Poroshenko ha chiamato Yatseniuk e Shokin a dare le dimissioni

Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha chiamato il premier Arseniy Yatseniuk e il Procuratore generale Victor Shokin a dare le dimissioni. Il rispettivo appello è stato pubblicato sul sito di Poroshenko.

“Stamattina ho avuto un incontro e una conversazione profonda con il Procuratore generale. Mi sono rivolto a Shokin chiedendo che lui rassegni le dimissioni”, – ha comunicato il presidente.

Poroshenko ha evidenziato i conseguimenti di Shokin nell’implementazione delle riforme importanti, ma ha constatato che l’ufficio del Procuratore generale ucraino non è riuscito a guadagnarsi il sostegno della società.”

“Questo è il motivo per cui all’ordine del giorno presentiamo  la domanda di dimissioni del Procuratore generale” – ha spiegato lui.

Il presidente ritiene che “anche il governo si deve misurare con lo stesso metro”. “Il Consiglio dei ministri ha lavorato molto per la salvezza del paese, per la stabilizzazione della situazione economica e l’avvio delle riforme. Però la società ha chiaramente deciso che gli errori sono stati più numerosi dei conseguimenti, e a seguito di ciò ha negato ai ministri la fiducia.”

Il presidente ritiene che ora si tratti solamente di un totale riavvio del governo, e non di quello parziale.

“Per il momento il premier ha la possibilità di scegliere il modo in cui si può realizzare questa esigenza. Il cambiamento totale del Consiglio dei ministri deve avvenire sulla base della coalizione attuale che è formata dai partiti “Solidarnist”, “Narodny Front”, “Samopomich” e “Batkivschyna”.

“Mi rivolgo sopratutto al “Narodny Front” (Fronte del popolo) e ai suoi leader con i quali abbiamo percorso un lungo cammino su una strada difficile  fianco a fianco; a questi continuerò a pensare come ai miei compagni e partner politici. Né il destino dell’attuale governo, né ambizioni personali dei suoi membri devono compromettere l’unità del nostro team democratico pro-europeo. La coalizione è stata formata non per il bene delle posizioni, ma sulla base di principi comuni.

“Le nomine al governo devono essere effettuate con il sostegno e la partecipazione di tutte le fazioni della coalizione. Devono essere basate sull’approccio tecnocratico ed orientato alle riforme. Dovrebbero essere nominati gli esperti  non  affetti dall’influenza politica o interessi da parte degli altri.”

“I compiti principali di tale Consiglio dei ministri saranno quelli di garantire la crescita del PIL e iniziare a elevare il livello di vita; organizzare la privatizzazione trasparente; una gestione responsabile delle imprese statali; introdurre le misure severe contro la corruzione; proseguire con la cooperazione con il FMI e altre istituzioni finanziarie internazionali.
Tutte queste misure rafforzeranno il nostro percorso strategico verso l’Unione Europea e la NATO, verso il miglioramento delle capacità di difesa del nostro paese, l’aumento del benessere degli ucraini, e il rafforzamento della democrazia del nostro sistema governativo semipresidenziale.
Sono convinto che il paese non ha il tempo per entrare in una campagna elettorale per la quarta volta in quasi due anni, soprattutto in condizioni di una aggressione esterna.”

“Lo scioglimento della Verkhovna Rada non è un obbligo del presidente, ma è solo il suo diritto. Io lo userò solo come ultima risorsa che dobbiamo evitare a tutti i costi.”