L’Istituto nazionale per la memoria storica ha presentato i risultati della decomunizzazione avvenuta nel corso del 2016. A seguito delle quattro leggi “sulla decomunizzazione” entrate in vigore il 21 maggio 2015, sono stati smantellati 2389 monumenti dedicati a funzionari del regime comunista totalitario, 1320 dei quali sono statue di Lenin. L’Istituto, che rappresenta l’autorità esecutiva nonché l’iniziatore delle suddette leggi, fa notare che prima dell’avvio dei processi di decomunizzazione, l’Ucraina era il secondo Paese al mondo, dopo la Russia, col più alto numero di monumenti a Lenin.
Nel 2016 sono state rinominate 987 città, cittadine e villaggi ucraini ed è stata cambiata la toponomastica di 51493 strade e piazze. Nella maggior parte dei casi i nuovi nomi sono stati suggeriti nel corso delle discussioni pubbliche a livello locale e in seguito approvati dal parlamento. L’Istituto per la memoria storica è intervenuto nei casi in cui le autorità locali non avevano presentato proposte per la rinominazione. Molte città e strade hanno riottenuto i loro nomi storici.
Secondo i dati dell’Istituto, la regione ucraina in testa per il numero di toponomastica cambiata è la regione di Vinnytsia (centro-occidentale) con un totale di 4882 strade e piazze rinominate. Al contrario, sono solo nove i nomi di strade rinominate nella regione di Lviv. Nella regione di Poltava (centro-orientale) è stato rimosso il più alto numero di statue di funzionari sovietici, un totale di 312 di cui i 174 sono monumenti a Lenin.
“La decomunizzazione non è stata portata a termine,” ha detto Volodymyr Vyatrovych, direttore dell’Istituto. “Sono rimasti monumenti ai leader del regime totalitario nello spazio pubblico e in alcuni posti sono ancora in corso le discussioni sui nomi nuovi.”
Fonte: Istituto nazionale per la memoria storica
Le quattro leggi sulla decomunizazzione in lingua inglese e alcuni spiegazioni a riguardo in inglese sono disponibili qui.
Foto: 061.ua. Smantellato a Zaporizhzhia il monumento più grande in Ucraina a Lenin.