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La dichiarazione del Ministero degli Esteri dell’Ucraina riguardo all’aggravamento della situazione nel Donbas

Il Ministero degli Esteri dell’Ucraina esprime profonda preoccupazione a causa dell’attivazione delle forze russe terroristici nel Donbas.

Negli ultimi 2 giorni le forze di occupazione russe hanno effettuato dei massicci attacchi lungo tutta la linea del fronte utilizzando tutte le loro armi disponibili, tra cui quelle vietati dagli accordi di Minsk – i sistemi di  fuoco a salve “Grad“, artiglieria da 122 e da 152 millimetri, i mortai da 120 e 82 milimetri, i carri armati e le armi di piccolo calibro. L’utilizzo di questi armi russe ha causato la morte di otto miltari ucraini e le ferrite agli altri 26.

I bombardamenti hanno copito anche le aree residenziali civili; i due civili sono stati feriti. Le città di Yasinovataia e di Avdiivka sono rimasti completamente senza elettricità. Più di 400 mila civili – residenti nella regione sono rimasti senza acqua, energia elettrica e riscaldamento. Date le condizioni climatiche delle temperature molto basse e i continui bomabrdamenti dei militanti la situazione umanitaria nella zona continua a deteriorarsi.

Tali azioni del Cremlino possano essere qualificati come un crimine di guerra, una grave violazione delle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949 e come un’illecita, irragionevole e massicia distruzione di proprietà senza qualsiasi necessità militare.

È ovvio che l’attuale aggarvamento nel Donbas attesti il fatto che la Federazione Russa continua ad ignorare palesemente i propri obblighi previsti dagli accordi di Minsk, avendo come proprio scopo di non permettere la stabilizzazione della situazione e il raggiungimento di alcun progresso nel campo della sicurezza e della sfera umanitaria.

Esigiamo che la Federazione Russa immediatamente cessi le azioni militari e rigorosamente rispetti il cessate il fuoco.

Riccorriamo ai nostri partner internazionali pregandoli di rafforzare le pressioni politiche e diplomatiche sul Cremlino per fermare la pericolosa intensificazione nel Donbass e per evitare nella regione una catastrofe umanitaria.

La fonte: http://mfa.gov.ua/en