L’anno passato, il media ucraino “Novoe Vremia” ha chiesto a cinquanta esperti chi consideravano il principale riformatore del Paese. La maggioranza degli intervistati ha nominato Ulana Suprun, la Ministra della salute ad interim.
Il 5 febbraio il Tribunale amministrativo della città di Kyiv ha parzialmente accolto la richiesta presentata dal parlamentare del Partito Radicale Ihor Mosiychuk, vietando così a Ulana Suprun di svolgere il servizio come Ministra della salute ad interim. Secondo la richiesta del parlamentare, la Ministra è incompetente e ha anche cittadinanza statunitense (secondo la legislazione ucraina non è accettata la doppia cittadinanza – UCMC). La notizia ha suscitato una forte reazione nella società ucraina e ha portato ad accese discussioni. Il 13 febbraio il Gabinetto dei ministri (il governo ucraino) ha emanato un ordine per il reintegro dei poteri della Ministra ad interim, Ulana Suprun. Successivamente, il 14 febbraio, lo stesso Tribunale amministrativo di Kyiv ha revocato la propria decisione di toglierle i poteri ministeriali. Attualmente Ulana Suprun esercita regolarmente le proprie prerogative di Ministra della salute ad interim, mentre la considerazione del caso prosegue.
Secondo l’opinione di molti esperti e della società civile, il vero motivo dietro i vari tentativi di far licenziare la Ministra ad interim vi sarebbe la riforma del sistema sanitario messa a punto da lei e dalla sua squadra; una riforma che andrebbe contro gli interessi di chi usa o ha fatto uso di pratiche di corruzione. “Novoe Vremia” ha pubblicato un articolo condividendo le proprie scoperte circa quali pratiche corruttive è riuscita a impedire la Ministra e a chi potrebbe essere scomoda la riforma. Qui pubblichiamo la versione tradotta e abbreviata dell’articolo.
Ulana Suprun, nata e cresciuta negli Stati Uniti, ha radici ucraine. È tornata nella terra dei suoi antenati. Nel luglio 2016 è stata nominata Ministra della salute ad interim. Nelle proprie capacità di Ministra ha avviato profondi cambiamenti del sistema sanitario – uno dei settori a più alto tasso di corruzione del Paese e uno dei meno al passo con i tempi.
La funzionaria rimane “ad interim” da più di due anni in quanto la Verkhovna Rada (il Parlamento ucraino) non riesce a trovare il numero sufficiente di voti per la nomina come Ministra. Sin dai primi giorni in carica, ha affrontato critiche da parte di alcuni medici autorevoli e di parlamentari. Così, il comitato parlamentare per la salute, con a capo di Olha Bogomolets (il Blocco di Petro Poroshenko), ha tentato di far licenziare Suprun già due volte.
“Novoe Vremia” ha scelto le cinque pratiche di corruzione più significative nel settore statale della sanità, toccati dalle azioni della Ministra e della sua squadra.
1. Curare gli appalti pubblici
Nel 2015 l’Ucraina ha iniziato eseguire gli appalti pubblici per la fornitura di farmaci attraverso organizzazioni internazionali non-governative. Secondo i dati ufficiali, tale iniziativa ha consentito a risparmiare il 40 per cento dei fondi previsti dal budget statale per l’acquisto dei farmaci. Così, nel 2018 lo Stato ha speso 5,9 miliardi di hryvnia (192,1 milioni di euro) per comperare farmaci, con un risparmio di 2,36 miliardi di hryvnia (76,9 milioni di euro). Attualmente, il Ministero della Salute usa i servizi di tre grandi organizzazioni internazionali – Crown Agents, il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP) e l’UNICEF. L’accordo con i fornitori internazionali deve essere esteso annualmente dal governo. Il Ministero con a capo Ulana Suprun ha regolarmente seguito le procedure.
Il Ministero assegna i fondi risparmiati all’acquisto di altri gruppi di farmaci, come quelli utilizzati per curare la leucemia.
Secondo Olena Scerban, responsabile del dipartimento sanità nell’Ong “Centro per l’azione contro la corruzione” (Anti-Corruption Action Center), attualmente il 90 per cento dei farmaci usati nelle cure oncologiche degli adulti, sono acquistati a un prezzo più basso rispetto al 2014. Ad esempio, il prezzo del farmaco Bicalutamide è diminuito 19 volte, racconta la Scerban.
Prima dell’avvio della riforma sanitaria, i vincitori delle gare d’appalto erano spesso aziende legate a persone con interessi nell’industria farmaceutica. Secondo l’esperta anticorruzione, si tratterebbe di Olena Myronova e Petro Bagriy, nonché dell’ex-Ministra della Salute nel governo di Yanukovych, Raisa Bogatyriova. Secondo la ricerca della compagnia SMD, dopo l’avvio della riforma la quota dell’azienda di Olena Myronova “Liudmyla-Farm” negli appalti pubblici è scesa drasticamente: al 2017 si attesterebbe all’1,2 per cento. La quota negli appalti pubblici assegnati alla “Farmadis” di Petro Bagriy, nel 2017, è scesa all’1,8 per cento.
In passato l’azienda di Bogatyriova “Vesterfarma” era il fornitore principale di farmaci per i pazienti con l’AIDS, attraverso appalti pubblici svolti dal Ministero della salute. Nel 2014 l’azienda ha ricevuto 50 milioni di hryvnia (1,6 milioni di euro) come anticipo per i farmaci, ma non li ha mai forniti, racconta il “Centro per l’azione contro la corruzione”. Dopo quell’episodio, “Vesterfarma” è scomparsa. Olena Scerban è anche convinta che anche Olha Bogomolets, capo del comitato parlamentare per la salute, avesse interesse commerciale negli appalti pubblici. Foto: I. Burdyga per DW. La Ministra Suprun con la sua squadra e i suoi sostenitori davanti al Tribunale amministrativo di Kyiv.
2. Gli interventi al cuore
Nell’ambito del trattamento delle malattie cardiovascolari il Ministero della salute ha aumentato di tre volte la quantità di stent – elementi per l’espansione dei vasi durante gli interventi chirurgici in caso dell’infarto acuto. Allo stesso tempo il prezzo degli stent è sceso da 2,5/9,8 mila hryvnia (81,5/319,4 euro) ai 2/3,4 mila hryvnia (65,1/110,8 euro).
Inoltre, il Ministero ha anche cambiato il sistema della loro distribuzione. Prima della riforma il Ministero forniva gli stent agli uffici regionali del Ministero della salute affinché i pazienti in condizione di emergenza li potessero ricevere gratis. La quantità fornita agli uffici regionali dipendeva dal numero della popolazione nelle regioni. Attualmente, il Ministero della salute li fornisce direttamente agli ospedali in base alla quantità delle operazioni che ciascuno ha eseguito.
“In precedenza, una parte degli stent era tenuta per essere data discrezionalmente. Non vi erano dei criteri per la loro distribuzione, che avveniva senza alcun controllo,” ha spiegato al media ucraino “Insider” Oleksandr Linchevskyi, Viceministro della Salute.
Tra i critici della riforma c’è anche Borys Todurov, il direttore dell’Istituto statale del cuore. L’Istituto ha continuato a chiedere ai pazienti il pagamento per l’installazione degli stent forniti dallo Stato anche dopo l’avvio della riforma. L’inchiesta del “Nashi Groshi” (il Nostro denaro) ha scoperto che nel 2015 una paziente dell’Istituto del cuore aveva pagato 200 mila hryvnia (6,5 mila euro) per un intervento di emergenza che prevedeva l’installazione di quattro stent. Non si sa il numero preciso di tali interventi svolti dall’Istituto.
Secondo i giornalisti investigativi del “Nashi Groshi”, c’è la possibilità che il direttore dell’Istituto e i membri della sua famiglia abbiano guadagnato in modo illecito dall’acquisto dei farmaci. Nel corso di due anni l’Istituto del cuore ha comprato dispositivi medici del valore totale di 15 milioni di hryvnia (488,8 mila euro) dall’azienda “Profi Co”, fondata dal genero del direttore dell’Istituto. Così, “Profi Co” ha fornito all’Istituto i dispositivi da sutura a un prezzo più alto di quello del mercato, per un valore totale di 13 milioni di hryvnia (423,6 mila euro). Parallelamente, l’Istituto ha ricevuto gli stessi dispositivi dal Ministero della Salute gratuitamente.
3. La distribuzione dell’insulina
Nel 2017 la squadra di Ulana Suprun ha avviato un registro elettronico unico dei pazienti insulino-dipendenti. Così, tutte le persone che soffrono di diabete e hanno bisogno delle iniezioni regolari di insulina sono state registrate in una lista digitale, visibile solamente al dottore e al farmacista. Il dottore prescrive il farmaco attraverso una ricetta elettronica, mentre il farmacista controlla il registro per erogare il farmaco al paziente in forma gratuita o a prezzo agevolato.
In Ucraina, prima della riforma risultavano circa 220 mila pazienti come ricipienti dell’insulina. Successivamente all’introduzione del registro unico, il numero dei pazienti insulino-dipendenti è sceso “di colpo” a 174 mila, racconta il Viceministro Linchevskyi. La differenza tra il numero reale e quello dichiarato nei documenti ufficiali pre-riforma sarebbe di circa 46 mila pazienti inesistenti; a questi erano destinati fondi provenienti dal budget a livello sia centrale sia locale. “C’erano i vari schemi che permettevano ai dipartimenti della sanità nelle amministrazioni municipali e regionali dei guadagni illeciti,” prosegue Linchevskyi. “C’era chi maggiorava i prezzi dell’insulina e chi prescriveva ricette a pazienti inesistenti,” aggiunge il Viceministro.
Nel 2018, i risultati degli sforzi riformatori sono stati già visibili. Dal budget pubblico sono stati spesi 1,2 miliardi di hryvnia (39,2 milioni di euro), rispetto agli 1,4 miliardi di hryvnia (45,8 milioni di euro) del periodo precedente. Foto: UCMC. Oleksandr Linchevskyi, Viceministro della salute.
4. Una pillola per le università mediche
La squadra per le riforme del Ministero della Salute ha lavorato a lungo anche sui cambiamenti nel sistema della valutazione dell’apprendimento degli studenti- di medicina. Cambiamenti che quest’anno sono entrati in vigore.
In passato gli studenti sostenevano solo il test “KROK”, volto a verificare le loro conoscenze mediche. Il test è stato gestito da un centro all’interno del Ministero della Salute. Attualmente oltre al test, gli studenti dovranno anche sostenere l’esame di lingua straniera, l’esame clinico per la valutazione alle capacità pratiche e l’esame internazionale delle basi di medicina. Quest’ultimo è preparato da un ente statunitense – la Commissione nazionale degli esaminatori medici (National Board of Medical Examiners, NBME). I risultati vengono controllati dall’organizzazione esaminatrice stessa.
Ci si attende che le novità introdotte in questo campo possano rendere più obiettivo il controllo degli apprendimenti, così come eliminare forme e pratiche di corruzione. In passato i risultati del test potevano essere comprati, dice Linchevskyi, questa forma illecita costava circa 3,5/4 mila dollari. Il cambiamento ha tuttavia incontrato una reazione negativa da parte dei molti rettori universitari.
“I rettori sognano di eliminarlo (l’esame internazionale), in quanto impedisce di vendere le lauree, in particolare agli stranieri,” racconta il Viceministro della Salute.
Una dei più resistenti alle novità è Kateryna Amosova, rettore dell’Università nazionale di medicina. Il Ministero della Salute l’aveva già licenziata tre volte, ma successivamente il tribunale l’aveva sempre reintegrata. L’ultimo episodio è avvenuto nel gennaio 2019 e a rinnovarle l’incarico è stato lo stesso tribunale che attualmente esamina la domanda del parlamentare Mosiychuk contro Ulana Suprun.
5. Relazioni più trasparenti tra gli ospedali e i pazienti
A partire dal 2016 gli ospedali sono stati obbligati a pubblicare l’elenco dei farmaci che i loro pazienti possono ricevere gratis. Tali informazioni vanno affisse in luoghi visibili ai pazienti e aggiornate una volta a settimana. Questi farmaci, che agli ospedali sono comperati con i fondi statali, sono anche visibili online attraverso il sito web https://eliky.in.ua/
Secondo la Ministra Suprun spesso capitava che gli ospedali, invece di offrire ai pazienti i farmaci acquistati per conto pubblico, li vendessero a farmacie che nella maggior parte dei casi erano dentro gli ospedali stessi.
Uno dei casi più clamorosi è stata la scoperta, fatta dal Ministero l’estate scorsa, durante il controllo dell’ospedale pediatrico Okhmatdyt. Risultava che nel magazzino dell’ospedale vi fossero i 12 tipi di farmaci gratuiti che i medici chiedevano ai genitori dei piccoli pazienti di comprare nelle farmacie. Inoltre, nell’ospedale sono stati ritrovati oltre ottomila confezioni di farmaci scaduti, per un valore totale superiore ai 10 milioni di hryvnia (326,5 mila euro).
La foto principale: VOA News.