Preziosa esperienza della Croazia nella reintegrazione pacifica dei territori occupati e nella riabilitazione dei combattenti – Ambasciatore dell’Ucraina in Croazia

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Attualmente, le attività principali dell’Ambasciata ucraina in Croazia sono quelle di rafforzare la cooperazione politica ed economica, lo scambio di esperienze, realizzare i progetti umanitari e resistere alla guerra d’informazione della Federazione Russa. Questo secondo quanto ha riferito Oleksander Levchenko, ambasciatore straordinario e plenipotenziario dell’Ucraina in Croazia durante l’intervento via Skype presso Ukraine Crisis Media Centre (UCMC) all’interno del progetto dell’UCMC e del Ministero degli Esteri ucraino “La diplomazia senza frontiere”.

Cooperazione politica ed economicaAlla vigilia della Rivoluzione della dignità il primo ministro della Croazia Andrej Plenković ha visitato l’Ucraina. “Questa è la sua prima visita a livello del primo ministro”, ha precisato Oleksandr Levchenko. Andrej Plenković ha incontrato il primo ministro ucraino Volodymyr Groysman. Nel corso dell’incontro sono state discusse le prospettive di cooperazione nel settore energetico. Il primo ministro croato ha anche partecipato al business forum ucraino-croato e ha tenutoun discorso all’università ‘Kyiv-Mohyla Academy’, in cui ha parlato dell’esperienza croata di guerra, della reintegrazione pacifica nel dopoguerra, dell’adesione alla NATO e alll’UE. Oleksandr Levchenko ha sottolineato come metà del discorso del primo ministro è stata tenuta in Ucraino.

Durante la propria visita, Andrej Plenković ha comunicato che il governo croato sta creando un gruppo di lavoro per assistere all’Ucraina nel processo d’integrazione europea, nonché nel fornire la propria esperienza per gestire il ritorno dei territori occupati e la riabilitazione dei soldati dopo il rientro dal fronte. Il gruppo sarebbe guidato dal Segretario di Stato del Ministero degli Esteri della Croazia. “La Croazia è stata l’ultimo paese ad aderire all’UE, e la sua esperienza per noi è molto interessante e istruttiva in quanto diversa dal modo attraverso il quale gli altri paesi hanno aderito all’UE. Inoltre, nella storia delle Nazioni Unite, la Croazia possiede l’unica esperienza positiva nella restituizione pacifica dei propri territori dopo il raggiungimento di accordi politici. Questa esperienza e le possibilità della sua applicazione nel Donbass sono gli argomenti di cui ha parlato Andrej Plenković. Ecco perché la reazione del Ministero degli Esteri russo non è stata positiva”, ha sottolineato Oleksandr Levchenko. Ricordiamo che il Ministero degli Esteri russo ha espresso preoccupazione per la creazione di tale gruppo e l’ha definito come interferenza nella questione ucraina. Andrej Plenković in risposta ha dichiarato di essere sorpreso di tale reazione poco diplomatica e che non avrebbe reagito in sua risposta.

Oleksandr Levchenko ha informato che l’Ambasciata d’Ucraina in Croazia si sta già preparando per l’arrivo della delegazione ucraina per partecipare alla prima riunione del gruppo di lavoro. La creazione di tale gruppo permetterebbe approfondire la cooperazione già esistente. In particolare, nel marzo 2016, un gruppo di esperti dell’amministrazione presidenziale, del Ministero della Difesa, del Ministero dell’Interno e di giornalisti ucraini hanno visitato le città in Croazia che sono state occupate, apprendendo come è avvenuto il processo di reintegrazione dei territori e come ne è stato risolto il problema delle elezioni. Da lungo tempo continua lo scambio di esperienze nel processo di riabilitazione dei combattenti. “Abbiamo avuto in visita tre gruppi di psicologi e psichiatri della Guardia Nazionale, del Ministero dell’Interno e del Ministero della Difesa, che hanno studiato le buone politiche croate”, ha riferito Oleksandr Levchenko. Tra poco il quarto gruppo dovrebbe visitare la Croazia. Inoltre, gli psicologi croati vengono in Ucraina a condurre attività di formazione.

I progetti umanitariOleksandr Levchenko ha sottolineato che, negli ultimi due anni, la Croazia ha accolto per vacanze e svago più di 1300 bambini figli di sfollati e deceduti nell’Operazione anti-terrorismo (OAT). “Lo scorso anno l’Ambasciata insieme al Console onorario Ivica Pirić hanno organizzato una gita per 600 bambini. Quest’anno ne abbiamo accolti 750, oltre a 150 combattenti dell’OAT. Continueremo questa iniziativa anche il prossimo anno”, ha aggiunto Levchenko.

Cooperazione nel campo della formazione universitariaL’area principale di cooperazione in questo campo è lo studio delle lingue e delle culture. In Croazia la lingua ucraina è insegnata presso l’Università di Zagabria, mentre la lingua croata in Ucraina presso l’Università Shevchenko a Kyiv e l’Università Franko a Lviv. Attualmente, in Croazia studiano 16 studenti ucraini nell’arco del programma di scambio studenti, mentre gli studenti croati vengono spesso a Lviv e a Kyiv. Vi è anche cooperazione tra gli altri dipartimenti di queste università: di economia, di scienze politiche, di giornalismo e di relazioni internazionali. È stata anche lanciata una cooperazione tra i diversi dipartimenti delle altre università.

L’Ucraina nello spazio d’informazione croatoSecondo Oleksandr Levchenko nelle notizie diffuse in Croazia si parla dell’Ucraina, però da quando la situazione in Siria si è aggravata, o accadono atti terroristici o altri eventi rilevanti, l’Ucraina viene relegata in secondo piano. L’impatto della propaganda dei media russi non è critica, ma è comunque presente. L’ambasciata da parte cerca di tenere il publico croato aggiornato sugli sviluppi in Ucraina, in particolare sulla situazione nell’est. “Cerchiamo di inserirci nella televisione, nei giornali locali e di informare su quegli argomenti che i croati dovrebbero sapere in quanto cittadini di un Paese europeo che è riuscito a difendere la sua indipendenza”, ha enfatizzato Oleksandr Levchenko.