Giorno 633: i punti di appoggio ucraini sulla sponda est del Dnipro, i dubbi dell’UE sulla fattibilità della consegna del milione di munizioni all’Ucraina entro marzo

Le truppe ucraine confermano di aver preso piede sulla sponda orientale del Dnipro nella regione di Kherson. Sull’asse di Kherson, le Forze di Difesa ucraine hanno stabilito diversi punti di appoggio sulla sponda sinistra (orientale) del fiume Dnipro e continuano le operazioni per espanderli. L’ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine il 17 novembre.

“Grazie al loro coraggio e alla loro professionalità, i Marines ucraini, in collaborazione con altre unità delle Forze di Difesa sono riusciti a stabilire diversi punti d’appoggio sulla sponda sinistra del fiume Dnipro nella direzione di Kherson. Le Forze di Difesa mantengono le posizioni conquistate, hanno respinto sei attacchi nemici e stanno svolgendo le operazioni per espandere l’attuale testa di ponte,” ha affermato lo Stato Maggiore in un aggiornamento serale su Facebook.

Il centro di analisi americano Institute for the Study of War (Isw) ha precedentemente affermato che le truppe ucraine hanno fatto guadagni marginali sulla riva sinistra del Dnipro, spingendosi più avanti verso Krynky. Inoltre, stavano svolgendo le operazioni offensive vicino a Poyma, Pishchanivka e Pidstepne — a tre-quattro chilometri dal fiume, ha affermato l’Isw in un rapporto del 12 novembre, citando i blogger militari russi.

La Russia intensifica gli attacchi alla regione di Kherson. Il 13 novembre, un colpo di artiglieria russa ha centrato un’auto civile nei pressi di Kherson, a bordo della quale c’era una famiglia di ritorno da una visita medica: un uomo, una donna e una bimba di due mesi. Il 64enne conducente, probabilmente il nonno della bambina, è stato ucciso. La 36enne donna, probabilmente la madre, ha subito un’amputazione traumatica delle gambe. La bimba è stata portata in ospedale con ferite da esplosione.

Lo stesso giorno, le forze russe hanno sparato con l’artiglieria contro la parte centrale di Kherson. “Sono state distrutte o danneggiate otto macchine, tra cui un’ambulanza. Hanno subito danni un palazzo amministrativo, un ospedale e almeno 15 abitazioni private,” ha riferito il capo dell’amministrazione regionale militare di Kherson Oleksandr Prokudin. Due persone sono state uccise e altre dieci sono rimaste ferite nell’attacco. Ci sono stati altri attacchi russi nel corso della settimana.

L’UE rischia di non riuscire ad inviare all’Ucraina il milione di munizioni promesso entro marzo. L’Unione Europea non riuscirà a raggiungere l’obiettivo di fornire all’Ucraina un milione di proiettili di artiglieria e di missili entro il prossimo marzo: lo ha reso noto il Ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, arrivando alla riunione dei ministri della Difesa dell’Ue a Bruxelles il 14 novembre.

“Il milione non sarà raggiunto, dobbiamo partire da questa base,” ha detto Pistorius. “C’erano delle voci che avvertivano: ‘State attenti. Un milione è una decisione facile, i soldi ci sono, ma deve esserci anche la produzione.’ Purtroppo, quelle voci si sono rivelate fondate,” ha aggiunto.

L’obiettivo, a quanto ha ribadito però l’Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, rimane quello di riuscire nella consegna di un milione di munizioni all’Ucraina entro il limite prefissato. Borrell ha anche detto che gli sforzi attuali si concentrano sulla seconda fase del piano, che prevede gli acquisti congiunti di munizioni dall’industria.

Borrell ha chiarito che non manca la capacità produttiva, ma ha aggiunto che circa il 40 per cento della produzione europea di munizioni viene esportato altrove. “Pertanto forse ciò che dobbiamo fare è provare a spostare questa produzione verso la priorità numero uno, che è l’Ucraina,” ha detto il capo della diplomazia europea.

La Russia cerca di riprendere l’iniziativa sul campo di battaglia nell’Ucraina dell’est. Le forze russe stanno probabilmente cercando di riprendere l’iniziativa sul teatro bellico in Ucraina conducendo diverse operazioni offensive simultanee nell’Ucraina orientale. È quanto sostiene il centro di analisi americano Institute for the Study of War in un rapporto del 14 novembre. Seguite il link per la notizia dettagliata in lingua inglese.

Oltre 250 civili ucraini uccisi per le mine da inizio invasione. Almeno 265 persone sono state uccise e 587 ferite da mine e residuati bellici esplosivi dall’inizio dell’invasione russa. Lo ha riferito il colonnello Pavlo Voznyuk, vice direttore di uno dei dipartimenti del Centro di azione antimine presso il Ministero della Difesa ucraino in una conferenza stampa, citando i dati aggiornati al 16 novembre. Inoltre, sono stati registrati almeno 576 episodi legati alla presenza di mine e ordigni inesplosi, ha aggiunto.

Quali misure intraprende l’Ucraina per contrastare l’assalto della Russia nella cyber dimensione? Un video servizio “Ukraine in Flames” (Ucraina in fiamme) è disponibile in lingua inglese a questo link.

Come si vive nella città di Kherson, sopravvissuta alla dura prova dell’occupazione, dei bombardamenti e dell’inondazione? Il team del podcast “L’Ukraine, face à la guerre” (L’Ucraina: di fronte alla guerra) racconta una sua visita nella città alla vigilia del primo anniversario della liberazione di Kherson dall’occupazione russa. L’episodio è disponibile in lingua francese a questo link.

Foto: Oleg Bogachuk per censor.net. L’Ucraina commemora il 90° anniversario del genocidio dell’Holodomor, la carestia provocata volontariamente dal regime sovietico negli anni 1932-1933 per annientare la classe contadina e la nazione ucraina.