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Giorno 282: l’Ucraina chiede un più rapido invio di armi, equipaggiamenti per infrastrutture energetiche, le ambasciate ucraine ricevono minacce

Al vertice Nato a Bucarest, l’Ucraina chiede un più rapido invio di armi, equipaggiamenti per ripristinare le infrastrutture energetiche. Alla riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi membri della Nato, svoltasi a Bucarest, l’Ucraina ha chiesto agli alleati di velocizzare l’invio di armi, consegnare pezzi di ricambio per riparare le infrastrutture energetiche e di inviare i sistemi di difesa antiaerea. A renderlo noto è stato il Ministro degli Affari Esteri ucraino Dmytro Kuleba in una conferenza stampa congiunta con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg il 29 novembre.  

“Questa volta ho tre altre parole: più veloce, più veloce e più veloce,” ha detto il ministro. “Bisogna rendere più veloci le decisioni sulla consegna di armi e sull’avvio di nuove linee di produzione per gli armamenti nei Paesi occidentali. Serve l’invio più veloce di armi,” ha affermato Kuleba.

Sarebbe la prima ministeriale della Nato che attribuisce la stessa importanza sia alla sicurezza energetica, sia a quella militare, sostiene il Ministro degli Affari Esteri ucraino. “Per farla breve, l’Ucraina ha bisogno di sistemi di difesa antiaerea Iris-T, Hawk, Patriot e di trasformatori,” ha detto Kuleba.

Gli aiuti dagli alleati all’Ucraina annunciati alla ministeriale Nato. “La discussione [sul trasferimento dei sistemi di difesa area Patriot all’Ucraina] è in corso. È una discussione seria e concreta,” ha raccontato il Ministro degli Affari Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un video messaggio su Facebook il 30 novembre, a seguito della riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi membri della Nato a Bucarest.

Inoltre gli alleati hanno annunciato i nuovi aiuti militari all’Ucraina. “Consegneranno armi e uniformi invernali. Non posso svelare tutto, ma le consegne includeranno pezzi di artiglieria calibro 155 millimetri, munizioni e veicoli corazzati,” ha detto Kuleba.

I Paesi membri della Nato aiuteranno a rafforzare la sicurezza energetica dell’Ucraina, fornendo trasformatori e generatori di corrente. Il numero di generatori di elettricità di cui necessità l’Ucraina si conta in migliaia di unità, quello di trasformatori – in centinaia. Non ci sono aree delle infrastrutture energetiche ucraine che sarebbero rimaste intatte dopo i bombardamenti russi, spiega il ministro.

La Germania riconosce l’Holodomor del 1932-1933 come genocidio. Il 30 novembre, il Parlamento tedesco ha approvato a larga maggioranza una risoluzione con cui riconosce l’Holodomor come genocidio. La risoluzione era stata proposta congiuntamente dai gruppi parlamentari della maggioranza di governo e dai partiti di opposizione di centro destra Cdu/Csu. La risoluzione afferma che l’Holodomor, lo sterminio per fame orchestrato dal regime sovietico, fu un “crimine contro l’umanità”.

“È stata l’intera Ucraina a essere stata colpita dalla carestia e dalla repressione, non solo le sue regioni produttrici di grano. Dalla prospettiva odierna, la classificazione come genocidio in termini storici e politici è ovvia. Il Bundestag tedesco condivide questa classificazione,” si legge nella risoluzione.

Rivolgendo un discorso al Bundestag, il parlamentare del partito dei Verdi Robin Wagener ha detto: “L’uccisione per fame aveva anche come scopo la repressione politica dell’identità nazionale, della cultura e della lingua ucraina”.

Le ambasciate e i consolati ucraini ricevono minacce. Il 30 novembre, all’interno dell’Ambasciata d’Ucraina a Madrid è esplosa una lettera-bomba, causando il lieve ferimento di un impiegato. L’incarto è stato indirizzato all’ambasciatore ucraino in Spagna Serhiy Pohoreltsev. Inoltre, in Spagna sono state trovate altre cinque buste da lettera con all’interno ordigni esplosivi. Hanno avuto come obiettivo il primo ministro Pedro Sánchez, la ministra della Difesa, Margarita Robles, il Centro satellitare dell’Unione europea, un produttore di armi e l’ambasciata statunitense a Madrid.

Il primo e il due dicembre, dei pacchi insanguinati sono recapitati alle ambasciate ucraine in Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Croazia, Italia, Spagna, ai consolati generali a Napoli e Cracovia, e al consolato a Brno. “I pacchi contenevano occhi di animali. I pacchi stessi erano imbevuti di un liquido di un colore caratteristico e con un odore corrispondente. Stiamo studiando il significato di questo messaggio”, ha detto il portavoce del Ministero degli Affari Esteri ucraino Oleh Nikolenko.

È in corso “una campagna ben pianificata di terrore delle ambasciate e dei consolati ucraini”. È quanto affermato dal Ministro degli Affari Esteri ucraino Dmytro Kuleba. “Non potendo fermare l’Ucraina sul fronte diplomatico, stanno cercando di intimidirci. Ma posso subito dire che tali tentativi sono inutili. Continueremo a lavorare efficacemente per la vittoria dell’Ucraina”, ha sottolineato il ministro.

L’Ucraina collabora con le forze dell’ordine di Paesi stranieri per indagare su tutti i casi di minacce, ha reso noto Oleh Nikolenko.

L’Holodomor: la storia e i parallelismi con l’attuale guerra della Russia contro l’Ucraina. La parola agli storici e studiosi dell’Holodomor. Un video servizio “Ukraine in Flames” (Ucraina in fiamme) è disponibile in lingua inglese a questo link.

È possibile lo smantellamento della Russia? Parlano un’attivista buriato-mongola e un attivista erziano. Un video servizio “Ukraine in Flames” (Ucraina in fiamme) è disponibile in lingua inglese a questo link.

Desacralizzare il mito di ucraini “filorussi” e “russofoni”. Un video servizio “L’Ukraine en flammes” (Ucraina in fiamme) è disponibile in lingua francese a questo link.

Foto: Kostyantyn Liberov e Vlada Liberova su Instagram. Un cimitero di frammenti di missili russi a Kharkiv – un deposito temporaneo per conservare i detriti delle munizioni utilizzate dalla Russia per bombardare la città a partire dal 24 febbraio 2022. Più di 5.000 frammenti di razzi Grad, Uragan, Smerch e Tornado S accumulati nel luogo serviranno come prove di crimini di guerra della Russia.