La società civile risponde alle prime decisioni politiche del Presidente Zelenskyi. La dichiarazione

Dichiarazione congiunta dei rappresentanti della società civile e delle organizzazioni non-governative, pubblicata a seguito delle prime decisioni politiche del Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyi

Noi, i rappresentanti delle organizzazioni non-governative, negli ultimi cinque anni stiamo attivamente tutelando la sovranità dell’Ucraina e i suoi interessi nazionali nell’ambito globale di informazioni e stiamo contrastando l’aggressione mediatica della Russia. Ciascuno nel proprio ambito di competenza, siamo impegnati sia a rafforzare la società civile sia a contribuire alla creazione di istituzioni statali di qualità capaci di riformare il Paese in modo trasparente e responsabile, per renderlo più resistente alle minacce attraverso il dialogo permanente con i cittadini.

I nostri fondamenti e le nostre posizioni rimangono intatte. Ci prefiggiamo la missione di tutelare i valori scelti dalla società ucraina nel corso della Rivoluzione della dignità. Sono la libertà e la dignità umana al cuore dello Stato, l’indipendenza dell’Ucraina e la protezione dello Stato ucraino, la democrazia e il sistema di governo, il patriottismo, il coraggio, la responsabilità e l’onestà come qualità fondamentali dei cittadini ucraini.

Pur rimanendo politicamente neutrali siamo preoccupati con le prime decisioni del nuovo Presidente. Per come sono al momento, purtroppo, dimostrano la scarsa comprensione delle sfide che affronta il Paese. Dissentiamo fermamente con la volontà del Presidente di circondarsi degli esponenti del regime dell’ex-Presidente ucraino Viktor Yanukovych – che contraddice ai principi della lustrazione (normalizzazione politica), così come di circondarsi con le persone prive di competenze e individui che condividono degli interessi commerciali con il presidente Volodymyr Zelenskyi. Gli ultimi anni si sono dimostrati troppo dolorosi per il Paese, e dei passi così poco lungimiranti avranno le sue conseguenze potenzialmente fatali.

Come rappresentanti della società civile mettiamo in evidenza un elenco di “linee rosse” che, se venissero attraversate dal Presidente, porteranno inevitabilmente al degrado della situazione politica sia domestica sia internazionale intorno al nostro Paese.

Nell’ambito della sicurezza sono:

– lo svolgimento del referendum popolare sul formato dei negoziati con la Federazione Russa o sui fondamenti della risoluzione pacifica;

– i negoziati separati – senza i partner occidentali dell’Ucraina, con le autorità della Federazione Russa, i rappresentanti delle autorità di occupazione o con i loro gruppi armati nei territori temporaneamente occupati delle regioni di Donetsk e Luhansk, della Repubblica autonoma della Crimea e di Sevastopol;

– la realizzazione delle richieste di ultimatum del Paese-aggressore a danno degli interessi nazionali, oppure dei compromessi con il Cremlino al prezzo del sacrificare la sovranità nazionale, l’integrità territoriale, il sistema del governo così come la politica indipendente dell’Ucraina sia domestica che estera;

– il freno della realizzazione della politica della sicurezza e difesa stabilita nel Bollettino strategico per la difesa dell’Ucraina.

Nelle priorità della politica estera:

– protrarre, sabotare o rifiutare il percorso strategico che porta all’adesione all’Ue e alla NATO; la riduzione del livello del dialogo politico e la distruzione dei meccanismi istituzionali bilaterali per la collaborazione nella direzione europea e euroatlantica;

– le azioni che porteranno all’ammorbidimento o alla revoca delle sanzioni contro lo Stato-aggressore da parte dei partner internazionali dell’Ucraina;

– la riconsiderazione delle azioni volte al sostegno della solidarietà internazionale con l’Ucraina, alla restaurazione della nostra integrità territoriale, alle garanzie della sicurezza e della tutela dei diritti di tutti che si trovano sotto la pressione dell’aggressore russo;

– il contrasto o l’impedimento delle attività della parte ucraina nei tribunali internazionali svolte per ritenere la Russia responsabile per gli atti dell’aggressione e per i danni provocati all’Ucraina e ai suoi cittadini in base al diritto internazionale.

Nell’economia:

– le preferenze agli oligarchi, particolarmente, la restituzione della banca Pryvatbank una volta nazionalizzata ai proprietari precedenti oppure il pagamento di una compensazione a tali proprietari; l’accettazione del monopolio dei gruppi finanziari-industriali nel settore energetico;

– una politica indirizzata contro gli accordi attuali con il Fondo monetario internazionale e altri partner internazionali dell’Ucraina che contribuiscono alla stabilità macrofinanziaria del Paese;

– la riappropriazione delle proprietà su larga scala negli interessi di gruppi privati;

– la pressione sulle autorità regolatorie – il Comitato anti-monopolio dell’Ucraina, la Commissione nazionale per il regolamento statale nei settori dell’energia e dei servizi pubblici, il Consiglio nazionale per la diffusione radiotelevisiva, così come il loro uso negli interessi di forze o gruppi politici invece del sostegno alla loro riformazione al fine del rafforzare e ampliare la loro indipendenza.

Nell’identità – la lingua, formazione e cultura:

– la revisione della legge sulla lingua;

– la revisione della legge sulla formazione;

– la revisione delle leggi sulla decomunistizzazione inclusa la legge che condanna i regimi totalitari;

– qualsiasi azione volta alla distruzione o al discredito della Chiesa ortodossa ucraina unita o al sostegno alla Chiesa russa ortodossa in ucraina.

Nei media e nella politica d’informazione:

– l’uso propagandistico dei media a favore delle nuove autorità;

– il restauro dell’operatività legale in Ucraina dei media sociali e dei canali televisivi russi;

– i tentativi di annientare l’indipendenza dell’emittente pubblica Suspilne, cambiando prima dei termini stabiliti i membri del suo consiglio di sorveglianza oppure esercitando pressioni finanziarie.

Nel funzionamento dello Stato:

– l’annullamento dell’invio obbligatorio delle dichiarazioni telematiche dei redditi per i funzionari statali o del sistema per gli appalti pubblici Prozorro;

– le persecuzioni politicamente motivate dei rappresentanti delle autorità precedenti;

– la riabilitazione/il ritorno nella politica dei rappresentanti del regime dell’ex-Presidente ucraino Yanukovych e delle persone che hanno sostenuto l’approvazione delle cosiddette “leggi dittatoriali” del 16 gennaio 2014;

– la coalizione del partito “Il Servitore del popolo” nel nuovo Parlamento composta di politici che facevano parte del nucleo principale del Partito delle regioni o del Blocco di opposizione (Opozytsiynyi bloc), così come di altri partiti la cui posizione accetta la riconciliazione con la Russia attraverso la capitolazione o i compromessi nella sovranità statale e l’integrità territoriale dell’Ucraina;

– l’ignorare il dialogo con la società civile;

– il freno delle riforme chiave: la riforma amministrativo-territoriale, la riforma della sanità, della formazione, la riforma bancaria;

– il trattenere l’avanzamento o il sabotare della riforma anticorruzione e della giustizia.

Attraverso un dialogo costruttivo che preveda anche critiche tempestive nei confronti delle autorità, abbiamo sempre rafforzato la voce dell’Ucraina nel mondo e abbiamo contribuito al sostegno da parte dei nostri partner internazionali.

L’attraversamento di suddette “linee rosse” sarà indice del fatto che il Presidente non mira a veri cambiamenti democratici e non vuole che si formi una governance onesta e responsabile anche se l’ha promesso durante le elezioni.

I sottoscritti:

Ukraine Crisis Media Center

Danylo Lubkivskyi, Deputy Minister for Foreign Affairs of Ukraine (2014)

Institute of Mass Information

Center for Civic Initiatives-CEHRIN

Center for Economic Strategy

NGO Detector Media

NGO Internews-Ukraine

NGO Ukrainian Prism

Center for Global Studies Strategy XXI

Foreign Policy Council Ukrainian Prism i8

Euromaidan Press

Texty.org.ua

Steering Committee of the Ukrainian National Platform for the Eastern Partnership Civil Society Forum

StopFake

NGO “CentreUA”

Valery Pekar, entrepreneur

Information Portal “Stop Corruption”

Yevgen Stepanenko, head of the Public Theater, leading the program “War and Peace”

Yuriy Makarov, writer, member of the Board of Public TV Company

NGO “Stop Corruption”

Independent Media Union of Ukraine

Irma Vitovska, Honored Artist of Ukraine, actress of theater and cinema, activist

Union of Writers of Ukraine

Charity Foundation “Vostok-SOS”

Associations of Middle East Studies

Society of Support of Ukraine, Latvia

NGO “DEJURE Foundation”

NGO “Ukrainian Democracy”

NGO “Revival of the East”

Eugene Magda, Director of the Institute of World Politics

Center for Analysis and Strategies

NGO “METHODOLOGY CENTER FOR PARTICIPANTS, DISABLED PERSONS, VETERANS AND VOLUNTEERS ATO”

NGO “Association for Democratic Development”

NGO “Active Citizen Position”

Gallery of Modern Art TriptychArt

NGO “Visionaries”

Ukrainian University, Washington, USA

International Foundation for Leadership, Washington, USA

Wires of the Ukrainian-Center Forces of Ukraine and the Diaspora

Kharkiv Independent Media Group “Nakipilo”

UNCD – Ukrainian-Norwegian Center for Democracy

Charity Foundation “Happy Family”

Myroslav Marynovich, a former political prisoner, a member of the Nestor group

NGO “Center for Social Activity” Result ”

Crimean House

NGO “Ukrainian World”

NGO UA Group

Michel Tereshchenko, Glukhiv City Mayor

East European Development Institute

NGO “Crisis media center” Seversky Donets ”

NGO “Donetsk Institute for Social Research and Political Analysis”

Information Rights Center “Edelweiss”

NGO “AGAINST CORRUPTION”

Volodymyr Kryzhanivskyy, Vice-President of the Association of People’s Deputies of Ukraine, a senior and plenipotentiary ambassador of Ukraine

NGO “Humanitarian College”

International Charitable Foundation “Hospital Maidan”

Institute of Civil Liberties

Institute of World Policy

NGO “ANTI-CORRUPTION” MAYDAN-WEST”

Charitable Foundation “Academy of Modern Art, Realism and Creative Industries”

NGO “Warta Law”

NGO “Intelligent Ukraine”

NGO “Initiative group” Together! ”

NGO “Ecological Space of Ukraine”

Ukrainian Catholic University

NGO “All-Ukrainian Patriotic Association” Volunteer Movement of Ukraine ”

Tatyana Vergeles, editor in chief IA ZIK

“Information Resistance Group” (NGO “Center for Military and Political Studies”)

NGO “Historical Truth”

Olena Tereshchenko, Association of NGOs “KYIV VICE”

International  volunteer community InformNapalm

Greencubator