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Giorno 248: ritiro russo dall’accordo sul grano, nuovi attacchi contro le infrastrutture energetiche, identità di ingegneri russi che programmano i missili per colpire obiettivi civili

La Russia si sfila dall’accordo sul grano. Il 29 ottobre, la Russia ha annunciato il ritiro dall’accordo sulle esportazioni di grano dopo aver accusato l’Ucraina e la Gran Bretagna di aver compiuto un “atto terroristico” contro le navi della flotta russa del Mar Nero e le navi civili impegnate per garantire la sicurezza dei corridoi del grano. Un presunto attacco dei droni ha danneggiato la fregata “Admiral Makarov” dotata di missili da crociera Kalibr e il dragamine “Ivan Golubets” nella baia di Sevastopol nella Crimea occupata. Lo Stato maggiore delle Forze Armate ucraine non ha commentato l’accaduto. A causare le esplosioni nella Sevastopol occupata potrebbero essere stati i lanci sbagliati dei missili dei sistemi di difesa aerea russi, è quanto affermato dalla capo del centro media congiunto del Comando operativo “Sud” Natalia Gumenyuk.

La sospensione della partecipazione all’accordo sul grano annunciata dalla Russia segnala un blocco deliberato e una chiara intenzione di far tornare la minaccia della carestia su larga scala in Africa e Asia: lo ha affermato il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi in un video messaggio il 29 ottobre. “A partire da settembre, nel corridoio del grano si sono ammassate 176 navi che non possono seguire la loro rotta. Alcune navi del grano aspettano di passare da più di tre settimane,” ha detto Zelenskyi.

Nuovi attacchi russi contro le infrastrutture energetiche. Nella notte del 27 ottobre, la Russia ha sferrato un attacco con i droni kamikaze contro le infrastrutture energetiche nella regione di Kyiv. A seguito delle distruzioni causate dagli attacchi, sono state attuate ulteriori interruzioni di energia elettrica oltre quelle già programmate nelle regioni centrali e nella capitale.

Stando a quanto afferma la compagnia fornitrice di energia elettrica “Yasno” del gruppo DTEK, i danni sono gravi – la carenza di elettricità a Kyiv potrebbe essere del 30 per cento, causando una situazione in cui quasi la metà della città potrebbe rimanere senza elettricità. Nei prossimi giorni, l’operatore energetico nazionale Ukrenergo attuerà interruzioni più lunghe che interesseranno un numero maggiore di utenti.

L’Ucraina esegue un test di importazioni di energia elettrica dall’UE. Il 27 ottobre, il trader nazionale Energy Company of Ukraine (la Compagnia energetica dell’Ucraina) ha effettuato alcune importazioni di prova dell’energia elettrica dall’Unione Europea. L’Ucraina ha importato un volume di un megawatt dalla Slovacchia, in prova.

“La possibilità tecnica di importare energia elettrica dall’Europa in Ucraina è un altro strumento per stabilizzare il funzionamento del sistema energetico ucraino,” è quanto riferito dal direttore generale del trader Energy Company of Ukraine Vitaliy Butenko.

A inizio giugno, l’Ucraina ha ottenuto il diritto di esportare la sua energia elettrica verso l’Unione Europea attraverso la rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione ENTSO-E. I primi scambi commerciali interstatali sono avvenuti a fine giugno con la Romania e a luglio con la Slovacchia. Il 10 ottobre, a seguito dei continui attacchi russi contro le infrastrutture energetiche, l’Ucraina ha annunciato la sospensione delle esportazioni di energia elettrica verso l’UE.

L’autostrada Svatove-Kreminna nella regione di Luhansk è sotto il controllo delle truppe ucraine. Lo ha reso noto il portavoce del Gruppo orientale delle Forze Armate ucraine, Serhiy Cherevatyi, in un commento all’emittente pubblica ucraina Suspilne, il 28 ottobre.

“Secondo gli ultimi dati disponibili, le Forze Armate ucraine hanno preso l’autostrada sotto il pieno controllo con fuoco. Proseguono le operazioni di combattimento, di cui seguiranno aggiornamenti,” ha detto Cherevatyi.  

Le truppe ucraine avanzano nel Donbas. Le Forze Armate ucraine hanno costretto le forze russe a ritirarsi da Karmazynivka, Myasozharivka e Nevske nella regione di Luhansk, e da Novosadove nella regione di Donetsk. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle Forze Armate ucraine in un rapporto del 24 ottobre.

A Bakhmut, i russi arretrano ma non cedono. Sull’asse di Bakhmut, la situazione è estremamente tesa, ma le forze russe stanno arretrando ogni giorno di più. Ad affermarlo è il capo dell’amministrazione regionale militare di Donetsk Pavlo Kyrylenko. “Tutti i tentativi del nemico di entrare nella città e sfondare le difese delle truppe ucraine falliscono. Colpito da fuoco, il nemico sta arretrando ogni giorno di più e sta subendo perdite umane,” ha detto Kyrylenko in una conferenza stampa il 24 ottobre.   

Un’inchiesta di Bellingcat rivela i programmatori dei missili russi lanciati per colpire obiettivi civili. Un’inchiesta condotta da Bellingcat, un collettivo internazionale formato da ricercatori che usano gli open data, insieme ai giornali The Insider e Der Spiegel, ha identificato gli ingegneri militari russi che fissano gli obiettivi per i raid e programmano i percorsi dei razzi che colpiscono le infrastrutture critiche ucraine e i siti civili causando vittime. I giornalisti hanno scoperto l’esistenza di un’unità segreta del Principale centro di calcolo dello Stato maggiore delle forze armate russe, abbreviato in Gvc, a cui appartengono gli ingegneri militari.  

I metadati telefonici del presunto direttore del centro, il maggiore generale Robert Baranov, hanno rilevato che ogni volta, prima che fossero effettuati i lanci dei missili da crociera sull’Ucraina tra il 24 febbraio e fine aprile, Baranov riceveva chiamate telefoniche dallo stesso numero. Secondo i ricercatori, il numero telefonico è del tenente colonnello Igor Bagnyuk.   

I giornalisti sono venuti a conoscenza dell’identità di 33 ingegneri militari che presumibilmente riferivano a Bagnyuk. La maggioranza dei membri del gruppo sono giovani uomini e donne con formazione e esperienza lavorativa in programmazione dei missili, tecnologie informatiche o persino in progettazione di videogiochi.

Il gruppo è suddiviso in tre squadre, ciascuna delle quali è composta da circa 10 ingeneri e incaricata di un tipo di missili ad alta precisione: i Kalibr (3M-14) sparati dalle navi, i R-500 (9M728, Iskander) lanciati da terra, e i Kh-101 lanciati dall’aria.

I membri del team Kalibr sono: Matvey Lyubavin, Roman Kurochkin, Ivan Popov, Sergey Ilyin, Yuriy Nikonov, Georgiy Starostin, Nikolay Tarasov, Dmitry Tikhonov, Ekaterina Chugunova, e Igor Groza.

I membri del team Iskander sono: Alexey Mikhaylov, Vitaly Yaskelaynen, Elvira Obukhova, Pavel Obukhov, Artem Vedenov, Alexandr Grigoryan, Vladimir Petrov, e Nikita Poplavski.

I membri del team Kh-101 sono: Andrey Ivanyutin, Anton Chulikov, Alexey Betekhtin, Artem Chernov, Olga Pismenskaya, Pavel Vasilyev, Alexey Volkov, Anton Shatun, e Stanislav Minkov.

Il testo completo dell’inchiesta è disponibile in lingua inglese a questo link.

Dostoevsky, delitto, giustizia e guerra russa contro l’Ucraina. Il team del podcast “Explaining Ukraine” (Spiegando l’Ucraina) discute dell’invasione russa dell’Ucraina attraverso la lente di “Delitto e castigo” di Fyodor Dostoevsky. L’episodio è disponibile in lingua inglese a questo link.

L’Iran come complice della Russia nella guerra contro l’Ucraina. Un video servizio “Ukraine in Flames” (Ucraina in fiamme) è disponibile in lingua inglese a questo link.

Il ruolo della Chiesa ortodossa russa nella guerra contro l’Ucraina. Un video servizio “Ukraine in Flames” (Ucraina in fiamme) è disponibile in lingua inglese a questo link.

Chi sono le donne al fronte della guerra russo-ucraina? Oltre 40 mila donne prestano servizio nell’esercito ucraino, più di cinque mila si trovano nelle zone di combattimento attivo. Un video servizio “Ukraine in Flames” (Ucraina in fiamme) è disponibile in lingua inglese a questo link.

Foto: Viktoria Syumar su Facebook. Il testo seguente è dell’autrice: “Kyiv. Venerdì sera. Un blackout. La zona dei ristoranti nel centro. (…) Non c’è elettricità. La cucina non funziona. Ma i ristoranti sono pieni di gente. (…) Su ogni tavolo ci sono candele e vino. Fuori, si preparano due piatti di casa con le bombole di gas. (…) È così che gli imprenditori ucraini sopravvivono a quest’autunno 2022 di guerra”.