Il capo della campagna di Donald Trump ha probabilmente ricevuto svariati milioni di dollari dall’ex presidente ucraino Viktor Yanukovich – Leshchenko

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L’ex Partito delle Regioni fruiva dei servizi del stratega politico americano Paul Manafort, pagandolo con fondi dalla provenienza dubbia. Per nascondere queste connessioni, il partito ha creato un apposito sistema, istituendo una nuova organizzazione che ha attirato un certo numero di alti funzionari provenienti da vari paesi.

Kyiv, il 19 agosto del 2016 – “Paul Manafort, capo della campagna elettorale di Donald Trump ed ex lobbista di Viktor Yanukovich, ha ricevuto dalla cassa ombra del Partito delle Regioni quasi 13 milioni di dollari ($12.774.869 per l’esattezza) tra il 20 novembre del 2007 e il 5 ottobre del 2015. Questa cassa veniva riempita in modo oscuro e corrotto; la cassa era esente da tassazione e la maggior parte delle sue fonti erano flussi di corruzione”, ha dichiarato il deputato parlamentare Serhiy Leshchenko durante una conferenza stampa allo Ukraine Crisis Media Centre. Il deputato ha detto che è in possesso di documenti che confermano il coinvolgimento del Partito delle Regioni nel finanziamento di Paul Manafort. Il denaro destinatogli veniva ricevuto da altri: spesso questi erano Vitaliy Kalyuzhnyi, capo del comitato per gli affari esteri del Parlamento di allora, l’attuale deputato Yevheniy Gheller, e altri ufficiali tecnici del Partito delle Regioni. Si tratta, però, di contanti e perciò è quasi impossibile rintracciare le transazioni. Ora tocca alle forze dell’ordine trovare i connessioni di questi atti di corruzzione.

Secondo il deputato Leshchenko, il denaro era indirizzato verso gli exit pool nelle elezioni, il finanziamento degli osservatori internazionali, e altro. Paul Manafort è stato coinvolto nella preparazione del rapporto della azienda “Skadden” riguardo il caso di Yulia Tymoshenko, che è poi stato commissionato dal governo precedente. “Ci sono prove del fatto che il signor Manafort stesso leggesse il rapporto e lo modificasse per poi dare consigli sul contenuto di esso”, ha detto Leshhenko.

Secondo Sevgil Musaev-Borovik, capo redattrice della Ukrainska Pravda, dopo la caduta di Yanukovych, Manafort non ha interrotto i suoi contatti con le autorità precedenti. “Ha continuato a mantenere contatti con il blocco d’opposizione. È stato in Ucraina per l’ultima volta nell’ottobre del 2015. Faceva consultazioni per il partito durante le elezioni anticipate per il parlamento nel 2014”, ha detto Musaeva-Borovik.

Inoltre, i documenti attestano un versamento di 225 mila dollari, che presumibilmente doveva ricevere Larry King, giornalista americano che ha lavorato per la CNN e la RT, per organizzare, nel 2011, interviste con l’ex primo ministro Mykola Azarov. In più, i documenti indicano un’importo di 35 mila dollari, che avrebbe dovuto ricevere Inna Kirsch, capo del cosiddetto ufficio europeo del Partito delle Regioni (Ina Kirsch-Van de Water, capo dell’organizzazione ‘European Centre for a Modern Ukraine’ a Bruxelles). “Per tutto questo tempo lei ha sostenuto che l’ufficio operava in modo indipendente. Con questi 35 mila dollari, questa signora assumeva lobbisti americani per Yanukovich. Essi hanno ricevuto due milioni di dollari in trasferimenti bancari tramite l’organizzazione Kirsch”, ha affermato il deputato Leshchenko.

Il contenuto completo dei documenti non viene pubblicato per via del segreto istruttorio.