Gli Stati Uniti esonereranno dalle sanzioni la società che gestisce la costruzione del Nord Stream 2; in questo modo aumentano le possibilità che il gasdotto russo sia completato e messo in servizio. Il progetto che è al centro degli interessi economici e geopolitici di Russia, Stati Uniti e Unione europea, trova una forte resistenza da parte dell’Ucraina. L’entrata in funzione del Nord Stream 2 minaccia la sicurezza dell’intera regione, ribadisce il governo ucraino appellandosi alla comunità internazionale affinché unisca gli sforzi per fermare la costruzione del gasdotto. Raccontiamo nel dettaglio la prospettiva ucraina sul progetto.
Il Nord Stream 2, un gasdotto lungo oltre 1.200 chilometri che collegherà la Russia e la Germania, passando sul fondo del Mar Baltico, è completato al 95 percento. L’anno scorso, le sanzioni imposte dagli Stati Uniti hanno rallentato la costruzione del gasdotto, ma la Russia ha comunque trovato un accordo con la Germania per procedere da sola alla costruzione.
Per l’Ucraina, il Nord Stream 2 ha una rilevanza strategica. Il transito del gas russo attraverso il Paese frutta all’Ucraina tre miliardi di dollari all’anno. Oltre alle entrate, il sistema di trasporto del gas agisce da “scudo protettivo” e contribuisce alla sicurezza energetica del Paese. Questo, infatti fa sì che la Russia eviti di attaccare il sistema energetico del Paese attraverso il quale porta il suo gas verso l’Europa.
La revoca delle sanzioni statunitensi. “Sono stato contro il Nord Stream 2 fin dall’inizio,” ha detto il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden lo scorso mese, secondo quanto riportato da CNN. “Era quasi completato al momento in cui mi sono insediato,” aggiunge Biden. “Andare avanti e imporre sanzioni adesso sarebbe controproduttivo riguardo i nostri rapporti europei,” ha detto il Presidente degli Stati Uniti.
Così l’amministrazione Biden ha dimostrato che l’unità con gli alleati europei è una priorità, in particolare con la Germania – che vorrebbe vedere il gasdotto operativo.
L’Ucraina: il transito contiene l’aggressione russa. Se il Nord Stream 2 sarà completato, minerà la sicurezza nazionale dell’Ucraina, in quanto il sistema del trasporto del gas aiuta a contenere dall’’aggressione della Russia, ha detto il Ministro degli affari esteri dell’Ucraina Dmytro Kuleba in un’intervista alla “Radio NV”. “Nel caso in cui sia completato, il Nord Stream 2 questo non solo porrà una sfida economica all’Ucraina, ma ne minerà anche la sua sicurezza. Esonerato dalla necessità di preservare e tutelare il sistema del trasporto del gas in Ucraina, il presidente Putin sarà ancora più propenso all’aggressione,” spiega Kuleba. Un argomento sottovalutato dai partner europei dell’Ucraina.
“Nel caso in cui la costruzione sarà completata, non ci sono dubbi che la Russia userà il progetto come strumento per spingere i suoi interessi geopolitici, anche nell’ambito del formato Normandia e nel Gruppo di contatto trilaterale. È una minaccia alla sicurezza di tutta l’Europa,” ha detto il Ministro degli affari esteri ucraino.
Le elezioni in Germania come un fattore di cambiamento. C’è la possibilità che alle elezioni federali che si terranno a settembre i Verdi costituiscano una coalizione e prendano parte alla formazione del governo federale. Il partito si esprime contro la realizzazione del Nord Stream 2 anche per motivi ambientali. Nel corso della sua visita in Ucraina lo scorso maggio Robert Habeck, co-presidente del partito “Alleanza 90/I Verdi”, ha riconfermato questa posizione durante l’incontro con il Ministro degli affari esteri ucraino Dmytro Kuleba.
La forza politica è consapevole dei rischi che porta con sé il progetto russo per la Germania e per tutta l’Europa, così il partito si oppone alla realizzazione di esso, ha detto Habeck. Inoltre, ha espresso la solidarietà verso l’Ucraina per la sua posizione contraria al Nord Stream 2.
Un progetto economico che cambia l’equilibrio politico. In un rapporto per il centro di analisi European Council on Foreign Relations i ricercatori Jonathan Hackenbroich, policy fellow, e Kadri Liik, senior policy fellow, sostengono che l’intento di Berlino di completare il Nord Stream 2 indebolirà la leva della Germania e dell’Europa sulla Russia.
“Finché il Cremlino crede che gli interessi economici prevalgano sulle norme e abbiano un ruolo decisivo nei rapporti, non avrà le motivazioni per modificare la sua posizione riguardante il Donbas, nonostante tutti gli sforzi che la Germania e la Francia hanno compiuto nei negoziati nel formato Normandia,” affermano gli studiosi. “Se Mosca non trovasse più possibile risolvere le cose ricorrendo al guadagno economico come strumento, i suoi calcoli potrebbero cambiare,” riassumono Liik e Hackenbroich.
Foto: © Nord Stream 2 / Axel Schmidt.