L’11 maggio, il Procuratore generale dell’Ucraina Iryna Venediktova ha firmato una nota di incriminazione a carico di uno dei leader del partito “La piattaforma di opposizione – Per la vita” (Opozytsiyna platforma – Za zhyttia) Viktor Medvedchuk e di un parlamentare dello stesso partito Taras Kozak per alto tradimento e appropriazione indebita delle risorse naturali nazionali in Crimea. Inoltre, il Servizio della sicurezza ha perquisito l’ufficio del partito “La piattaforma di opposizione – Per la vita” e le due case di Medvedchuk. Il 13 maggio, il tribunale ha posto Viktor Medvedchuk agli arresti domiciliari per la durata delle indagini preliminari. Raccontiamo nel dettaglio il caso che ha destato molta attenzione nell’opinione pubblica.
Chi è Medvedchuk? Viktor Medvedchuk è spesso identificato come “un’eminenza grigia” della politica ucraina nonché uno dei leader della maggiore forza filorussa nel Paese. Nella sua carriera politica ha ricoperto vari incarichi di alto livello e, in particolare, fu il capo dell’amministrazione del Presidente sotto la presidenza di Leonid Kuchma. All’inizio della sua carriera, nel periodo sovietico, fece l’avvocato. Nel 1980, Medvedchuk fu il difensore d’ufficio assegnato al poeta dissidente ucraino Vasyl Stus. Nel processo avviato contro di lui per le sue convinzioni politiche, Stus non si riconobbe colpevole, mentre Medvedchuk lo dichiarò tale.
Da quando l’Ucraina è indipendente, Medvedchuk è stato ai vertici del Partito socialista democratico (unito) dell’Ucraina, e ha fondato l’associazione “La scelta ucraina” (Ucrayinskyi vybir). A partire dal 2019, ricopre l’incarico del capo del consiglio politico e del consiglio strategico presso il partito “La piattaforma di opposizione – Per la vita” che nella legislatura attuale ha formato la seconda fazione più numerosa al Parlamento. Inoltre, Medvedchuk ha un legame particolare con il presidente russo Putin, che è il padrino di sua figlia.
Così Viktor Medvedchuk faceva il mediatore tra il governo ucraino e il Cremlino, nello specifico per gli scambi di prigionieri.
Le sanzioni. Nel febbraio 2021, il Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa ha imposto le sanzioni a Taras Kozak, un alleato di Medvedchuk e un parlamentare della stessa fazione. Il Presidente Zelenskyi ha messo in atto la decisione del Consiglio che, fra l’altro, prevedeva il blocco dei tre canali televisivi che ritrasmettevano le narrazioni della propaganda russa ai quali, seppur formalmente posseduti da Kozak, vi si riferisce come “i canali di Medvedchuk”. Con la stessa procedura, sono state introdotte le sanzioni individuali contro Medvedchuk per il finanziamento del terrorismo e le sanzioni alle persone giuridiche controllate da lui, tra le quali anche un’azienda per il trasporto dei prodotti petroliferi.
Quali sono le accuse attuali mosse a Medvedchuk? Formalmente, non sono legate ai capi di accusa già imposti. Medvedchuk è accusato di aver passato al governo russo le informazioni ed i documenti relativi all’esplorazione dei giacimenti di petrolio nella piattaforma continentale della Crimea occupata, in precedenza condotta dall’Ucraina. È anche accusato di aver rivelato alla Russia la dislocazione segreta di un’unità delle Forze Armate ucraine e pare che abbia passato le informazioni classificate tramite il suo alleato Taras Kozak.
Medvedchuk è stato citato per deporre presso la Procura generale, ed è arrivato a testimoniare il 12 maggio. Il 13 maggio, il tribunale ha posto il parlamentare agli arresti domiciliari per la durata delle indagini preliminari, fino al 9 luglio 2021. Inoltre, il tribunale ha disposto il ritiro del passaporto necessario per effettuare i viaggi all’estero e l’utilizzo del braccialetto elettronico.
L’accusa chiedeva la custodia cautelare prevedendo la possibilità del rilascio su cauzione con un deposito di 300 milioni di hryvnia (circa 8,98 milioni di euro). La difesa chiedeva di non applicare nessuna misura cautelare nei confronti di Medvedchuk. Alcuni parlamentari della fazione “La piattaforma di opposizione – Per la vita” si sono dichiarati pronti a fornire le loro garanzie perché fosse rilasciato su cauzione, ma il tribunale le ha rifiutate.
La reazione della società. I politici di orientamento democratico, così come molti analisti politici, hanno definito gli arresti domiciliari a Medvedchuk una misura cautelare troppo morbida.
Il giornalista Denys Kazanskyi pone una domanda retorica: perché la misura cautelare per alto tradimento è identica a quella disposta per hooliganismo?
La decisione del tribunale è stata prevedibile, fa notare invece il giornalista Bohdan Butkevych. “A Medvedchuk è stato assegnato il ruolo di un oligarca che verrà pubblicamente sconfitto da Zelenskyi,” dice Butkevych. Secondo il giornalista, è improbabile che il politico fuggirà in Russia: “Capisce bene di rappresentare un valore solo finché sta in Ucraina. In Russia, sarebbe meno prezioso persino di Yanukovych.”
L’avanzamento del processo contro Medvedchuk ha già causato un effetto positivo: “Sta deligittimando le forze apertamente filorusse in Ucraina,” conclude Butkevych.
Le prospettive del processo a carico di Medvedchuk. Le opinioni degli esperti si sono spaccate in due: c’è chi considera che il procedimento non disponga degli elementi necessari per essere sottoposto al tribunale, e chi non esclude che il processo si potrebbe concudere con la sentenza per Medvedchuk, visto l’atteggiamento fermo per un senso di giustizia da parte del governo.
Secondo il politologo Viktor Nebozhenko, con l’incriminazione di Medvedchuk, Kyiv ha risposto alle pressioni di Washington svolte affinché il governo ucraino intensifichi la lotta alla corruzione, al dominio degli oligarchi e agli infiltrati russi in Ucraina. “Sono tutti obiettivi che il Presidente attuale non riuscirà a raggiungere,” sostiene Nebozhenko. Il procedimento contro Medvedchuk rimarrà bloccato in tribunale e non sarà portato a termine, afferma il politologo. “Nessun tribunale in Ucraina si assumerà la responsabilità di andare contro Medvedchuk, in qualsiasi grado di giudizio,” riassume Viktor Nebozhenko.
Invece il politologo Volodymyr Fesenko è convinto che la volontà politica del Presidente farà da garanzia per l’avanzamento del processo. “Inoltre, la reazione favorevole della società alle sanzioni imposte a Medvedchuk dal Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa stimola le forze dell’ordine a portare a termine il caso che minaccia la sicurezza nazionale,” sostiene Fesenko.
“Nei prossimi anni, per Medvedchuk non si prospetta un futuro in politica. Dovrà difendersi, nascondersi. Non sarà più la figura chiave filorussa. Così, i suoi alleati attuali saranno costretti a prendere le distanze da lui e a creare nuove forze politiche,” riassume il politologo.
Foto: Serhii Nuzhnenko per la Radio Liberty, RFE/RL. Viktor Medvedchuk davanti alla Procura generale, è stato citato per deporre il 12 maggio.