Un sondaggio chiede agli ucraini cos’è il patriottismo, mette alla luce l’atteggiamento verso l’adesione all’Ue e alla NATO

La Fondazione Iniziative Democratiche di Ilko Kucheriv (Ilko Kucheriv Democratic Initiatives Foundation), assieme al dipartimento dei sondaggi del Centro Razumkov, ha svolto uno studio nazionale dal 13 al 18 dicembre 2019 intervistando oltre duemila persone (2017) aventi più di 18 anni in tutta l’Ucraina – esclusa la Crimea illegalmente annessa e i territori occupati nelle regioni di Donetsk e Luhansk. Il margine di errore del sondaggio non supera il 2,3 per cento.

Agli ucraini è stato chiesto in cosa consiste il patriottismo. La risposta più diffusa è il sentimento d’amore verso la patria (l’80 per cento). Altre risposte con percentuale alta comprendono: essere pronti a difendere il proprio Paese anche con le armi (il 64 per cento), sviluppare l’amore e il rispetto per il proprio Paese nei bambini (il 58 per cento), rispettare tutte le leggi statali (il 56 per cento), conoscere la storia e cultura del proprio Paese (il 51 per cento). Le componenti del patriottismo meno diffuse tra gli intervistati sono: partecipare alle elezioni (il 38 per cento), svolgere giustamente le proprie attività lavorative (il 36 per cento), parlare la lingua ufficiale (il 35 per cento), pagare le tasse (il 30 per cento), essere cittadini attivi nella vita sociale (il 28 per cento), rispettare le autorità (il 26 per cento), partecipare alla lotta contro la corruzione e altri malfunzionamenti dello Stato (il 21 per cento).       

La lingua ucraina è vista come un attributo indispensabile dell’indipendenza dell’Ucraina dall’81 per cento degli intervistati (il 55 per cento ne concorda assolutamente e il 26 per cento tende a concordare). L’affermazione è valida in tutte le zone geografiche del Paese: nell’ovest (il 95 per cento), nel centro (l’86 per cento), nel sud (il 71 per cento) e nell’est (il 64 per cento).

Per quanto riguarda lo status della lingua russa, la maggior parte degli ucraini considera che la lingua possa essere utilizzata liberalmente nell’uso privato, mentre l’unica lingua ufficiale statale deve rimanere l’ucraino (il 69 per cento). Un ipotetico status ufficiale a livello regionale del russo trova il sostegno da parte del 15 per cento degli intervistati, il 12 per cento vi attribuirebbe lo status ufficiale generale.

L’adesione all’Ue. Quasi i due terzi degli ucraini (il 64 per cento) ritengono che la direzione principale dell’Ucraina debba portare il Paese all’adesione all’Ue. Il 13 per cento avrebbe preferito l’adesione all’Unione economica eurasiatica, mentre il 23 per cento rimane indeciso. L’adesione all’Ue trova il sostegno più alto nell’ovest (il 90 per cento) e nel centro (il 70 per cento). La stessa visione prevale nel sud (il 44 per cento) e nell’est (il 43 per cento) del Paese, dov’è anche diffusa l’idea dell’adesione all’Unione economica eurasiatica (il 23 e il 24 per cento rispettivamente). Di quelli indecisi nel sud e nell’est si stima il 33 per cento in ciascuna zona.

La maggioranza è favorevole all’adesione alla NATO. Il 51 per cento degli intervistati è convinto che l’adesione alla NATO diventerebbe la garanzia migliore per la sicurezza dell’Ucraina. Si tratta della percentuale più alta mai registrata da un sondaggio sull’argomento. Intanto il 26 per cento si è espresso a favore dello status fuori dei blocchi e il sei per cento vorrebbe l’unione militare con la Russia e altri membri della Comunità degli Stati Indipendenti (SNG).

Foto: Dmytro Larin per “Ukrainska Pravda”. La giornata dell’Unità dell’Ucraina (Den Sobornosti).