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Giorno 35: i dubbi sul ritiro da Kyiv e Chernihiv, proteste per ufficio Croce Rossa a Rostov, vittime civili a Mariupol

La Russia ritira le truppe dal nord dell’Ucraina? La Russia continua a ritirare le truppe dagli assi di Kyiv e Chernihiv, ha detto lo Stato maggiore delle Forze Armate ucraine in un rapporto del 29 marzo. La Russia l’ha annunciato a termine dei negoziati di pace russo-ucraini tenuti martedì ad Istanbul.  

“La Russia sta raggruppando le unità militari per concentrare gli sforzi principali nell’est,” prosegue lo Stato maggiore ucraino. “Allo stesso tempo, quel che la Russia vorrebbe presentare come ‘il ritiro delle truppe’ è probabilmente una rotazione delle unità volta a sviare il comando militare delle Forze Armate dell’Ucraina e creare un’idea sbagliata sul piano delle forze russe di circondare Kyiv.”    

L’Ucraina protesta contro la decisione della Croce Rossa di aprire un ufficio a Rostov sul Don. Il Comitato sui diritti umani presso il Parlamento ucraino ha espresso una ferma protesta contro la decisione del Comitato Internazionale della Croce Rossa di aprire un ufficio a Rostov sul Don in Russia con l’intenzione di aiutare agli abitanti dell’Ucraina orientale.   

“La decisione non solo legittimerà i cosiddetti ‘corridoi umanitari’ verso la Federazione Russa, ma anche sosterrà (la tattica della Russia di – ndt.) rapimenti dei cittadini ucraini per portarli nel territorio dello Stato aggressore in modo forzato,” si legge nella dichiarazione del comitato parlamentare.  

Secondo i parlamentari ucraini, le truppe russe hanno deportato in modo forzato qualche migliaia di persone in Russia da Mariupol assediata. È una violazione delle Convenzioni di Ginevra per quel che concerne la protezione dei civili in guerra.

“In queste circostanze l’obbligo del Comitato Internazionale della Croce Rossa è quello di proteggere e aiutare ai cittadini ucraini invece di schierarsi con lo Stato aggressore e incitare in tal modo ulteriori crimini. Riteniamo inaccettabile l’intenzione del Comitato Internazionale della Croce Rossa di aprire un ufficio a Rostov sul Don,” prosegue la dichiarazione.    

L’Ucraina ha rivolto un appello al presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa perché la Russia fornisca un elenco dei cittadini ucraini che ha portato via con la forza e li faccia tornare in Ucraina. Lo ha riferito la Ministra per l’integrazione dei territori temporaneamente occupati Iryna Vereshchuk.  

Cinquemila morti da inizio assedio a Mariupol. A Mariupol, quasi cinquemila persone sono state uccise, di cui 210 bambini, 170 mila rimangono nella città assediata. Lo ha riferito il sindaco di Mariupol Vadym Boychenko il 27 marzo. La città resta sotto assedio dal 1° marzo. Prima del blocco di Mariupol, sono fuggiti fino a 140 mila abitanti. Dalla città assediata, sono state evacuate 150 mila persone, di cui oltre 71 mila si sono dirette verso Zaporizhzhia, altre sono alloggiate nei villaggi adiacenti. Inoltre, la Russia ha trasferito con la forza 30 mila abitanti di Mariupol nei territori occupati nell’est del Paese o in Russia.   

La mappa: Institute for the Study of War.