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A Davos 2020 l’Ucraina è in cerca di investimenti: annunciati nuovi strumenti e i primi traguardi raggiunti

La delegazione ucraina ha partecipato al Forum economico mondiale a Davos, in Svizzera. È stata la prima edizione dell’incontro annuale per il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi e per il capo del governo Oleksiy Honcharuk. Nel corso dell’evento i rappresentanti ucraini hanno presentato le opportunità per chi volesse investire nell’economia del Paese e in seguito hanno illustrato i primi successi.

La privatizzazione degli enti statali e le esenzioni fiscali per gli investitori. Il governo ha annunciato l’intenzione privatizzare quasi 500 mila enti pubblici nel 2020. Le piccole imprese statali verranno vendute attraverso il sistema ProZorro.Sale (ProZorro.Prodazhi, ProZorro.Vendite). A preparare la privatizzazione delle grandi imprese (che potrebbero essere vendute per oltre 250 milioni di hryvnia, pari a 9,2 milioni di euro) ci saranno delle aziende specializzate – consulenti di investimento. Inoltre, le grandi imprese saranno privatizzate attraverso procedure pubbliche aperte.        

“Nei primi due anni a tutti gli investitori che contribuiranno alla privatizzazione con almeno 10 milioni di dollari, concederemo le ‘vacanze’ (esenzioni) fiscali – non pagherete l’imposta sul reddito per cinque anni,” ha detto il Presidente Zelenskyi nel suo discorso fatto al Forum di Davos il 22 gennaio.

La “Bambinaia degli investimenti”. Lo Stato accorderà un vantaggio aggiuntivo agli investitori che contribuiranno oltre 100 milioni di dollari nell’economia ucraina.

“Abbiamo preparato un programma che si chiama ‘Investment Nanny’ (la ‘Bambinaia degli investimenti’). Ad ogni investitore che porterà in Ucraina almeno 100 milioni di dollari concederemo un accordo separato con lo Stato. Sarà lo Stato a proteggervi. Avrete un impiegato che parlerà cinque lingue e che sarà disponibile 24 ore su 24,” ha detto Zelenskyi.

Secondo il concetto, la “Bambinaia degli investimenti” avrà il compito di seguire gli affari degli investitori e aiutare, se necessario, a comunicare con le forze dell’ordine, le agenzie statali e intervenirà in caso delle eventuali acquisizioni ostili.

La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo: l’Ucraina fra le priorità. A Davos la delegazione ucraina ha avuto un incontro con i rappresentanti della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Ebrd). Nel 2019 l’Ebrd ha investito più di un milione di euro nei progetti in Ucraina.  

A seguito dell’incontro, il Presidente della Banca Suma Chakrabarti ha dichiarato che l’Ucraina è una delle prime tre priorità, nella regione europea, per gli investimenti.

I negoziati con il Fmi. Il Presidente ucraino e i rappresentanti del governo hanno svolto delle trattative con la direttrice operativa del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva. È stato il primo incontro fra la nuova direttrice del Fmi e le nuove autorità ucraine.

Il Primo ministro Oleksiy Honcharuk ha definito i negoziati con il Fondo monetario internazionale come “molto alla mano” e ha fatto notare che il nuovo programma sarà avviato “nei prossimi mesi”.

Il Fmi ha dato una valutazione più riservata alle trattative definendole “produttive”. Inoltre, l’istituzione internazionale ha sottolineato che per l’Ucraina sarà necessario attuare le richieste del Fmi per proseguire nella cooperazione.

Per ricordare, i negoziati su un nuovo programma del Fmi per l’Ucraina proseguono a partire dell’estate 2019. Il Fondo aveva avanzato una serie di richieste preliminari nei confronti dell’Ucraina per poter continuare la cooperazione. Fra l‘altro, il Fmi aspetta che sia approvata la legge sul mercato dei terreni agricoli, il cui disegno è passato in prima lettura e sarà riconsiderato nel febbraio 2020. Inoltre il Fondo punta sulla necessità di adottare una legge che renderà impossibile la restituzione della banca PrivatBank ai proprietari privati che la possedevano prima della nazionalizzazione. La bozza di legge è stata depositata in Parlamento, però non è stata ancora posta all’ordine del giorno.

Deutsche Bahn. Durante la permanenza della delegazione ucraina al Davos 2020 è stato firmato un memorandum con Deutsche Bahn – la più grande società ferroviaria della Germania. L’azienda stessa ha comunicato che gli accordi firmati consistono nel fornire i servizi di consulenza al governo ucraino.

Intanto il Primo ministro ucraino Oleksiy Honcharuk ha fatto trapelare un’altra versione – affermando che la Ferrovia ucraina (Ukrzaliznytsia) sarebbe stata concessa in gestione alla Deutsche Bahn. “Vogliamo concedere la ferrovia in gestione ai tedeschi per dieci anni. (…) È una decisione ecosistematica volta a dimostrare che l’Ucraina è aperta agli investimenti e ai nuovi standard come mai prima,” ha detto Honchauk.

Il Ministro dell’infrastruttura dell’Ucraina Vladyslav Krykliy ha confermato la versione della Deutsche Bahn, aggiungendo che il ruolo dell’azienda tedesca potrà cambiare con il tempo.

Foto: president.gov.ua. Il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyi (al centro) al Forum economico mondiale a Davos.