La corte del distretto Zaliznychnyi di Simferopol, controllata dal Cremlino, ha deciso di condannare il giornalista crimeano, autore di Radio Liberty ed autore del progetto Krym.Realii (Crimea.Realtà) Mykola Semena a due anni e mezzo di reclusione con la condizionale, con un messa in prova di tre anni e il divieto di impegnarsi in attività pubbliche.
Secondo quanto riporta il progetto Krym.Realii della Radio Liberty, il verdetto del giornalista, accusato di “appellarsi per la violazione dell’integrità territoriale della Russia”, è stato annunciato dalla Corte della parte della Crimea annessa il 22 settembre.
Il procuratore ha insistito che Semena fosse punito con la condanna di tre anni di reclusione con la condizionale e con una messa in prova di tre anni e il divieto di impegnarsi in qualsiasi attività pubbliche per tre anni.
Alla vigilia del verdetto Semena ha espresso alcune dichiarazioni in tribunale, sottolineando che qualora venisse condannato, il suo caso avrà eco in tutto il mondo del giornalismo in Russia.
Le autorità russe hanno pubblicamente accusato Mykola Semena di violare l’integrità territoriale della Russia. Nell’aprile 2016, il Servizio Federale di Sicurezza della Russia ha effettuato una perquisizione nella sua casa, e nel maggio dello stesso anno Semena è stato ufficialmente imputato. Attualmente, il giornalista si trova agli arresti domiciliari.
Mykola Semena ha dichiarato che nei suoi materiali si è semplicemente avvalso del diritto di esprimere liberamente la propria opinione.
Le organizzazioni dei diritti umani e quelle giornalistiche considerano la persecuzione di Mykola Semena come politicamente motivata.
Fonte: Radio Liberty.
Foto: Mariya Romashina krymr.org RFE/RL.