La ricerca dell’USAID: c’è speranza per le piccole e medie imprese in Ucraina

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La situazione politica ed economica instabile, la guerra e corruzione sono gi ostacoli più grandi alle attività imprenditoriali in Ucraina. Ma una ricerca recente dell’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti (USAID) mette in evidenza che c’è la speranza per le piccole e medie imprese. Nel corso della ricerca sono stati intervistati più di 1,800 imprenditori – i rappresentanti delle imprese piccole e medie attive in tutti i settori dell’economia. Gli imprenditori intervistati provengono da tutte le regioni dell’Ucraina tranne i territori temporaneamente occupati.

Gli ostacoli agli affari. La corruzione rimane un ostacolo fondamentale al clima imprenditoriale in Ucraina nonostante il fatto che nella graduatoria essa possegga il settimo posto tra gli altri ostacoli. Il 55% degli intervistati ha rivelato che gli imprenditori danno mazzette per evitare il controllo delle proprie attività, afferma Oksana Kyziakiv, coordinatrice delle attività analitiche nel programma USAID LEV e direttirce esecutiva presso l’Istituto per le ricerche economiche e consultazioni politiche, presentando la nuova edizione della ricerca annuale sul clima imprenditoriale in Ucraina “La valutazione annuale del clima imprenditoriale nell’Ucraina nel 2015”  nell’Ukraine Crisis Media Center.

Nel 2015, nonostante la sospensione degli atti di controllo, ogni seconda impresa è stata controllata. [Nota dell’UCMC: la legge che stabilisce la moratoria su controllo delle imprese piccole da parte delle autorità è stata adottata nel 2014 ed è in vigore fino al 31 dicembre del 2016. La maggior parte dei soggetti verificatori possono svolgere i controlli solamente con il permesso del Gabinetto dei ministri ucraino, per una decisione del tribunale, a seconda della richiesta dell’azienda stessa o se è prevvisto dal Codice penale ucraino. – Fonte: Europeiska Pravda]

Le autorità che svolgono più controlli sono le ispezioni dei Vigili del fuoco e di tassazione. I loro accertamenti sono i più lunghi ed i più costosi agli imprenditori, facendoli spendere 31 mila di UAH. Per quello che riguarda l’amministrazione delle tasse, le difficoltà più grandi che incontrono gli imprenditori sono legati all’instabilità della legislazione fiscale.

Una scoperta interessante della ricerca è che il 86% dei rappresentanti delle piccole e medie imprese considera lo stato “un ostacolo” o perfino “un nemico” nello svolgimento delle attività imprenditoriali, e nello stesso tempo quasi la stessa percentuale – il 89% – ha confessato di aspettare il sostegno da parte dello stato.

I problemi d’esportazione. La maggioranza delle piccole e medie imprese svolgono le proprie attività nei settori di servizi e di commercio, e anche nel settore industriale. Solamente il 9% di loro fa esportazioni.

Secondo l’esperto del programma USAID LEV Andriy Butin, tra gli ostacoli per lo svolgimento degli affari, gli imprenditori-esportatori hanno nominato l’impossibilità di prognosticare su come sarebbe avvenuta ogni operazione d’esportazione. “Quando un imprenditore arriva nella dogana, non può prevedere quanto tempo gli vorrà per lo sdoganamento, quanti soldi spenderà ecc.,” ha sottolineato l’esperto. “Ci vogliono due giorni e 1,727 hryvnia (circa 62 euro – ndt.) in media per lo sdoganamento e il 6,8% degli imprenditori ha dato le mazzette nel corso della procedura”, ha aggiunto Butin. L’esperto ha anche detto che il 50% degli imprenditori esporta nei paesi della CSI, ⅓ di cui esporta in Russia; il 49% esporta nell’Ue, perlopiù in Germania e in Polonia.

Le tendenze positive modeste. Oksana Kuziakiv ha sottolineato che l’indice centrale della ricerca – “L’indice del clima imprenditoriale” – in Ucraina è al marchio “0,01” nella graduatoria dal -1 al +1. Nello stesso tempo le piccole e medie imprese valutano le prospettive dei cambiamenti del clima imprenditoriale a lungo termine nel modo abbastanza positivo: il 53% degli intervistati hanno intenzione di intensificare le loro attività nei due prossimi anni.

Per quanto riguarda i cambiamenti negli ultimi anni, la comunità imprenditoriale generalmente li valuta positivamente. In paragone con l’anno 2012, nel 2015 gli imprenditori segnalano più frequentamente l’assenza delle difficoltà legate alla registrazione delle imprese nuove, e notano la situazione migliore riguardante i controlli.

“Il progresso più grande è stato raggiunto nel campo di registrazione delle imprese. In questo aspetto le cifre della nostra ricerca sono pari alla classifica Doing Business: la comunità imprenditoriale ha sentito questi cambiamenti molto bene. La situazione con le ispezioni è migliorata. Tale è il risultato della moratoria sui controlli che durerà due anni. In generale, ci sono i miglioramenti in tutte le aree della regolamentazione degli affari”, ha affermato Oksana Kuziakiv.