Kyiv, 30 maggio 2016. Da due anni l’Associazione per i popoli minacciati, una ONG internazionale, attivamente mette in evidenza la situazione con i diritti dei tartari in Crimea. “Stiamo cercando di raccogliere informazioni sulla situazione in Crimea e tradurle in tedesco. Lo facciamo tutti i giorni, e cerchiamo attraverso il nostro blog, attraverso comunicati stampa, attraverso le lettere al Bundestag tedesco a diffondere tali informazioni e in qualche modo contrastare la propaganda russa, la cui influenza è molto forte in Germania,” ha detto Sarah Reinke, la responsabile per l’Europa orientale dell’Associazione per i popoli minacciati, in una conferenza stampa presso l’Ukraine Crisis Media Center.
“L’annessione della Crimea presenta un disastro per la situazione dei diritti umani in Crimea,” ha dichiarato Sarah Reinke. Gli attivisti dei diriti umani cercano di mantenere l’attenzione sul problema di Crimea malgrado la crisi migratoria, la guerra in Siria e altri temi che sono attualmente più preoccupanti per la società tedesca. Oltre alla diffusione di informazioni, l’Associazione ha organizzato i forum per i diritti umani e discussioni simili. Il 18 maggio erano organizzati dei eventi per commemorare le vittime della deportazione tartara del 1944. “Presso l’Ambasciata di Ucraina abbiamo organizzato una proiezione del film e la discussione. Poi ci siamo riuniti davanti alla Porta di Brandeburgo con candele e usandole abbiamo creato il profilo della penisola di Crimea. Abbiamo cantato i canti tartari di Crimea e canti ucraini, distribuito volantini,” ha aggiunto Sarah Reinke. Circa un centinaio di persone hanno partecipato in questo evento.
La questione della protezione dei tartari di Crimea è inoltre sollevata presso le Nazioni Unite. “Durente gli ultimi due anni prima di ogni sessione del Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani prepariamo una lettera che descrive la situazione con i diritti umani in Ucraina, con un focus sui diritti delle minoranze etniche,” ha detto Sarah Reinke. Lei ha ricordato che la Crimea è virtualmente chiusa alle organizzazioni internazionali, che rende difficile il monitoraggio della situazione. “Insistiamo sul fatto che in Crimea ci dovrebbe essere una missione permanente dell’OSCE, ma sia molto difficile di promuovere tali esigenze,” ha sottolineato Sarah Reinke.
Gli attivisti dell’Associazione collaborano con le ONLUS ucraine, in particolare, la “Diaspora crimea,” il Gruppo di Kharkiv per i diritti umani e l’Unione di Helsinki Ucraina. Proprio in questo momento Sarah Reinke rappresenta l’Associazione al Forum internazionale dei giovani “Il futuro della Crimea”, che si tiene a Kyiv.
Nel mese di settembre, l’Associazione ha in programma di organizzare una settimana di cultura tartara di Crimea. “Inviteremo a Germania gli artisti e attivisti ucraini e tartari di Crimea. Un giorno sarà dedicato ad un laboratorio dei diritti umani per raccontare come far valere i propri diritti in modo più efficace,” ha detto Sarah Reinke.
Nel futuro Sarah Reinke spera di aprire un ufficio dell’Associazione in Ucraina – come quelli già operanti in Svizzera, Austria, Bosnia e Iraq. “Sarebbe molto opportuno avere tale organizzazione in quanto rafforzerebbe la voce delle minoranze e darebbe loro l’opportunità adesso, in un momento di trasformazione, di influenzare le decisioni del governo che li riguardano. Questo anche renderebbe più facile la ricezione di informazioni dall’Ucraina,” ha ribadito Sarah Reinke.