26 aprile 2016 ricorreva il 30 ° anniversario della catastrofe di Chornobyl, la peggiore catastrofe tecnogenica della storia. Nella notte del 26 aprile 1986 un reattore nucleare mal progettato e senza guscio di confinamento, usato per un esperimento, sfugge al controllo e il nocciolo va in fusione: 2000 tonnellate di grafite e 100 di zirconio, portate all’incandescenza, provocano un incendio colossale; il 10% del materiale radioattivo si rovescia nell’ambiente circostante. Una gigantesca overdose di radiazioni subita da nove milioni di individui, 32 morti e 200 contaminati gravi ufficialmente riconosciuti; 135 mila persone evacuate nel raggio di 30 chilometri attorno alla centrale; danni materiali nell’ordine dei 3 miliardi di dollari. Le ceneri radioattive trasportate dal vento piovono su tutta l’Europa, suscitando paura e preoccupazione.
La Commissione Europea intensifica il suo contributo alla sicurezza nucleare, erogando il 20 milioni di euro al Fondo Safety Account, nell’ambito del 45 € milioni previsti dal G7 e dalla CE in aggiunta al supporto esistente. Anche gli USA, il Giappone, la Germania e altri paesi hanno erogato i contributi di alcune decine di milioni di euro destinati ai programmi sulla liquidazione delle conseguenze della catastrophe. [il sito ufficiale dell’Unione europea] [Europeiska Pravda]
L’Unione Europea condanna la decisione della cosi detta “Corte Suprema” della Crimea occupata di vietare l’attività dell’Assemblea tradizionale del popolo tataro, Mejlis, definendola come “una brutale violazione dei diritti dei Tatari di Crimea”. [EMPR] [il Consiglio d’Europa]
26 aprile 2016 a Kyiv è arrivata con una visita di lavoro l’inviato del Dipartimento di Stato americano per gli affari europei ed eurasiatici Victoria Nuland, che ha avuto incontri con il Presidente Petro Poroshenko, con membri del nuovo governo di Volodymyr Groysman, con leader dei partiti di maggioranza e di opposizione parlamentare e deputati del Parlamento. Lo scopo principale della visita era capire se entro pochi mesi sarà possibile discutere nel parlamento ucraino un progetto di legge sulle elezioni nei territori occupati del Donbas. Un altro tema erano le condizioni di permanenza sui territori occupati di una polizia internazionale sotto il comando dell’OSCE.
L’inviata americana ha dichiarato, durante la conferenza stampa del 27 aprile, che a Kyiv non è stata discussa nessuna data concreta delle elezioni sui territori occupati, perché prima devono essere garantite le condizioni dell’accordo di Minsk, cioè, il ritorno sotto il controllo ucraino delle frontiere di Stato, il libero accesso della missione OSCE sui territori attualmente occupati, misure necessarie per garantire la sicurezza degli elettori e possibilità per eventuali candidati di comunicare liberamente con i loro elettori. Nuland, arrivata a Kyiv dopo l’incontro con i leader della Germania, Francia, Gran Bretagna e Italia, ha assicurato che le sanzioni americani ed europei nei confronti della Russia rimarranno in vigore finché la Russia non cominci ad ottemperare i propri obblighi derivanti dagli accordi di Minsk.
Victoria Nuland ha sottolineato che aiuti finanziari americani all’Ucraina sono direttamente legati alle riforme economica, della giustizia e quella energetica e alla lotta anticorruzione e non agli accordi di Minsk. [BBC]
Mercoledì 27 aprile nell’Est dell’Ucraina, nel territorio controllato dai separatisti, quattro persone sono rimaste uccise a bordo di due auto al checkpoint vicino a Olenivka. Il centro stampa dell’Operazione antiterroristica (ATO) ha rilasciato una dichiarazione riguardante gli eventi tragici a Olenivka. La distanza dalle posizioni più vicine delle truppe ucraine al posto dell’incidente tragico costituisce 6,6 km. A seconda delle caratteristiche tecniche dei mortai da 82-mm a disposizione delle truppe ucraine, la gittata massima del mortaio 2B14 “Pidnos” è 3000 metri, del mortaio 2B9 “Vasylyok” è 4200 metri. Il centro stampa dell’ATO anche nota che gli armi del calibro che superano 100 mm non sono stati stazionati nella zona in questione (ritirati come previsto dagli Accordi di Minsk). [Il centro stampa dell’ATO]
Quattro militari ucraini sono stati uccisi in combattimenti, altri 25 sono stati feriti in azione durante la settimana del 26 aprile – 2 maggio nella zona di conflitto nell’est dell’Ucraina (le informazioni si basano sui rapporti ufficiali dei portavoce dell’operazione antiterrorismo). I gruppi di militanti appoggiati dalla Russia hanno sferrato un totale di 197 attacchi contro le truppe ucraine nel periodo in questione. [UCMC]
La stragrande parte degli ucraini è contraria all’idea di concedere lo statuto speciale ai territori del Donbas. Lo dimostrano i dati di un sondaggio dell’opinione pubblica “L’atteggiamento degli Ucraini nei confronti del Donbas”, effettuato dal Centro Rasumkov dal 25 al 30 marzo 2016 e pubblicato il 28 aprile, con il 56,4% contrari allo status speciale conto il 23,8% favorevoli. [il Centro Razumkov]
Il Ministero degli Esteri ucraino esprime la preoccupazione per la crescita dei casi quando cittadini ucraini vengono fermati o arrestati dalle autorità russe senza un giustificato motivo; spesso le persone fermate sono sottoposte alle umiliazioni, torture, pressioni psicologiche e fisiche. Il Ministero degli Esteri invita i cittadini ucraini di valutare attentamente tutti i rischi e benefici degli eventuali viaggi sul territorio della Federazione Russa. [il Ministero degli esteri ucraino]
Giovedì sera il 28 aprile si è riunito il Consiglio della Sicurezza dell’ONU sulla proposta dell’Ucraina per discutere la situazione nella Crimea annessa e nei territori occupati del Donbas. Secondo l’assistente del Segretario Generale dell’ONU per le questioni politiche, i due anni del conflitto nell’Ucraina Orientale hanno causato circa 30 mila vittime, tra cui più di 9 mila sono morti. [Radio Liberty]
Il rappresentante dell’Ucraina al Consiglio di Sicurezza Vadym Prystayko ha dichiarato inoltre che l’Ucraina ha perso il 20% del suo PIL a causa dell’occupazione dei territori del Donbas da parte della Russia. Le procure della Russia nel Donbas distruggono il tessuto economico e sociale della regione e infrastrutture, interi stabilimenti vengono trasportati sul territorio russo.
Il rappresentante ucraino ha dichiarato che sui territori occupati del Donbas attualmente si trovano circa 34 mila uomini del contingente militare russo. Il rappresentante permanente degli USA al Consiglio di Sicurezza Samantha Power ha dichiarato che in Donbas non ci sono ancora le condizioni per le elezioni libere. [Ukrainska Pravda]
Domenica il 1 maggio i fedeli ortodossi e greco-cattolici ucraini hanno celebrato la Pasqua. [EMPR, le foto]
Il 2 maggio ricorreva il 2° anniversario dei tragici avvenimenti del 2 maggio 2014 a Odesa quando a causa degli disordini e scontri tra i manifestanti pro-ucraini e gruppi di estrema destra separatista pro-russa sono morti 48 persone e più di 300 sono rimaste ferrite. [EMPR]
Il digest è a cura del collettivo Euromaidanpr per Italia
Foto: la bandiera dei tatari crimeani, radiosvoboda.org