Il tribunale regionale stabilisce illegittima “la rappresentanza della ‘DPR’” nella Repubblica Ceca

Il 28 giugno il tribunale regionale ad Ostrava, in Repubblica Ceca, ha stabilito la chiusura con liquidazione dell’organizzazione che si presenta come “Consolato onorario” della “Repubblica popolare di Donetsk” (“DPR”) nella Repubblica Ceca. Il tribunale ha ritenuto illegali le attività dell’organizzazione in questione, come riportano le informazioni del media ceco Novinky.

Il tribunale ha anche stabilito la nomina di un liquidatore ufficiale che si occuperà delle formalità per la chiusura. La decisione non è definitiva, in quanto il “consolato” ritiene la sentenza politicamente motivata e sta per presentare appello.

Il Ministro degli affari esteri della Repubblica Ceca aveva chiesto la chiusura dell’organizzazione già lo scorso autunno, tuttavia il tribunale aveva richiesto informazioni aggiuntive sulla questione.

La cosidetta “rappresentanza della ‘DPR’” è stata inaugurata a Ostrava il settembre scorso. A capo dell’organizzazione vi è Nela Liskova, un’attivista ceca simpatizzante delle politiche del Cremlino. Il Ministero degli affari esteri della Repubblica Ceca ha dichiarato che il centro non rappresentasse una missione diplomatica ufficiale e perciò aveva presentato un ricorso al tribunale.

Il Ministero ha anche sottolineato che Liskova aveva usato il titolo di “Console onorario” illegalmente, in quanto la procedura dell’uso di tali titoli è regolata dal Ministero degli affari esteri. Liskova ha così violato la legge relativa alla Convenzione di Vienna sulle relazioni consolari.

Per ricordare, gli organizzatori del cosidetto “Centro di rappresentanza della ‘DPR’” nella Repubblica Ceca sono legati alle organizzazioni russe finanziate dal Cremlino.

E’ possibile leggere in dettaglio il materiale dell’UCMC “Diplomatici con i fucili”: come la “DPR” crea un mito sul proprio consolato nell’Ue.

Fonte: Europeiska Pravda.
Foto: la città di Ostrava, ostrava.cz