La situazione nella zona dell’operazione anti-terrorismo sta aggravando. I militanti filorussi continuano a utilizzare armi di grande calibro, vietate dagli accordi di Minsk. La settimana passata ci sono stati spari verso le posizioni dei militari ucraini per circa 264 volte. Un militare ucarino è stato ucciso e altri 20 sono rimasti feriti.
La situazione nella direzione di Mariupol rimane particolarmente grave: i guerriglieri hanno lanciato più di 3000 proiettili di calibre pesante sulle posizioni dei militari ucraini (nei pressi di Krasnogorovka e Shyrokhino con artiglieria da 82 milimetri; nei pressi di Vodyanoe con artiglieria da 122 milimetri).
Nella direzione di Luhanks i guerriglieri hanno sparato con sistemi di fuoco a salve «Grad» (Troitske, distretto Novoaidar), e dalle altre armi di grande calibro (Popasnaya, Krymskoeye).
Nella direzione di Donetsk l’epicentro dei combattimenti rimane Avdeevka, dove i militanti utilizzano carri armati, lanciagranate, mitragliatrici, armi portatili e mortai da 82 e 120 milimetri.
Ritiro delle armi nel Donbass. Stepan Poltorak, ministro della Difesa dell’Ucraina, ha dichiarato che la Russia non è pronta ad attuare gli accordi sul ritiro delle truppe dalla linea di demarcazione nel Donbass.
Roman Bezsmertnyi, ex rappresentante dell’Ucraina nel Gruppo trilaterale di contatto, ha dichiarato che la vera linea di demarcazione nel Donbass e quella stabilita nei documenti firmati a Minsk non coincidono. Questo innanzitutto riguarda Debaltsevo, catturata dai russi dopo la firma dei primi accordi di Minsk secondo i quali dovrebbe rimanere nella zona di influenza dell’Ucraina.
OSCE. Alexander Hug, primo vice capo del SMM dell’OSCE in Ucraina, ha confermato gli attacchi dei separatisti nella direzione di Mariupol: “Nelle zone all’est e nord-est di Mariupol è stato registrato un aumento di 9 volte del numero di violazioni del cessate il fuoco. In un giorno, gli osservatori dell’OSCE hanno sentito 500 esplosioni in quella zona”. (testo in inglese).
Dichiarazione politiche. 19 ottobre a Berlino si sono riuniti nel “Formato Normandia” i leader di Ucraina, Germania, Francia e Russia per discuttere il conflitto nell’Ucraina orientale. Alla riunione sono stati presenti non solo il presidente e il ministro degli esteri russo, ma anche l’assistente di Putin, Vladislav Surkov, che si trova sotto le sanzioni dell’Ue e al quale l’ingresso nell’Ue è stato negato. I temi discussi sono stati i componenti di politica e di sicurezza degli accordi Minsk (come l’elaborazione di una “road map” quale strumento principale per l’attuazione degli accordi) e le elezioni locali.
Il Presidente Petro Poroshenko, in un’intervista ai principali canali televisivi ucraini, ha sottolineato che il fatto dell’aggressione russa è stato riconosciuto da tutti; che l’Ucraina necessita della presenza costante da parte della missione dell’OSCE sulla linea di confine, nei luoghi del ritiro delle truppe e in quelli di stanziamento delle arme pesanti e di artiglieria, come anche lngo la frontiera. Adempite tutte queste condizioni di sicurezza, si potrebbe iniziare a discutere sulla data delle elezioni nelle aree separate delle regioni di Donetsk e di Luhanks (ORDLO); data che dovrebbe essere approvata dal parlamento ucraino. Dopo le elezioni nelle ORDLO la guardia di frontira ucraina dovrebbe ritornare all’interno del confine amministrativo; un’alternativa agli accordi di Minsk sarebbe una guerra aperta con la Russia; «l’Ucraina non si scambia per la Siria».
Secondo quanto dichiarato dal Cancelliere tedesco Angela Merkel, è importante che l’incontro si sia tenuto anche se senza dei risultati rilevanti. Le parti hanno convenuto di lavorare sulla “road map“, i dettagli di cui saranno discussi dai ministri degli esteri in una riunione a novembre. La Merkel ha enfatizzato che lo scopo di questo documento è di dare all’Ucraina l’accesso ai propri confini, che però potrà diventare possibile solo dopo le elezioni; fino a quel momento saranno presenti gli osservatori dell’OSCE. L’Ucraina dovrebbe adottare una legge sulle elezioni nelle ORDLO. Il Presidente francese Francois Hollande ha sottolineato che la priorità in campo umanitario è quella di risolvere i problemi delle persone arrestate.
Russia: Tutti i partecipanti alla riunione hanno confermato che gli “accordi di Minsk” dovrebbero essere il fondamento per il regolamento del conflitto nel sud-est dell’Ucraina, ha dichiarato Vladimir Putin. Il Presidente russo ha anche confermato la disponibilità ad estendere la missione OSCE nelle aree interessate dal ritiro delle truppe e dalla presenza di arme pesanti. Inoltre, Putin ha sottolineato che le parti “hanno deciso su alcune questioni di carattere umanitario”.
Diritti dell’uomo: la Russia rifiuta di scambiare Sentsov e Kolchenko. Stanislav Klyh in condizioni critiche. L’Ucraina continua a negoziare con la Russia per scambiare i suoi cittadini Oleh Sentsov e Oleksandr Kolchenko condannati in Russia per il lungo termine in prigione. La Russia ha rifiutato di estradarli ai sensi della Convenzione sull’estradizione di condannati del 1983. Stanislav Klyh. L’ucraino Stanislav Klyh, che si trova in carcere nella città russa di Grozny, avrebbe iniziato a soffrire di disturbi mentali a causa delle torture subite, ha segnalato l’avvocato russo Zoya Svyetova. Secondo la versione russa delle indagini, Klyh avrebbe partecipato alla guerra in Cecenia contro le forze federali russe nel 1994-1995.
Economia: il bilancio dello Stato, la cessazione della cooperazione con le banche russe e la tranche dalla Banca modiale
Il parlamento ucraino ha votato in prima lettura il progetto del bilancio dello Stato per il 2017. Gli stanziamenti per l’attività legislativa del parlamento sono stati aumentati di un quinto. Sono anche stati significativamente aumentati i finanziamenti per la Procura generale. Il bilancio prevede una crescita del PIL del 3% e una crescita di reddito del 17,3%. Tuttavia, alcuni parlamentari e funzionari ritengono ritengono tale cifre troppo ottimistiche.
La crescita della produzione industriale in Ucraina è rallentata al 2%. La crescita più elevata è stata registrata nella produzione di computer, apparecchiature elettroniche e nell’industria alimentare.
La Banca nazionale dell’Ucraina ha obbligato le banche ucraine a cessare la cooperazione con i sistemi di pagamento russi.
Presidente dell’Ucraina Petro Poroshenko, attraverso un suo decreto, ha avviato una decisione del Consiglio di Sicurezza e di Difesa Nazionale dell’Ucraina che prolunga, per un altro anno, le sanzioni economiche speciali alle persone fisiche e giuridiche della Federazione Russa e di altri Paesi. Si tratta di aziende e individui le cui attività hanno violato l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina. Vi sono 682 persone nell’elenco.
La Banca mondiale ha approvato l’assegnazione di un prestito dal valore di 500 millioni di dollari all’Ucraina per l’acquisto di gas dalla compagnia statale “Naftogaz Ucraina” per la stagione di riscaldamento 2016-2017.
Cultura: il XX secolo d’Europa in manifesti, edizione italiana di un libro classico ucraino sullo sterminio della carestia
La mostra dei manifesti ucraini e internazionali del XX secolo è in corso a Kyiv. “Effimeri. Il XX secolo in manifesti” è una ricerca visuale dell’Europa del secolo scorso. Per la mostra sono stati raccolti trecento manifesti da musei, biblioteche, archivi e collezioni private nell’Ucraina e fuori il Paese. Le opere sono raggruppate nelle sezioni “guerra”, “totalitarismo” e “uomo”. I manifesti riflettono sui temi di propaganda sovietica e nazista, la collettivizzazione, il ruolo sociale di donna, la rivoluzione ungherese del 1956, il disastro nucleare di Chernobyl ecc. I lavori del “padre del manifesto moderno” Jules Cheret, e quelli dell’artista ceco dell’epoca art nouveau Alphonse Mucha, dell’artista francese di origine ucraina Cassandre e del grafico ucraino Pavlo Kozhun fanno parte della collezione esposta.
Il saggista Massimiliano Di Pasquale racconta il “Principe Giallo” di Vasyl Barka – libro ucraino sullo sterminio seguito della carestia degli anni 1932 – 1933 recentemente tradotto in italiano. Per il romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1962, Barka fu candidato ben due volte al Nobel per la Letteratura. “Il romanzo, avvalendosi di una prosa dura e diretta seppur non priva di squarci poetici, è infatti il resoconto di una delle più dolorose sofferenze della storia contemporanea,” scrive Di Pasquale. La recenzione completa.
Lo sport: ucraino Oleksandr Usyk è il pugile dell’anno secondo il WBO. Ogni anno la World Boxing Organization (WBO) sceglie, secondo i propri criteri, il miglior pugile dell’anno. Nel 2016 vincitore di questo titolo è stato Oleksand Usyk. Nel settembre passato, l’ucraino ha superato il polacco Krzysztof Głowacki ed è diventato campione del mondo.
La nostra selezione dai media in inglese
Reportage
«Sui risultati dell’incontro ‘Formato Normandia’ » – Ukraine Today
«A Bruxelles si discuta su nuove sanzioni contro la Russia per le atrocità in Siria» – Ukraine Today
«In Crimea sono aumentatie perquisizioni sui tartari» – Ukraine Today
«L’Ucraina intende a ricorrere al tribunale contro la Federazione Russa per proibizione del Mejlis» – Ukraine Today
«La Federazione Russa rifiuta a estradare Sentsov» – Ukraine Today
«Donald Tusk: la strategia della Russia è quella di indebolire l’UE» – Ukraine Today
«L’Ucraina diventa il leader mondiale nelle esportazioni di grano» – Ukraine Today
«Nell’Europarlamento esiste una maggioranza stabile a sostegno del regime senza visti tra l’Ucraina e l’UE» – Ukraine Today
«La corruzione distruge i boschi nell’ovest dell’Ucraina» – Hromadske International
Interviste
«I prigionieri del Donbas» – l’intervista del Hromadske International a Pavlo Lysyansky, attivista del Eastern Human Rights Group
“Riportare l’Ucraina nel «mondo russo» è un ovvio scopo di Putin» – l’intervista del Hromadske International a Ralf Fücks, capo del Fondazione Heinrich Böll
Opinioni
«La reintegrazione del Donbass sarebbe un suicidio per l’Ucraina» – il politologo Oleksand Hara per Ukraine Today
«L’impotenza del ‘Formato Normandia’ » – giornalista Roman Tsymbaliuk, Ukraine Today
«L’uccisione di ‘Motorola’ come la distruzione del mito russo» – Pavlo Kazarin, Ukraine Today
Analisi
«Rinat Akhmetov troppo enorme per essere addomesticato» – KyivPost, progetto OligarchWatch