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Giorno 1.067: la situazione in direzioni chiave nell’Ucraina dell’est dove si combattono le battaglie più feroci al fronte

L’Ucraina sta sviluppando un proprio sistema di difesa aerea. L’Ucraina sta sviluppando un proprio sistema di difesa aerea capace di intercettare missili russi. Lo ha reso noto il Comandante delle Forze Armate ucraine, il generale Oleksandr Syrskyi in un’intervista al canale televisivo Tsn andata in onda in televisione nazionale il 19 gennaio.

“Nei tempi sovietici producemmo i sistemi di controllo per le difese antiaeree. Abbiamo le potenzialità e le capacità per creare un sistema di difesa aerea di fabbricazione domestica, tali lavori sono in corso”, ha detto Syrskyi.

Rispondendo alla domanda se l’Ucraina avesse in servizio i sistemi capaci di intercettare i missili del tipo “Oreshnik”, Syrskyi ha detto: “Purtroppo, non ce li abbiamo, ma dobbiamo fare di tutto affinché ci siano”.

“È una minaccia, al momento solo pochi sistemi di difesa aerea sono in grado di intercettarlo”, ha aggiunto. Secondo Syrskyi, la possibilità dell’uso del missile ”Oreshnik” contro il Paese spinge l’Ucraina “alla creazione di un proprio sistema di difesa aerea che sarebbe anche un sistema anti-missile”.

Quando è stato chiesto se lo sviluppo di tale sistema di difesa aerea fosse un progetto ancora nella fase teorica o già in quella pratica, Syrskyi ha risposto così: “I lavori in questa direzione procedono attivamente. Spero che riusciamo ad ottenere il risultato voluto nei prossimi tempi”.

L’Europa deve competere per il primo posto sulla scena mondiale, afferma Zelenskyi a Davos. Intervenendo al Forum economico mondiale di Davos il 21 gennaio, il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi ha rivolto un appello ai leader europei affinché venga rafforzato il ruolo dell’Europa come attore mondiale mentre si sta iniziando una nuova era di Trump.

“Quando in Europa guardiamo agli Stati Uniti come nostro alleato, è chiaro che sono un alleato indispensabile. In tempi di guerra, tutti si preoccupano: gli Stati Uniti resteranno con loro? Ogni alleato si preoccupa di questo. Ma qualcuno negli Stati Uniti si preoccupa che l’Europa possa abbandonarli un giorno, che possa smettere di essere un loro alleato? La risposta è no”, ha detto Zelenskyi.

“Washington non crede che l’Europa possa portare qualcosa di veramente sostanziale al tavolo”, ha proseguito. “Ricordo il vertice sulla sicurezza in Asia dello scorso anno tenutosi a Singapore — il Dialogo di Shangri-La. È stato lì che i rappresentanti della delegazione statunitense hanno apertamente detto che la loro massima priorità nell’ambito di sicurezza è la regione indo-pacifica, seguita dal Medio Oriente e dal Golfo, mentre l’Europa è solo la terza. Ed è quanto avvenuto sotto la precedente amministrazione”, ha detto Zelenskyi.

Si è detto certo che l’Europa non può permettersi di essere in seconda o terza fila per i suoi alleati. Se ciò accade, il mondo inizierà ad andare avanti senza di essa, diventando un posto che non sarà comodo o vantaggioso per tutti gli europei. “L’Europa deve affermarsi come un forte attore globale. Come attore indispensabile”, ha affermato Zelenskyi.

Ha anche sottolineato l’importanza di rimanere uniti e la necessità di avere una politica di sicurezza comune. “Abbiamo bisogno di una politica europea di difesa e sicurezza comune e tutti i Paesi europei devono essere disposti a spendere per la sicurezza quanto è veramente necessario, non solo quanto si sono abituati a spendere in anni di negligenza. Se questo significa spendere il cinque per cento del Pil per la difesa, ben venga”, ha detto il presidente ucraino.

Il discorso integrale è disponibile in lingua inglese a questo link.

Qual è la situazione nelle direzioni chiave nell’Ucraina dell’est dove si combattono le battaglie più feroci al fronte? Le analisi del giornale ucraino “Ukrainska Pravda” in un articolo dal titolo: “L’esercito ucraino combatte battaglie difficili e, purtroppo, si sta ritirando in direzioni chiave del fronte. Cosa significa – spiegazioni e mappe” sono disponibili in lingua inglese a questo link.

Come la flotta ombra russa sta contaminando il Mare d’Azov. Un video servizio “Tuning into Ukraine” (Sintonizzandosi sull’Ucraina) è disponibile in lingua inglese a questo link.

Perché la fregata russa Shtandart è attraccata in un porto francese malgrado le sanzioni? Il veliero Shtandart, una replica esatta di una nave da guerra originariamente costruita dallo zar russo Pietro I nel 1703, si trova oggi nel porto francese di La Rochelle. Ufficialmente bandita dai porti europei a causa delle sanzioni per la guerra della Russia contro l’Ucraina, la nave non è autorizzata ad attraccare in Francia. Ma è ancora lì. Perché? Una conversazione con Bernard Grua, attivista anti-Putin dal 2014, volontario presso l’associazione franco-ucraina “Tryzub” a Nantes. Bernard si è laureato all’Istituto di studi politici di Parigi ed è appassionato del patrimonio marittimo. Un episodio del podcast “L’Ukraine, face à la guerre” (L’Ucraina: di fronte alla guerra) è disponibile in lingua francese a questo link.

Foto: la 93˄ brigata meccanizzata separata “Kholodnyi Yar”.