Dopo 709 giorni di reclusione, la pilota ucraina Nadiya Savchenko, è stata liberata e ha fatto ritorno a casa. Catturata nel Donbas dai militanti appoggiati dalla Russia e trasportata illegalmente nel Paese aggressore, è stata processata sotto accuse fabbricate e condannata a 22 anni di carcere. Il 25 maggio il Presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto di grazia nei suoi confronti. È avvenuto così uno scambio di prigionieri tramite cui l’Ucraina ha riconsegnato alla Russia i militari Aleksandr Aleksandrov e Yevgeniy Yerofeyev che erano stati catturati durante un combattimento nel Donbas.
Il 25 maggio Nadiya Savchenko è tornata in Ucraina. Il giorno stesso è apparsa brevemente davanti ai giornalisti all’aeroporto e successivamente in una conferenza stampa presso l’amministrazione presidenziale. Due giorni dopo, il 27 maggio, ha rilasciato una lunga conferenza stampa. Questi sono i principali messaggi da lei pronunciati.
Il 25 maggio Nadiya Savchenko è tornata in Ucraina. Il giorno stesso è apparsa brevemente davanti ai giornalisti all’aeroporto e successivamente in una conferenza stampa presso l’amministrazione presidenziale. Due giorni dopo, il 27 maggio, ha rilasciato una lunga conferenza stampa. Questi sono i principali messaggi da lei pronunciati.
La pilota, che è un membro del Parlamento ucraino del partito “Batkivshyna” (Patria), ha raccontato che, seppur amando il suo mestiere di pilota, per l’Ucraina è pronta a fare tutto quello che è necessario.
“Amo tanto il mio mestiere. Mi piace molto volare, voglio tanto volare… Ma farò per l’Ucraina tutto quello che sarà utile e necessario…. Mi avete scritto tanto, serbate tante speranze per me… non è importante in che luogo ci si trova per proteggere l’Ucraina. Andrei sul campo se domani cominciassero feroci combattimenti e mi metterei in prima fila… Se il bisogno di me è più grande qui, allora mi sforzerò per fare tutto il possibile dove mi trovo. Farò tutto il possibile per l’Ucraina finché sarò viva…,” ha detto Nadiya.
Savchenko ha intenzione di rientrare al Parlamento ucraino (la Verkhovna Rada) in occasione della prossima seduta plenaria fissata per il 31 maggio. “Sarò sicuramente presente, è un giorno lavorativo per me,” ha detto Nadiya. “Mi hanno registrato marinare il lavoro per due anni. Andrò a lavorare.”
La pilota ha aggiunto inoltre che intende smantellare il cartellone, affisso sulla tribuna nella sala sessioni, che la ritrae e ne chiede la liberazione. Al suo posto ha intenzione di affiggerne uno in ricordo di tutti gli altri prigionieri politici ucraini.
Nadiya intende concentrare le sue attività da parlamentare sulla questione dell’esercito. “Dato che vige uno stato di guerra e l’Ucraina continua a essere preda di questa febbre, la prima cosa di cui mi occuperò saranno i comitati o l’istituzione di una commissione speciale per l’esercito. Questa avrà il compito di controllarne la logistica, che cosa e come viene svolto,” ha detto Savchenko.
Ha fatto anche notare di non sapere ancora di quale comitato farà parte, ma ha comunque aggiunto che non ha in programma di uscire dal partito “Batkivshyna”.
Nadiya Savchenko è dell’opinione che la Crimea tornerà a far parte dell’Ucraina, con una guerra o grazie agli sforzi diplomatici.
“Come far tornare la Crimea? Ho avuto la sensazione che ci sarebbe stata una terza guerra mondiale. Se questo dovesse accadere, la Crimea ritornerà a far parte dell’Ucraina. Se non attraverso una guerra, la Crimea ci verrà probabilmente restituita come risultato di un lavoro nel campo del diritto internazionale, dopo che ci saremo fatti sentire dalla gente che ha commesso degli errori. Magari non da quelle persone che l’hanno fatto, ma dai loro discendenti che ammetteranno questo errore e ad esso porranno rimedio,” ha detto Savchenko.
Savchenko vorrebbe creare un comitato parlamentare per la liberazione dei territori occupati e dei prigionieri politici. “La gente che ho conosciuto mentre ero in prigione mi scriveva delle lettere, i politici internazionali; loro condividono la mia visione e per questo vorrei che formassimo un comitato che si occupi di queste questioni,” ha detto Savchenko.
Rispondendo alla domanda riguardante Vladimir Putin, Savchenko ha espresso la sua opinione sul presidente russo. “Non conosco questa persona personalmente, perciò non vi posso dire che cosa penso di lui. Vi posso solamente dire cosa mostra la televisione russa su Putin, come viene presentato al consumatore russo dei media. Non so come lo percepisca il consumatore russo, ma per quanto mi riguarda, io lo percepisco così: è una persona molto brutta sia fisicamente che dentro… A ogni persona vengono affibbiati dei soprannomi, spesso per somiglianza. […] C’è la parola ‘un lendine’. C’è un pidocchio e c’è un lendine. Per il momento vedo Putin come un lendine,” ha detto Savchenko.
“Che cosa dire a Putin?” continua la deputata. “Lascia l’Ucraina in pace! Toglie le mani da tutti i Paesi che tieni attanagliati! Tieniti il tuo regno, non tormentare il tuo popolo, non torturare i russi,” ha detto Savchenko.
“Voglio la pace,” ha sottolineato la deputata. Ha inoltre aggiunto che la pace non può essere raggiunta a “qualunque” prezzo. Secondo lei, “i compromessi ci devono essere, è logico e intelligente, dato che le guerre finiscono con dei compromessi.” “Andremo verso la pace prendendo tutte le strade possibili. Non sono caparbia ma questo non dovrebbe avvenire a qualunque prezzo, ad un prezzo di un tradimento. Non a un prezzo di vendersi, non ad un prezzo di crollare,” ha notato Savchenko.
Ha inoltrato sottolineato: “È la nostra terra, è la nostra Ucraina. Rosicchiarla, morderla, dividerla, tormentarla: non consentirò di farlo. Sono pronta a combattere e sono pronta a fare la pace. Se dall’altra parte sono altrettanto pronti, ci metteremo d’accordo.”
Fonte: UNIAN
Foto: Reuters