impone restrizioni all’accesso in Crimea nei confronti dell’OSCE, delle Nazioni Unite e del Consiglio d’Europa, senza contare le ONG per i diritti umani e i giornalisti indipendenti;

– condanna fermamente il livello senza precedenti delle violazioni dei diritti umani commesse contro gli abitanti della Crimea, in particolare i tatari, che non si attengono alle norme che le cosiddette autorità locali impongono, soprattutto con il pretesto di combattere l’estremismo o il terrorismo

– chiede alla Federazione russa di indagare tutti i casi di tortura di prigionieri illegalmente arrestati in Crimea, e liberare prigionieri politici

– si compiace dell’iniziativa dell’Ucraina di istituire un meccanismo di negoziazione internazionale per il ripristino della sovranità ucraina sulla Crimea nel formato “Ginevra plus”, che dovrebbe includere il coinvolgimento diretto dell’Unione.

Si apre la mostra “Rinnovo della memoria”, un progetto artistico creato dagli sfollati interni di Crimea e Donbas. E’ una prova di riflessione sul ripristino della continuità del processo storico, un tentativo di rinnovare i legami con i territori occupati, con gli archivi e cimeli di famiglia. Il progetto è molto più profondo di un semplice tentativo di rinnovare la memoria perduta: gli artisti riflettono sulle peculiarità dell’atteggiamento della gente del Donbas verso l’arte e la cultura, l’influenza di questo atteggiamento sulla formazione della loro identità (o mancanza di identità ben formata) e l’influenza di questi fattori sullo sviluppo della situazione nella regione dove vi sono vari problemi e contraddizioni, alimentati dalla propaganda, che hanno creato un conflitto militare.

Il governo ucraino non si rassegna allo stallo delle trattative per la risoluzione del conflitto. L’ambasciatore ucraino a Roma Yevhen Perelygin critica le ultime dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Lavrov.

Il movimento “Made in Ukraine” come una rivoluzione di moda: la rivista più nota e prestigiosa nell’ambito di moda, Vogue, ha pubblicato un articolo su come è cambiata l’opinione del pubblico sui prodotti lavorati in Ucraina, come è cresciuto l’orgoglio della gente ucraina che ora si indossa nei vestiti nazionali ucraini, e come la vyshyvanka (la camicia ricamata tradizionale ucraina) è entrata a far parte delle passerelle dell’alta moda.

SOCIOLOGIA

La maggioranza degli ucraini avrebbe sostenuto l’adesione dell’Ucraina all’UE e alla NATO, se si fosse tenuto il referendum sulla questione, ha riportato un gruppo ucraino sociologico “Rating” riferendosi ai risultati della sua indagine.
Tra gli intervistati, il 59% sarebbe a favore di diventare un membro dell’Unione europea, il 22% degli intervistati ha detto che avrebbero votato contro questa iniziativa, il resto non ha potuto rispondere alla domanda o ha rifiutato di partecipare al sondaggio.
Allo stesso tempo, sulla base dei risultati del sondaggio dell’opinione pubblica, solo il 16% degli intervistati sarebbe favorevole all’adesione dell’Ucraina all’Unione doganale, mentre il 62% sarebbe contro di essa, mentre il resto non ha potuto rispondere alla domanda o non ha partecipato nel sondaggio.

Per quanto riguarda l’adesione alla NATO, l’indagine ha mostrato che il 47% degli intervistati sarebbe favorevole alla NATO, mentre il 31% ne sarebbe contrario, il resto non ha potuto rispondere alla domanda o non ha partecipato nel sondaggio.

Secondo l’ingadine di un club del dibattito economico “Come spendono i soldi le famiglie ucraine ed europee”, l’Ucraina ha il livello delle spese familiari molto più basso di quello europeo. Secondo l’Eurostat, nel 2014 il totale medio annuale delle spese di consumo in Ucraina ammontava a 2 830 euro per una famiglia, mentre in Francia lo stesso indice è pari a 30 379 euro, in Germania – 29 330 euro, in Belgio – 34  406 euro all’anno. L’indice più vicino a quello ucraino tra i paesi europei lo hanno la Bulgaria (4 659 euro) e la Romania (5 514 euro).

E’ diversa anche la composizione delle spese di consumo. Nel 2014 la voce più ampia delle spese di consumo per gli ucraini erano le spese sui prodotti alimentari – circa 57%. Nei paesi dell’UE le famiglie ne spendono circa 12%. Gli ucraini hanno speso circa 10% per pagare le bollette, mentre nell’UE si spende 30%. In Ucraina per i trasporti si spende non più di 5% del reddito familiare, nell’UE – 13%.

La nostra rassegna di stampa in inglese

Cronache

“La popolazione civile dell’est soffre dalla mancanza del supporto da parte del governo ucraino”: la cronaca di Hromadske International

“La nuova polizia sulle strade di Ivano-Frankivsk”: la cronaca di UkraineToday

“Il servizio di sicurezza ucraino (il SBU) sostiene di aver trovato le armi usate contro gli attivisti di Maidan”: la cronaca di KyivPost

“Abromavicius se n’è andato, gli altri rimangono. Yatsenyuk: continueremo a lottare”: la cronaca di KyivPost

Interviste

“Le riforme ucraine sono a rischio”: intervista di UkraineToday con il vice ministro dell’economia Yiulia Klimenko

“La lotta contro la corruzione è una lunga strada”: intervista di Hromadske International con Jérôme Vacher, rappresentante del FMI in Ucraina

“Sulla situazione umanitaria nell’est ucraino”: intervista di Hromadske International con Alain Aeschlimann, capo del comitato internazionale della Croce Rossa

«Il francese Canal + ha messo in onda il controverso film sull’Ucraina nonostante i protesti»: intervista di UkraineToday con Tetyana Ogarkova, coordinatore dell’UCMC

Opinioni

“Poroshenko diventa un nuovo Yanukovych”: il capo redattore di KyivPost Brian Bonner

“Poroshenko non diventa un nuovo Yanukovych” – Mychailo Wynnyckyj per KyivPost

Long read: “I dispersi: che cosa loro hanno fatto con i nostri figli?” Il materiale di The Guardian su una madre che da più di un anno cerca il suo figlio, un militare ucraino, che è stato dato per disperso durante l’operazione contro il terrorismo

Il sito StopFake ora è disponibile anche in italiano.