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Perché l’approvazione della legge sulle attività bancarie che sblocca la cooperazione con l’Fmi è ostacolata?

Foto: president.gov.ua. La Direttrice generale del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva e il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyi

Il Parlamento ucraino ha approvato una delle due leggi che aprono all’Ucraina la strada verso la cooperazione con il Fondo monetario internazionale. La seconda legge, ancora allo stadio di disegno di legge, ha passato la prima lettura. L’assistenza del Fondo è cruciale per l’Ucraina nei tempi di una crisi economica globale.     

A fine marzo il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi, con il Paese da lui governato, si è trovato davanti ad ingenti problemi. La pandemia globale del coronavirus ha raggiunto l’Ucraina, spingendo il Paese verso una crisi economica, che interessa tutto il mondo.

L’economia nazionale sarà in grado di superare la crisi con perdite minime soltanto tramite il sostegno del Fondo monetario internazionale (Fmi). L’Ucraina, prima di essere colpita dal virus, stava già negoziando un nuovo programma di finanziamento di 5,5 miliardi di dollari per qualche mese.

Se l’accordo con l’Fmi sarà firmato, Kyiv otterrà accesso anche al finanziamento aggiuntivo per la lotta al coronavirus e ai fondi messi a disposizione da altre istituzioni internazionali. Così, la somma totale per l’assistenza potrebbe crescere.

Il Fondo monetario internazionale ha posto due principali condizioni a Kyiv – adottare una legge che rende impossibile il ritorno delle banche nazionalizzate ai loro ex proprietari (la legge in questione annienterà le intenzioni dell’oligarca Ihor Kolomoyskyi di cancellare la nazionalizzazione della PrivatBank e tornare ad impossessarsene); e lanciare il mercato dei terreni agricoli.

Per uscire da questa situazione di stallo Zelenskyi e il suo partito “Il servitore del popolo”, che rappresenta la maggioranza assoluta al Parlamento, hanno tenuto tre sedute straordinarie in un giorno, il 30 marzo. In seguito la legge sul mercato dei terreni agricoli è stata adottata in seconda lettura, mentre il disegno di legge sulle attività bancarie ha passato la prima lettura.

La legge sulla circolazione dei terreni agricoli. Dopo quasi due mesi del lavoro, il Parlamento ucraino ha adottato la legge sui terreni agricoli in seconda lettura. In questi mesi è stato rimpastato il governo, il mondo è stato posto davanti alla pandemia del coronavirus, mentre il proposto modello per il mercato dei terreni agricoli è evoluto.

Inizialmente, il governo aveva insistito che il mercato sarebbe dovuto essere operativo il 1° ottobre 2020, mentre la legge approvata sposta l’avvio in avanti di nove mesi – verso il 1° luglio 2021.

Tale passo fa parte di un compromesso nella stesura della legge che il partito di maggioranza ha dovuto intraprendere per avere dei voti dell’opposizione, dato che “Il servitore del popolo” stesso possedeva solo 206 dei 226 voti richiesti.

La legge stabilisce che il mercato dei terreni agricoli sarà lanciato gradualmente, scandito dalle seguenti fasi:

-A partire dal 1° luglio 2021 i terreni agricoli in Ucraina potranno essere comprati dalle persone fisiche, i cittadini ucraini. Fino al 1° gennaio 2024 il massimo che una persona potrà comprare non deve superare i 100 ettari.

-Il 1° gennaio 2024 inizia una nuova fase: anche le aziende, ma solo quelle ucraine, potranno comprare i terreni agricoli. Ogni acquirente potrà procurarsi non più di 10 mila ettari del terreno – come previsto inizialmente nel disegno di legge.

Anche le banche potranno entrare in possesso dei terreni, ma solo a breve termine. Alle banche sarà consentito di impossessarsi dei terreni introdotti come garanzia per ottenere dei mutui. Saranno obbligate a venderli all’asta nei due anni seguenti all’acquisizione.

L’acquisto dei terreni sarà vietato ai cittadini stranieri, alle persone senza la cittadinanza, alle aziende straniere e alle aziende off-shore. La possibilità di acquistare dei terreni agricoli ucraini potrebbe essere concessa ai cittadini stranieri attraverso un referendum nazionale.

La legge sulle attività bancarie. Il 30 marzo il Parlamento ucraino ha avviato la prima lettura del disegno di legge n.2571-d sul miglioramento dei meccanismi che regolano le attività bancarie. La bozza di legge vieta che le banche in bancarotta siano reinserite nel mercato e che le banche nazionalizzate siano ridate agli ex proprietari. Alla legge ci si riferisce spesso, in via non ufficiale, come la legge “anti-Kolomoyskyi”.

Nella prima lettura 267 parlamentari hanno votato a favore del disegno di legge. Sono i rappresentanti delle fazioni “Il servitore del popolo” (Sluha narodu) – il partito di maggioranza, “La solidarietà europea” (Ievropeiska solidarnist) di Petro Poroshenko, “Golos” (Voce) fondata da Sviatoslav Vakarchuk, del gruppo parlamentare “Dovira” (Fiducia) e i parlamentari indipendenti.

“Batkivshyna” (Patria), il partito di Yulia Tymoshenko, è stato quello che ha espresso più voti sfavorevoli; “La piattaforma di opposizione – Per la vita” (Oposyziyna platforma – Za zhyttia), un partito filorusso, si è astenuto. I parlamentari hanno anche votato per accorciare il termine della preparazione del disegno di legge per la seconda lettura.

Dopo la prima lettura i parlamentari oppositori della legge hanno presentato 16.335 emendamenti, la maggior parte dei quali – oltre 13 mila, sono stati introdotti dagli esponenti del partito “Il servitore del popolo”.

La posizione dell’FMI dopo che il disegno di legge ha passato la prima lettura. “Accogliamo con favore l’adozione preliminare da parte del Parlamento ucraino della legge volta a rafforzare il quadro per la risoluzione delle banche e ne attendiamo l’approvazione definitiva,” si legge nella dichiarazione del Rappresentante residente in Ucraina dell’FMI, Goesta Ljungman. “Aspettiamo anche l’adozione del bilancio 2020 revisionato, che aiuterà le autorità contrastare le sfide tremende causate dal Covid-19,” prosegue Ljungman.

In altre parole, per poter ricevere i fondi dell’FMI e quelli di altri creditori, a Kyiv è stato chiesto di cambiare il bilancio statale e approvare la cosiddetta legge “anti-Kolomoyskyi”. Inizialmente, il Fondo monetario internazionale è stato disposto per dare circa otto miliardi di dollari all’Ucraina, i fondi aggiuntivi possono arrivare dalla Banca mondiale e dall’Unione europea. Comunque, i creditori potenziali si aspettano che l’Ucraina svolga le riforme strutturali.

16 mila emendamenti. Per quanto riguarda la legge sulle attività bancarie, è stata ostacolata dai 16 mila emendamenti presentati dai parlamentari oppositori. Il numero degli emendamenti è un record assoluto, afferma il parlamentare del partito “Golos” Yaroslav Zhelezniak. In precedenza nessuna legge, anche fra le più dibattute, è riuscita a raccogliere un così alto numero di emendamenti.

L’emendatore più attivo, che ha prodotto sei mila emendamenti, è stato Anton Polyakov, un parlamentare espulso dal partito “Il servitore del popolo”. Altri parlamentari che hanno presentato oltre mille emendamenti ciascuno, sono entrati al Parlamento con il partito “Il servitore del popolo”, o erano legati alla banca “PrivatBank” di Kolomoyskyi in passato, o facevano parte di progetti politici o mediatici dell’oligarca.

Così la parlamentare Olha Vasylevska-Smahlyuk era, in passato, una giornalista sul canale televisivo 1+1 di Kolomyskyi. I parlamentari Dmytro Chornyi e Serhiy Demchenko, entrambi del partito “Il servitore del popolo”, sono legati al capo del consiglio regionale della regione di Dnipropetrovsk Sviatoslav Oliynyk che è un alleato stretto dell’oligarca Kolomoyskyi.

Cosa dice Kolomoyskyi? L’oligarca ha affermato di non avere a che fare con il numero record di emendamenti presentati per il disegno di legge in questione. In precedenza, Kolomoyskyi si è espresso diverse volte a favore del default del Paese – il rifiuto di pagare i debiti esterni, secondo lui, libererà il denaro che potrebbe essere indirizzato verso i bisogni interni.

La reazione del settore del commercio. Otto associazioni imprenditoriali hanno rivolto un appello ai parlamentari, affermando che l’assistenza del Fondo monetario internazionale è indispensabile per l’Ucraina. Inoltre, hanno avvertito contro le conseguenze pericolose che il rifiuto dalla collaborazione con l’FMI potesse avere.

“L’assistenza da parte dell’FMI e degli altri partner internazionali resta quasi la sola possibilità per il Paese di reggersi in piedi,” ha affermato Anna Derevyanko, direttrice esecutiva dell’Associazione europea del commercio (European Business Association).

Ha presentato i calcoli preliminari dei diversi scenari in cui la quarantena è prolungata, a seconda se l’Ucraina ottenga o meno il programma di sostegno dell’FMI. Nel primo caso, l’economia ucraina dimostrerà un declino del nove per cento e il tasso di cambio hryvnia/dollaro salirà verso 35 hryvnia per un dollaro. Nel caso in cui l’Ucraina non ottenga l’assistenza dell’FMI, il tasso di cambio salirà verso 50-80 hryvnia per un dollaro.

Un altra seduta straordinaria del Parlamento sarà convocata il 13 aprile. L’ordine del giorno include la considerazione della revisione del bilancio statale in prima lettura e non contiene il dibattito sul disegno di legge sulle attività bancarie.