Ora Ucraina e Moldova hanno l’occasione di risolvere questioni problematiche estese dalla caduta dell’Urss – esperti, diplomatici

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Le confinanti Ucraina e Moldova hanno rinnovato quest’anno i negoziati su una serie di “questioni problematiche”, in particolare ecologiche e di demarcazione del confine. Allo stesso tempo l’Ucraina potrebbe trarre spunto dall’esperienza moldovena circa il processo di eurointegrazione.

Negli ultimi due anni le relazioni tra Ucraina e Moldova hanno registrato una dinamica positiva. Finalmente si può affermare che le grandi questioni problematiche dal momento della caduta dell’Urss possono essere risolte. Rimane tuttavia il problema della direzione che tali relazioni devono prendere. Le elezioni presidenziali in Moldova, che si svolgeranno il 30 ottobre, gettano benzina sul fuoco. Uno dei favoriti alla gara è il candidato filorusso. Questa l’opinione degli esperti e dei diplomatici, espressa durante una discussione presso l’Ukraine Crisis Media Center.

“Le relazioni con la Moldova vengono in un certo senso sottovalutate dall’Ucraina. Ciononostante, hanno un grande potenziale e sono già dotate di un certo criterio,” ha fatto notare Leonid Litra, ricercatore senior dell’Istituto di politica mondiale (Institute of World Policy).

“Problemi imposti”

Secondo Olena Betliy, analista dell’Istituto di politica mondiale e autrice della ricerca, vi è una serie di problemi “imposti” tra i due Paesi, che si protraggono dall’inizio degli anni ’90, nello specifico: la demarcazione del confine, il diritto di proprietà, problemi ecologici, in particolare quelli riguardanti il fiume Dnister. Allo stesso tempo ora c’è la possibilità di giungere a una nuova fase di relazioni qualora i Paesi svilupperanno una visione strategica sulle loro future relazioni.

“Dobbiamo mettere in chiaro che cosa l’Ucraina ha da offrire alla Moldova. Siamo preoccupati per i risultati delle elezioni, ci stiamo chiedendo cosa fare se il presidente sarà filorusso. Ma l’Ucraina come vuole muoversi?” ha sottolineato Betliy.

Ruslan Bolbocean, Ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Repubblica di Moldova in Ucraina, ha raccontato che quest’anno sono state rinnovate le consultazioni ecologiche dei due Paesi a livello ministeriale dopo un lungo periodo di pausa. “Per noi è importante che il fiume Dnister non funga da fiume transfrontaliero, ma che, al contrario, ci unisca. Una tale collaborazione mostrerà che siamo in grado di raggiungere un consenso e trovare un compromesso,” ha detto l’Ambasciatore. La demarcazione del confine è ora nella sua ultima fase. “Abbiamo portato a termine la demarcazione sul posto. Ci restano soltanto da preparare i documenti. Speriamo di poter concludere questo processo già l’anno prossimo e firmare un accordo circa la regolamentazione del confine,” (nota: è un accordo che stabilisce le procedure e le regole di condotta nelle zone limitrofe al confine nonché di attraversamento dello stesso) ha fatto notare l’Ambasciatore. Ha sottolineato, inoltre, che la Moldova sostiene l’integrità territoriale dell’Ucraina, e che ciò resterà immutato chiunque sarà il nuovo presidente del Paese.

Gara per l’eurointegrazione e progresso nei conflitti congelati

Olena Betliy è dell’opinione che l’esperienza della Moldova vada presa in considerazione nel contesto di eurointegrazione. La Moldova rappresenta il Paese leader nel gruppo Ucraina-Moldova-Georgia, dato che opera già un regime senza visti e ha già l’accordo di associazione ratificato. “Dev’essere preso in considerazione l’esempio della Moldova, leader dei tre nostri Paesi. Bisogna lottare per l’eurointegrazione, non sarà a costo zero. Andranno avanti anche gli euroscettici. Aleggia una certa delusione tra le forze che si occupano dei progetti di eurointegrazione, e vi sono anche casi di corruzione. Di conseguenza vi è un clima di amarezza ed emerge lo spirito filorusso, ma questo non perché l’Ue appare meno attraente,” ha spiegato l’autrice della ricerca.

“Se lavoreremo assieme sulle riforme e sulle questioni che riguardano non solo le relazioni bilaterali, procederemo molto più velocemente,” ha detto Valeriy Zhovtenko, Ambasciatore itinerante presso il Ministero degli affari esteri dell’Ucraina. Il rappresentante ha inoltre sottolineato che l’Ucraina partecipa attivamente alla composizione del conflitto transnistriano. Quest’anno il processo ha ripreso il via con una nuova seduta nel formato “5+2”, sulla base della quale è stato firmato un protocollo.

L’opinione degli ucraini sulla Moldova

Secondo la ricerca, l’atteggiamento degli ucraini nei confronti della Moldova è prevalentemente neutrale. “Si conosce poco della Moldova, manca un contatto diretto col Paese. C’è spazio per rafforzare le relazioni e sviluppare una più stretta collaborazione a livello individuale. Le organizzazioni civili e i centri d’analisi dei dati devono usare l’ordine del giorno europeo che è uno campo adatto per sviluppare contatti, progetti, viaggi reciproci nonché scambi di esperienze,” ha affermato Betliy.

Nota dell’UCMC: Per comporre il conflitto transnistriano sono in uso i negoziati nel formato “5+2” che prevedono la partecipazione di Moldova, Transnistria, Russia, Ucraina e la Osce, all’interno della quale Usa e Ue hanno lo status di osservatori.