La riforma del decentramento: i successi delle tre comunità nella ricerca di investitori, nell’ottimizzazione della rete delle scuole e nella provisione dei servizi sanitari. Prima parte

Nel 2014 il governo ucraino ha adottato il piano per riformare l’autogoverno locale e per il sistema dell’organizzazione territoriale delle autorità, l’anno dopo – il “piano prospettivo per la formazione dei territori delle comunità” (hromada in ucraino). Grazie al decentramento finanziario, una parte considerevole di tasse e dazi è rimasta al livello locale, mentre la gente ha avvertito che le possibilità di introdurre i cambiamenti sono effettive. Per sfruttarle, la gente ha dovuto mettersi d’accordo creando delle hromada capaci e andando a votare. Al momento, in Ucraina, sono state create 665 comunità (hromada) territoriali riunite. Hanno ottenuto l’indipendenza dai budget regionali e distrettuali, ed un più grande autonomia finanziaria grazie ai propri dazi e alle sovvenzioni statali. L’Ukraine Crisis Media Center (UCMC) racconta i successi delle hromada ottenuti grazie alla riforma del decentramento con l’articolo di Fedir Prokopchuk preparato per l’UCMC nell’arco del programma DOBRE.

La hromada di Gnizdychiv, la regione di Lviv: come grazie al decentramento i residenti della hromada in Halychyna (Galizia) hanno trovato un investitore e creato posti di lavoro nella hromada

Nel piano di governo per l’istituzione delle hromada Gnizdytchiv non era presente, tuttavia, un gruppo attivo di residenti locali sostenuto dagli imprenditori, sia riuscito a convincere il consiglio regionale nelle proprie capacità finanziarie. I contributori principali al budget locale sono diventati l’impianto Kokhavynska per la produzione di carta e le aziende agrarie. Comunque, le hromada non si sono fermate a questo risultato e subito dopo le elenzioni hanno iniziato a cercare nuovi investitori.

Racconta Oksana Romaniv, vice capo della hromada territoriale riunita di Gnizdychiv: “Dopo le elezioni nell’autunno del 2015, con il sostegno dell’East Europe Foundation (la Fondazione dell’Europa orientale) e dell’Istituto della società civile, assieme all’organizzazione non-governativa ‘Oberih’ abbiamo elaborato tutti i documenti necessari: lo statuto, la strategia, il piano sociale ed economico, il passaporto del progetto d’investimento così come il sito. (…) Cercavamo chi avrebbe voluto aprire la propria azienda da noi.

Uno di questi investitori è diventata l’azienda “Techpostach” di Lviv che produce gli abbigliamenti da lavoro per esportarli verso l’UE. (…) Ci siamo incontrati alcune volte, gli abbiamo mostrato tutto ciò che il nostro territorio offre. Avevano bisogno dello spazio di 500 metri quadri per poter ampliare le loro capacità tecniche nel futuro. Ci è venuto incontro il proprietario dell’impianto Kokhavynska per la produzione di carta. Avevano un edificio che non usavano. L’hanno offerto in affitto per una somma simbolica e hanno anche aiutato con la rinnovazione.

Mentre assieme all’investitore stavamo cercando lo spazio e mentre era in corso la rinnovazione, sono stati svolti i colloqui di lavoro e le persone hanno fatto lo stage presso un altro impianto dello investitore nel distretto Mykolayivsky, nelle vicinanze. Al momento 11 residenti della hromada lavorano presso l’impianto, e c’è ancora la possibilità per allargarsi – fino a 50 persone. (…)

Anche l’azienda ‘Tradex’ è entrata nel nostro territorio. Hanno comprato il terreno nel territorio di un impianto per la produzione dell’alcool rovinato, hanno rinnovato il tratto ferroviario e hanno in programma di seccare il grano per fornirlo a metà del Paese. (…)”

Foto: la hromada di Gnizdychiv, l’impianto “Agroinvest” presso la hromada.
L’articolo sarà proseguito dalla seconda parte. Seguite i nostri aggiornamenti per scoprirla.

Aggiornato il 9 novembre 2017:
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