Alla cortese attenzione di
Cesare Martinetti, Direttore
Francesca Sforza, Caporedattrice
Redazione di Origami, Settimanale de La Stampa
Spettabile Redazione,
Con questa lettera l’Ukraine Crisis Media Center fa presente che alcune informazioni riguardanti l’Ukraine Crisis Media Center e il suo personale riportate nell’ultimo numero dell’allegato ”Origami” (numero.35), non corrispondono a verità e creano un danno di immagine al Centro.
Il 24-26 maggio 2016 l’Ambasciata degli Usa in Italia ha promosso un press tour in Ucraina per un gruppo di giornalisti italiani. L’Ukraine Crisis Media Center ha organizzato il programma del press tour; il suo staff ha accompagnato i giornalisti durante la loro permanenza provvedendo alla traduzione e all’assistenza logistica.
Francesca Sforza, redattrice de La Stampa, è stata una delle partecipanti al press tour. Nell’articolo “Abbiamo smesso di parlare russo e ci siamo fatte la treccia”, scritto da Francesca Sforza dopo la visita e pubblicato nel suddetto numero di Origami, l’autrice cita una certa Yulia (omettendo il suo cognome) presentandola come “una delle attiviste del centro”. In effetti una delle collaboratrici dell’Ukraine Crisis Media Center, Yulia Volfovska, ha prestato assistenza ai giornalisti durante il press tour con la traduzione e l’assistenza logistica. Ma le frasi attribuite a Yulia Volfovska nel testo con i virgolettati non sono mai state pronunciate dall’interessata.
Le citazioni:
«Abbiamo ancora tutti i problemi di un’economia post-sovietica, quando la corruzione era l’unico modo per fare affari», dice Yulia, una delle attiviste del centro.
Gli unici che riescono a fare affari nel Paese, al momento, sono i cinesi: escono a gruppi in grisaglia dalle hall degli alberghi del centro, e la sera organizzano tavolate ai ristoranti georgiani per festeggiare compleanni e ricorrenze. «Magari comprano un paio di edifici in periferia, poi li riempiono, vengono qui, lavorano, stanno per conto loro», dice Yulia.
Vogliamo sottolineare che durante la visita dei giornalisti a Kyiv il problema della corruzione è stato al centro di discussioni con diversi esperti, nonché rappresentanti governativi e diplomatici. L’Ukraine Crisis Media Center è anche molto attivo come piattaforma dove vengono presentate ricerche e analisi sul tema della corruzione svolte sia da organizzazioni governative, sia da quelle non-governative che fanno capo alla società civile.
Vogliamo ribadire che le informazioni, contenute nelle citazioni sopraindicate e riportate nell’articolo in questione, non sono mai state pronunciate dalla persona indicata e non corrispondono a verità. Questo modo di procedere non è in linea con gli standard del lavoro giornalistico e crea un danno di immagine all’Ukraine Crisis Media Center e alla professionalità del suo staff e dei suoi collaboratori.
L’Ukraine Crisis Media Center chiede alla redazione di Origami che i virgolettati erroneamente attribuiti a Yulia Volfovska e al Centro vengano eliminati dalla versione online del numero 35. Chiediamo inoltre gentilmente la pubblicazione di una smentita ufficiale sul numero cartaceo della rivista.
Distinti saluti,
Il team dell’Ukraine Crisis Media Center
Kyiv, il 7 luglio 2016