Rassegna della stampa ucraina: dal 5 all’11 dicembre

La guerra in Ucraina

La prospettiva vista dall’Aia. L’Ufficio del Prosecutore presso la Corte penale internazionale attraverso il suo rapporto annuale del 2017 comunica che tale organismo internazionale ha registrato i segni del conflitto armato internazionale nell’Ucraina dell’est. Le informazioni di cui la corte è in possesso “puntano sul coinvolgimento militare diretto fra le rispettive forze armate della Federazione Russa e quelle dell’Ucraina suggerendo così l’esistenza del conflitto armato internazionale nell’Ucraina dell’est,” nota l’Articolo n.94 di tale rapporto. Il rapporto in inglese è disponibile a questo link.


Il caso di Mikheil Saakasvili: gli ultimi sviluppi

La misura cautelare. Il leader del “Movimento delle forze nuove” (The Movement of New Forces), ex capo dell’amministrazione regionale di Odesa ed ex-presidente della Georgia Mikheil Saakashvili è stato incriminato con la cooperazione con un’organizzazione criminale. L’11 dicembre un tribunale distrettuale di Kyiv ha rilasciato nei suoi confronti una misura cautelare – lo ha lasciato libero per il periodo durante il quale proseguirà l’investigazione sul caso.

Autenticità delle registrazioni della prosecuzione. La registrazione delle conversazioni fra Mikheil Saakashvili e Sergiy Kurchenko su cui la prosecuzione basa le accuse va mandata per l’esaminazione nel Regno Unito o negli Stati Uniti, così ha dichiarato David Sakvarelidze, un ex-alleato georgiano di Saakashvili. “Immaginatevi il livello di Saakashvili e guardate chi è Kurchenko. Un oligarca fuggitivo e un simbolo del regime di Yanukovych. Ecco a cosa le autorità tentano di collegare Saakashvili,” afferma Sakvarelidze. “Vi è un grande processo penale aperto sul gruppo criminale di Yanukovych, ma è così mal fatto che fra poco cadrà a pezzi presso i tribunali. Stando a questo caso Saakashvili è presumibilmente entrato in un complotto con l’organizzazione per rovesciare le autorità ucraine. Questa è la logica di questo caso,” prosegue Sakvarelidze.

La dichirazione del Presidente Poroshenko. Durante la visita ufficiale a Vilnius, la capitale lituana, il Presidente ucraino ha dichiarato che il caso di Saakashvili non ha a che fare con le sue attività politiche. “La situazione con Saakashvili non è degna dell’attenzione internazionale. C’è un crimine concreto che è stato commesso e così dobbiamo garantire la trasparenza dell’investigazione, l’apertura assoluta e l’imparzialità delle agenzie investigative,” ha detto Poroshenko. Secondo il Presidente chi è incriminato con le accuse, chi attraversa il confine illegalmente e sfugge dopo l’arresto deve essere tenuto responsabile. “Non è legato ad attività politiche,” ha fatto notare il Presidente.

Scoprite di più sul caso Saakashvili nel materiale dell’UCMC in lingua inglese “Arrestare Saakashvili: cinque domande buone a fare”.


Un nuovo attacco all’Agenzia nazionale anticorruzione

Sotto la grande pressione da parte della comunità internazionale è stato ritirato dal Parlamento un disegno di legge che avrebbe potuto mettere l’Agenzia nazionale anticorruzione (la NABU) sotto il controllo del Parlamento. Dopo questo, la linea principale del confronto si è spostata verso il conflitto fra la NABU e il Ministero della giustizia.

Un conflitto con il Ministero della giustizia. Il Ministero della giustizia dell’Ucraina dichiara che si trova sotto la pressione dell’Agenzia nazionale anticorruzione. Gli investigatori della NABU hanno perquisito l’ufficio e la casa di un ufficiale del Ministero della giustizia. Tale attività è avvenuta dopo che la NABU ha ottenuto le informazioni che ci potesse essere il rischio che certi documenti sarebbero stati distrutti. Un tribunale distrettuale di Kyiv ha confermato la legaltà delle perquisizioni svolte dalla NABU presso il Ministero il 8 dicembre 2017. Il Ministero della giustizia invece si è recato alla Procura Generale denunciando la perquisizione come illegale.

La Procura Generale è dalla parte del Ministero della giustizia. La Procura Generale ha avviato la procedura per investigare le azioni della NABU. Il Procuratore generale ucraino Yuriy Lutsenko ha enfatizzato che la NABU, così come tutte le forze dell’ordine, deve agire in base alla legge.

La reazione del Presidente. Il Presidente ucraino Petro Poroshenko commentando il caso durante una conferenza stampa ha detto: “Non permetterò alcun minaccia dell’interruzione politica nelle attività dell’agenzia anticorruzione.”


Le lingue in Ucraina: La Commissione di Venezia sta da parte dell’Ucraina

La decisione della Commissione. La Commissione di Venezia, un organo consultivo del Consiglio d’Europa, non ha sostenuto le accuse da parte dell’Ungheria nei confronti dell’Ucraina per quanto riguarda la presunta violazione dei diritti delle minoranze nazionali attraverso un articolo sulla lingua dell’istruzione nella legge rispettiva.

Le raccomandazioni della Commissione. La Commissione di Venezia consiglia all’Ucraina di prolungare il periodo transitivo applicato prima che l’articolo in questione entri in vigore fino al 2020. Secondo le raccomandazioni, “L’articolo n.7 provvede una base legale per l’insegnamento di altre materie scolastiche nelle lingue ufficiali dell’UE.” “Comunque la nuova Legge non prevede le soluzioni per le lingue che non sono quelle ufficiali dell’UE, particolarmente, del russo, che è una tra le lingue non-ufficiali più diffusa.”

La reazione del Ministero degli esteri dell’Ucraina. Il Ministro degli esteri dell’Ucraina Pavlo Klimkin è convinto che l’Ucraina e l’Ungheria troveranno una soluzione per risolvere il caso linguistico. “Gli ungheresi devono avere accesso a tutte le opportunità esistenti nell’amministrazione pubblica e nella vita politica. (…) Sono sicuro che ci metteremo d’accordo. L’istruzione in ungherese rimane, ma una parte delle materie saranno insegnate in ucraino,” ha detto Klimkin.

La reazione del governo ungherese. Péter Szijjártó, il Ministro degli esteri e del commercio dell’Ungheria ha enfatizzato l’importanza di non violare i diritti della minoranza nazionale ungherese e di avere l’approvazione della norma di legge da parte degli ungheresi di Zakarpattya (nell’Ucraina occidentale).

Su questo tema leggete anche:
“La nuova legge sull’istruzione: perché l’Ucraina si rivolgerà ad un’istituzione europea?”
“Cosa c’è da sapere sulla riforma dell’istruzione in Ucraina”.


Cultura: Il progetto Ukraїner svolge le spedizioni nei luoghi ucraini poco conosciuti e le racconta online

Foto: Ukraїner. I fari a Berdyansk nella regione di Zaporizhzhia.

Ukraїner è un progetto online che racconta l’Ucraina con testi, foto e video attraverso i luoghi del Paese e le persone che ci vivono. È stato fondato nel giugno 2016 dal blogger e viaggiatore ucraino Bohdan Lohvynenko. Ukraїner ha come scopo fare scoprire, sia al pubblico ucraino che a quello internazionale, i posti meno conosciuti del Paese. La squadra del progetto ha portato a termine metà delle spedizioni che si era prefissa, racconta i luoghi scoperti e accenna ai programmi futuri. Scoprite di più seguendo il link >>>

La foto principale: Getty Images. La Corte penale internazionale all’Aia.