La conferenza sulla pace in Svizzera si chiude con un comunicato firmato da 80 Paesi. La dichiarazione finale della conferenza di pace per l’Ucraina che si è tenuta in Svizzera il 15 e il 16 giugno è stata firmata da 80 Paesi e quattro organizzazioni internazionali, tra cui le principali istituzioni dell’UE e i 27 stati membri, compresa l’Italia. Non è stata sottoscritta da India, Sudafrica, Arabia Saudita, Thailandia, Indonesia, Messico, Emirati Arabi Uniti e Brasile.
I colloqui si sono concentrati su tre ambiti tematici: la sicurezza nucleare, la sicurezza alimentare, la liberazione di prigionieri di guerra e di civili ucraini detenuti arbitrariamente, ed il rimpatrio di bambini ucraini illegalmente deportati. Il comunicato congiunto rispecchia una visione comune sui temi discussi.
Le principali domande e risposte sulla conferenza di pace compilate dal governo svizzero sono disponibili in italiano a questo link. Il testo integrale del comunicato finale è consultabile in lingua inglese a questo link.
Quali sono gli esiti della conferenza sulla pace in Ucraina tenutasi in Svizzera? Lo sguardo degli esperti ucraini. Un video servizio “Ukraine in Flames” (Ucraina in fiamme) è disponibile in lingua inglese a questo link.
L’Ucraina aspetta che il vertice della Nato di Washington definirà la sua adesione all’alleanza come “irreversibile”. L’Ucraina si aspetta che, nel corso del vertice della Nato che avrà luogo a Washington nel mese di luglio, venga stabilito che il percorso dell’Ucraina verso l’adesione all’alleanza è “irreversibile”. Ad affermarlo è stata la Vice prima ministra per l’integrazione europea ed euro-atlantica dell’Ucraina, Olha Stefanishyna in un’intervista all’Interfax Ucraina pubblicata il 20 giugno.
“Quello che ci aspettiamo in termini dell’integrazione euro-atlantica rimane invariabile: è l’ingresso [nella Nato]. Anche la lingua conta,” ha detto Stefanishyna, riferendosi alle formulazioni meno chiare sulle prospettive ucraine suggerite da alcuni alleati per la dichiarazione finale del vertice.
“Il sostegno senza precedenti da parte degli ucraini per l’adesione alla Nato cementa l’irreversibilità del percorso euro-atlantico del Paese. L’Ucraina non si trasformerà in una ‘zona grigia’, è una questione della nostra sopravvivenza. Speriamo che gli alleati formalizzeranno questa posizione attraverso le decisioni del vertice,” ha spiegato Stefanishyna.
La Russia perderà la guerra contro l’Ucraina se l’Occidente mobiliterà le sue risorse contro il Cremlino, afferma l’Institute for the Study of War. Allo scopo di minare la visione strategica coerente del sostegno all’Ucraina da parte della comunità internazionale, Putin ha implicitamente minacciato di utilizzare armi nucleari se l’Occidente dovesse rendere possibile all’Ucraina di sconfiggere definitivamente la Russia. Comunque la Russia perderà la guerra contro l’Ucraina se l’Occidente mobiliterà le sue risorse per fronteggiare il Cremlino. È quanto ha riferito il centro di analisi americano Institute for the Study of War (Isw) in un rapporto del 20 giugno.
“L’Isw continua a ritenere che la Russia non può sconfiggere l’Ucraina o l’Occidente e probabilmente perderà se l’Occidente mobilita le sue risorse per resistere al Cremlino”, si legge nel rapporto.
Secondo l’Isw, il leader russo Vladimir Putin, durante la sua visita in Corea del Nord e Vietnam il 18 e il 19 giugno, ha lanciato una maggiore operazione di informazione intesa a intralciare gli sforzi degli alleati dell’Ucraina per definire chiaramente un obiettivo strategico comune e una strategia per sconfiggere in maniera decisiva l’illegale guerra di conquista della Russia in Ucraina.
Gli alleati dell’Ucraina hanno compiuto diversi passi cruciali a metà giugno per accordare una strategia comune e delineare l’esito strategico desiderato della guerra. Oltre 80 esponenti occidentali e internazionali hanno sottoscritto la dichiarazione finale della conferenza di pace per l’Ucraina che si è tenuta in Svizzera, assumendo una posizione ferma a sostegno della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina come fondamento per una pace duratura.
Inoltre, il 13 giugno, l’Ucraina ha firmato accordi sulla sicurezza della durata di 10 anni con gli Stati Uniti e il Giappone, mentre numerosi stati alleati hanno riaffermato il loro sostegno all’Ucraina a lungo termine nell’ambito del vertice del G7 e del formato Ramstein, si legge nel rapporto.
Da dove viene questa immagine di una Russia invincibile che continua a intimidire l’Europa? Quali sono state le sconfitte più pesanti della Russia a partire dal XIX secolo? Una conversazione con Thierry Piel, storico francese, professore all’Università di Nantes. Un episodio del podcast “L’Ukraine, face à la guerre” (L’Ucraina: di fronte alla guerra) è disponibile in lingua francese a questo link.
Foto: la 24^ brigata meccanizzata separata intitolata al Re Danylo. Le officine per la riparazione e manutenzione dei mezzi militari.