Concorso per nomina Capo della Polizia nazionale va stabilito per legge – difensori dei diritti umani, parlamentari

La modernizzazione delle forze dell’ordine ucraine è stata una delle richieste chiave da parte della società civile fin dai tempi del Maidan. Nel 2015 è stato dato il via ai cambiamenti che hanno come scopo la trasformazione di una delle forze dell’ordine di tipo sovietico (che prima della riforma si chiamava “milizia”) in polizia, in linea con le migliori prassi internazionali. Nel novembre dello stesso anno è stata nominata capa della Polizia nazionale Khatia Dekanoidze, che possiede esperienza riformatoria come membro di tale gruppo in Georgia. Donor internazionali si sono aggiunti al rinnovamento delle forze dell’ordine ucraine, tra cui Stati Uniti, Canada, Ue e Giappone. Nel novembre 2016 Dekanoidze ha lasciato l’incarico. Secondo alcuni esperti, la causa principale delle sue dimissioni è stata l’intrusione nel lavoro della Polizia nazionale da parte di politici, rendendo complicato il processo di riformazione.

Al fine di valutare e scegliere le varie candidature per coprire il posto vacante, il Ministro dell’interno Arsen Avakov ha creato una commissione consultiva, non è obbligatorio sotto la legge vigente, formata da tre esperti ucraini del settore civile e da altrettanti professionisti internazionali. Quaranta sei applicazioni delle 70 presentate in totale erano in linea con i criteri di qualificazione stabiliti. La commissione consultiva ha scelto tre candidati, uno dei quali – Serhiy Knyazev in seguito è stato designato Capo della Polizia nazionale dal Ministro dell’interno. La società civile definisce Knyazev un “uomo del vecchio sistema”. Lavora presso le forze dell’ordine da 25 anni. Giornalisti-investigatori hanno anche pubblicato informazioni che hanno messo in dubbio la sua integrità– l’ex-moglie è proprietaria di alcuni appartamenti, terreni e di tre auto costose. I difensori dei diritti umani insistono sul fatto che il concorso fin dall’inizio non è stato trasparente e che serviva solo da copertura perchè Avavkov procedesse con la propria nomina.

Per evitare ulteriori abusi, il concorso con cui si sceglie il Capo della Polizia nazionale deve essere regolato a livello legislativo, affermano difensori dei diritti umani e parlamentari in una conferenza stampa presso l’Ukraine Crisis Media Center.

Perché serve la legge per lo svolgimento del concorso

“Il concorso non è regolato da alcuna legge, rendendolo una fonte per i rischi politici. La legge sulla Polizia nazionale prevede che il proprio Capo sia designato dal Gabinetto dei ministri (il governo). Di fatto è una persona sola che decide chi sarà a capo della Polizia nazionale – ovvero il Ministro dell’interno,” ha fatto notare il deputato parlamentare Ihor Lutsenko. Al contrario, dev’essere approvata una legge indipendente che riguardi esclusivamente la procedura del concorso. “Bisogna stabilire le tappe del concorso, i criteri per i candidati e il processo con cui viene selezionata la commissione. Le tappe includeranno un test di conoscenza della legislazione, un controllo anticorruzione, un’intervista e un test del poligrafo. La commissione deve comprendere rappresentanti della società civile, professionisti nel campo della giurisprudenza e rappresentanti della Polizia nazionale,” ha detto Taras Guk, esperta dell’Ong Lead Office.

Aprire il concorso per il monitoraggio della società civile

La procedura in vigore per la selezione durante il concorso rimane chiusa per la società civile. “Ci dovrebbero essere aperte dichiarazioni dei redditi dei candidati così come programmi suggeriti per riformare la polizia, ci dovrebbero anche essere pubblicate ad accesso pubblico le interviste. Ma la commissione non ha seguito i nostri suggerimenti in merito,” ha detto Mykhailo Kamenev, esperta dell’Ong Iniziativa per la tutela della legge (Pravozakhysna iniziatyva), ex-avvocato della Polizia nazionale ucraina. Con la legge si devono stabilire i componenti della commissione, chi li delega, una selezione trasparente, riunioni della commissione così come l’obbligo di pubblicare i risultati dei testi e delle interviste ad accesso pubblico, hanno detto gli esperti.

Ordine sulle strade o diritti dell’uomo

I difensori dei diritti umani temono che il vincitore del concorso Knyazev sarà un tipo di poliziotto secondo il quale i diritti dell’uomo rappresentano un ostacolo, mentre lo scopo principale di tali figure rimane la sicurezza sulle strade. Il parlamentare Mustafa Nayyem è di un’opinione diversa. “La sicurezza sulle strade non va contro i diritti dell’uomo. Se Knyazev sceglierà come suo vice ad esempio Bushuyev (uno dei tre candidati preselezionati dalla commissione – UCMC), ha tutte le prospettive per continuare le riforme,” ha detto il deputato.

Depoliticizzazione della Polizia nazionale

La Polizia nazionale va depoliticizzata, mentre al Ministero dell’interno vanno tolte le responsabilità per tutte le nomine a livello direzionale. “Secondo la legge in vigore il posto è limitato da parte del Ministero dell’interno. La direzione e il volume di riforme sono approvate dal Ministero, tutte le nomine sono in concordanza con queste ultime,” ha fatto notare Yevhen Krapivin, esperta dell’Associazione ucraina per il monitoraggio dei diritti umani nel corso di azioni da parte delle forze dell’ordine. “I vice capi di polizia non devono essere designati dal Ministro. Il capo della Polizia deve essere esente da pressioni politiche,” ha spiegato Bohdan Chumak, esperta della coalizione per la tutela dei diritti dell’uomo “No allo stato poliziesco!”.