La parità di genere: l’ultimo progresso dell’Ucraina

Poco dopo la Giornata internazionale dei diritti della donna, diamo uno sguardo a come avanza la parità di genere in ambito politico, come cambia il divario retributivo e se vi sono evoluzioni, nell’opinione pubblica, sulla questione dell’uguaglianza dopo che l’Ucraina ha riaffermato la sua aspirazione di camminare verso l’Europa.

Anche se la percentuale delle donne al Parlamento nazionale è raddoppiata dal 10 per cento nel 2012 al 20,5 per cento nel 2019, l’Ucraina rimane ancora indietro per la rappresentanza femminile rispetto ai vicini Paesi europei come, per esempio, la Polonia, afferma la professoressa Olena Nikolayenko in un articolo per il Wilson Center. Sotto l’amministrazione del Presidente Petro Poroshenko (2014-2019) e dell’attuale Presidente Zelenskyi, il numero delle donne che occupano posizioni di alto livello negli uffici ministeriali è cresciuto moderatamente. Il numero delle donne nell’attuale 9^ legislatura del Parlamento eletto nel giugno 2020 è visibilmente cresciuta. Secondo i rapporti mensili dell’organizzazione “Unità interparlamentare” (Inter-Parliamentary Union), nell’arco di un anno l’Ucraina è salita di 57 posizioni nella classifica che esamina la rappresentanza femminile ai Parlamenti nazionali in più di 190 Paesi. Nel gennaio 2019 si trovava nel 157° posto, nel gennaio 2020 si è aggiudicata il 100° posto.

Fra il 2014 e il 2020 la percentuale delle donne che occupano posizioni di alto livello all’interno dell’organo di potere esecutivo stava continuamente crescendo. Andando contro questa tendenza, l’ultimo governo di Denys Shmygal ha solo una donna a capo del ministero. Tra le posizioni dirigenziali ricoperte dalle donne fra il 2014 e il 2020, nel gabinetto dei Ministri, c’erano: la Vice prima ministra per l’integrazione europea ed euroatlantica, la direttrice della Banca nazionale dell’Ucraina, la Ministra delle finanze, la Ministra della salute, la Ministra per lo sviluppo di comunità e territori ecc. Comunque, c‘è ancora strada da fare in quanto le donne nella politica spesso continuano a subire discriminazioni di tipo sessista.

Secondo la ricerca dell’Ong “La Strada” sulla violenza che le donne affacciano nella politica ucraina svoltasi fra il 2010 e il 2018, il 59 per cento delle donne intervistate ha raccontato di aver subito sessismo in ambito politico, il 47 per cento è stato vittima di molestie sessuali, il 59 per cento di violenza psicologica, il 58 per cento di insulti orali e il 62 per cento di insulti nelle reti sociali e nei media.

Al livello locale la situazione ha avuto un progresso più sostanziale. La Legge sulle elezioni locali adottata nel 2015 richiede che la rappresentanza minima delle donne nelle liste dei candidati dei partiti sia pari al 30 per cento. Così, nel 2015, il 18 per cento dei consiglieri comunali e il 15 per cento dei consiglieri regionali eletti sono stati di sesso femminile. Non ci sono state sindache elette. La percentuale delle donne a capo delle comunità territoriali formatesi nel corso della riforma del decentramento oscilla tra il 19 e il 17 per cento nel 2015-2018.

La partecipazione delle donne alle attività del ramo esecutivo e giudiziario rimane modesta. Secondo i dati del marzo 2019, le donne coprivano cinque delle 25 posizioni ad alto livello nel potere esecutivo.

Il divario retributivo di genere non è diminuito dopo il Maidan. Secondo i dati ufficiali, nel 2012 lo stipendio medio delle donne è stato pari a 2,661 hryvnia, degli uomini – a 3,429 hryvnia. Ciò significa che le donne guadagnavano il 22.4 per cento in meno rispetto agli uomini. Alla fine del 2018 i salari nominali sono cresciuti, ma il divario retributivo di genere è rimasto stabile: le donne continuavano a guadagnare il 77.6 per cento dei salari dei loro colleghi maschi (7,831 hryvnia vs 10,084 hryvnia).

Combattere la violenza contro le donne. L’avanzamento della parità di genere non è possibile senza che il governo intraprenda delle misure complessive e sistematiche per combattere la violenza contro le donne. Secondo un sondaggio nazionale dell’opinione pubblica svolto nel 2018, il 67 per cento delle donne dell’età fra 18 e 74 anni ha dichiarato di aver subito violenza psicologica, fisica o sessuale a partire dai 15 anni. Nel 2017 è stata adottata la Legge contro la violenza domestica. Un altro decreto che entrerà in vigore nel 2021 richiede che il governo finanzi l’istituzione e la manutenzione delle case rifugio per le donne vittime di violenza domestica. Il Parlamento ucraino non ha ancora adottato la Convenzione di Istanbul (la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica) , documento chiave per combattere il maltrattamento delle donne.

L’opinione pubblica sulla parità di genere. Gli esperti sostengono che il passo più importante che il governo ucraino possa fare per migliorare la situazione sulla parità di genere è elaborare ed attuare un programma nazionale complessivo che ha come scopo l’avanzamento dell’uguaglianza di genere. Un sondaggio recente svolto dall’Ong “Il gruppo sociologico Rating” (Rating Group Ukraine) nel febbraio 2020, dimostra sia la persistenza degli stereotipi sulle questioni di genere nella società ucraina che la voglia di cambiamento. L’83 per cento degli intervistati concorda sull’affermazione che l’impegno più importante della donna è prendersi cura della casa e della famiglia. Per il 75 per cento, guadagnare del denaro è il compito principale degli uomini. Allo stesso tempo, il 40 per cento degli intervistati fa notare la scarsità delle donne nella politica ucraina. L’82 per cento è a favore del rafforzamento della partecipazione politica delle donne.

Foto: www.the-village.com.ua. La marcia per i diritti delle donne a Kyiv l’8 marzo 2020. Sul cartello si legge: “Il posto di una donna è ovunque”. Il reportage completo è disponibile a questo link.