Rassegna della stampa ucraina dal 27 giugno al 3 luglio 2017

Situazione nella zona dei combattimenti. La settimana scorsa, l’intensità dei combattimenti in Ucraina orientale è stata inferiore del 40% rispetto al periodo precedente. Si è inoltre  ridotto sostanzialmente il numero di incidenti dovuto all’uso di armi pesanti. La  settimana scorsa, SMM ha registrato un numero pari a 110 esplosioni da armi pesanti, rispetto alle 617 della settimana precedente. Si tratta di quasi l’80% in meno.

OSCE. L’OSCE ha registrato intensi bombardamenti nella zona della propria base di pattuglia in Popasna (nel territorio controllato dal governo nella regione di Luhansk) la notte del 29 giugno e all’alba del 30 giugno. Il personale della missione durante questo periodo si trovava  in sicurezza nella base di pattuglia; il 30 giugno si sono trasferiti verso Severodonetsk per briefing e successivamente sono tornati a Popasna.

Quantità delle vittime di guerra nel 2017. Dall’inizio dell’anno nel Donbas sono stati uccisi 120 militari ucraini. Ivanna Klympush  Tsintsadze, Vice Primo Ministro per l’integrazione europea ed euroatlantica, ha inoltre riportato che  sono stati feriti quasi 900 soldati, morti 47 civili  e feriti oltre 100 civili.

Vita nella “LPR”/ “DPR”

«DPR» si offre per difendere OSCE “a pagamento”.

I militanti dell’organizzazione illegale “DPR” propongono alla missione di monitoraggio dell’OSCE di efettuare il pagamento di 3.000 euro al mese per la “protezione”. Dopo diversi attacchi dei militanti alle pattuglie OSCE, “la leadership della repubblica” non ha istituito alcuna misura di sicurezza ma ha addirittura ritirato la “polizia” dall’ufficio dell’albergo “Park Inn”  a Donetsk,  luogo in cui   stanziano  gli osservatori. Nello stesso parcheggio in cui vi sono i veicoli blindati della missione c’è stato un “incendio spontaneo”, malgrado loro avrebbero dovuto proteggerlo.

Il “presidente” del “DPR” ha intenzione di integrare i giovani nel “mondo russo”. Il Capo dell’organizzazione illegale “DPR” Olexander Zakharchenko ha dichiarato che vuole integrare i giovani nel “mondo russo”. Egli ritiene che uno dei compiti principali nel settore della formazione nel territorio fuori dal controllo ucraino  è quello di “sincronizzarla” con il sistema di istruzione russo per dare la possibilità alla maggior parte degli scolari dal territorio non controllato, di ottenere l’istruzione superiore  nelle università russe.

SBU (Servizi della Sicurezza dell’Ucraina): nell’attacco di virus Petya sono coinvolti i servizi speciali della Federazione Russa

 L’SBU ha stabilito il coinvolgimento dei servizi speciali della Federazione Russa nell’attacco del virus Petya, tenutosi il 27 giugno. Lo ha riportato  sabato il centro stampa della SBU. “I dati disponibili, tra cui quelli che sono stati ricevuti in collaborazione con le aziende internazionali anti-virus,  danno adito a credere che in questi attacchi sono stati coinvolti gli stessi gruppi di hackers che hanno effettuato gli attacchi utilizzando il software dannoso“TeleBots” e “Blackenergy” nel mese di dicembre di 2016, indirizzandolo al  sistema finanziario,  dei trasporti e dell’energia dell’Ucraina. Questo testimonia  il coinvolgimento nell’attacco dei servizi segreti della Russia” e lo si evince dal comunicato.

Nella SBU hanno sottolineato, che lo scopo degli attacchi informatici era la  destabilizzazione della situazione socio-politica nel paese. Secondo le sue stime, il virus è stato pianificato e condotto in anticipo. L’attacco è avvenuto in diverse fasi ed è iniziato alla vigilia del giorno festivo nazionale.

Energia: un altro passo dell’Ucraina verso l’Europa

Il 28 giugno a Bruxelles, l’azienda ucraina “Ukrenergo” ha firmato un accordo di adesione dell’Ucraina al sistema energetico europeo. L’accordo si chiama “Accordo sui termini di connessione  futura dei sistemi energetici dell’Ucraina e  Moldavia con il sistema energetico dell’Europa continentale”.

Il Direttore di “Ukrenergo” Vsevolod Kovalchuk ha riportato che l’accordo ” ha lo scopo di staccare il sistema energetico unito dell’Ucraina dal sistema russo, la modifica fondamentale del regolamento nel settore elettroenergetico, come ad esempio l’introduzione delle norme del Terzo Pacchetto energia dell’UE (European Union’s Third Energy Package) , creando un vero e proprio ambiente competitivo nel mercato dell’energia elettrica.” Kovalchuk ritiene che l’integrazione del sistema energetico dell’Ucraina con l’UE sarà accompagnata da una campagna informativa attiva da parte della Russia, che avrà lo scopo di screditare le intenzioni dell’ Ucraina.

Sarà il regime dei visti con la Russia?

Il Direttore del Dipartimento Politico del Ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina  Olexiy Makeyev ha riportato che il Ministero sta lavorando sulla possibilità di introduzione dell’ entrata / uscita sul territorio dell’Ucraina dei cittadini russi solo con passaporti biometrici. Egli ha anche detto che una delle opzioni potrebbero essere le restrizioni  per l’ingresso di alcune categorie di cittadini russi, che saranno definite nel processo di interazione con servizi speciali, o come opzione viene esaminata l’introduzione del  regime dei visti.

Secondo il sondaggio del Fondo “Iniziative democratiche” (“Demokratychni iniziatyvi”), il 51,4% degli intervistati non supportano l’introduzione di un regime di visti con la Russia, a sua volta, a sostenere il regime dei visti con la Russia è il 32,9% degli intervistati e non era in grado di rispondere il 15,7%. Il più grande  supporto al regime dei visti lo hanno dimostrato i residenti dell’Ucraina occidentale (60%), e il più basso  i residenti delle regioni meridionali (14%).

Foto: la Guardia nazionale ucraina.

Il caso Rocchelli: arrestato un militare ucraino in Italia, cosa ne sappiamo fin’ora

Il 30 giugno mentre rientrava dopo due anni e mezzo di assenza in Italia, è stato arrestato il militare italo-ucraino Vitaliy Markiv, ritenuto responsabile dell’omicidio del fotogiornalista italiano Andrea Rocchelli. Rocchelli e il difensore dei diritti umani russo Andrey Mironov sono morti in un attacco nei pressi di Sloviansk, nella regione di Donetsk, nel maggio 2014.

Da allora, le forze dell’ordine ucraine stanno portando avanti le indagini a riguardo. Il corso dell’investigazione è stato oggetto di numerose discussioni durante gli incontri bilaterali italo-ucraini, anche ad alto livello. Secondo il Viceprocuratore ucraino Yevhen Yenin la Procura generale ucraina collabora attivamente nelle indagini con i colleghi italiani della Procura di Pavia, la quale si occupa del caso. L’arresto di Markiv è però stato un evento inaspettato per la parte ucraina.

“Secondo i dati dell’investigazione ucraina, la morte di due giornalisti è avvenuta in seguito ad un attacco d’artiglieria da parte delle truppe russo-terroriste,” ha scritto Yenin. In seguito, su un canale tv ucraino, il Viceprocuratore ha fatto notare che le informazioni ricavate durante l’indagine punterebbero il dito contro il fuoco incrociato che ha avuto luogo quel giorno.

Da vari tentativi di ricercare ulteriori dati da fonti accessibili, risulta che basandosi sulla postazione dove erano situate le truppe ucraine e sul tipo di armi a loro disposizione in quel momento, sarebbe stato impossibile colpire la zona dove si trovava il giornalista italiano. L’investigazione ucraina non ha tuttavia stabilito chi fossero i responsabili del tragico evento.

Il 1° luglio, il Ministero dell’Interno d’Ucraina ha rilasciato una dichiarazione nella quale si riferisce che ad informare le autorità italiane sul coinvolgimento nella morte di Rocchelli dell’unità in cui prestava servizio Markiv sarebbe stato un giornalista francese. (Probabilmente, si tratta di un giornalista che si trovava sul posto e che rimase ferito durante tale evento.) Il Ministero informa inoltre che il giornalista francese ha anche presentato un video a supporto della sua testimonianza.

Chi è Vitaliy Markiv? Vitaliy Markiv è un soldato della Guardia Nazionale Ucraina, un gruppo delle forze armate ucraine paragonabili all’arma dei Carabinieri. In particolare, Markiv è vicecapo di un plotone del battaglione del Generale Kulchytsky e serve con il grado di sergente maggiore.

Nato in Ucraina, dal 2003 ha vissuto in Italia insieme alla sua famiglia. E’ tornato in Ucraina durante il Maidan e in seguito si è arruolato nella Guardia nazionale, dove ha combattuto nell’est del Paese. Al momento dell’arresto, stava tornando in Italia dopo 2 anni e mezzo di assenza per rivedere la madre che ancora vi risiede.

L’udienza di convalida è stata fissata dal giudice per il 4 luglio. I diplomatici ucraini in Italia si sono rivolti alle autorità italiane e hanno chiesto l’accesso per il console ucraino sia all’arrestato sia alla seduta dell’udienza.

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Cultura: a Lviv raccolgono i fondi per ristaurare un battello cosacco
Nella galleria artistica “Dzyga” a Lviv è in corso una mostra che ha come scopo quello raccogliere i fondi per la restaurazione di un battello cosacco tradizionale che si trova in Francia. L’imbarcazione tradizionale o Chaika è stata denominata “Presviata Pokrova” ed è stata costruita nel 1992 a Lviv. È una coppia esatta di una nave da battaglia cosacca del XV secolo, creata in base ai disegni tecnici degli archivi della flotta cosacca sul fiume Danubio (Dunai) che assaltò la fortezza turca di Izmail. Nel corso di 25 anni di vita, la “Presviata Pokrova” ha fatto parte di varie competizioni, festival e riprese cinematografiche. Negli ultimi anni a causa dei mancati finanziamenti, il battello non ha goduto di una corretta gestione ed è rimasto danneggiato. Al momento, è stazionato a Pont-Aven nella Francia occidentale. Grazie a una campagna di crowdfunding nel 2016 sono cominciati i lavori per restaurare la leggendaria “Chaika”. Nella mostra a Lviv sono presentate le opere artistiche create con l’uso degli elementi del battello. La mostra “Chaika-La reminiscenza 1992-2017” sarà in corso fino al 7 luglio. Seguite la pagina Facebook del progetto per ulteriori aggiornamenti sul destino della  “Presviata Pokrova”.

Sport: la vittoria degli ucraini nella Lega europea di pallavolo

Foto: volleyball.ua.

La squadra  nazionale ucraina di pallavolo ha vinto l’Eurolega in Danimarca. Nel match finale la squadra ucraina ha sconfitto la Macedonia per 3:1. Per la prima volta nella storia  gli ucraini della squadra di pallavolo hanno vinto il trofeo europeo.

La nostra selezione dei materiali in inglese dei media ucraini 

I reportage 

«Dall’inizio del 2017 120 militari sono stati uccisi » – UNIAN
«Il militare russo, chesiè perso in Ucraina, è stato arrestato per 15 giorni » – UNIAN
«Com’è la vita della gioventù ucraina nelle zone occupata » – Hromadske International

Interviste

«Dramma che dura 4 anni» – intervista di Hromadske International con Jérôme Vacher, rappresentante del IMF in Ucraina

I materiali analitici

«Chi è il militare russo, detenuto in Ucraina» – Hromadske International
«Che significato hanno 30 minuti di colloqui di Poroshenko con Trump » – Hromadske International

Foto principale: la pagina FB “Presviata Pokrova”.