Cosa significa e come si è arrivati all’emergenza energetica in Ucraina?

Il 15 febbraio il governo ucraino ha dichiarato lo stato d’emergenza nel settore dell’energia. Ciò è avvenuto a seguito del blocco delle forniture di carbone (antracite) dai territori del Donbas non controllati dal governo. Dopo aver annunciato la notizia, il Primo ministro ucraino Volodymyr Groysman si è rivolto agli autori del blocco chiedendo loro di levarlo poiché rappresenta una minaccia alla sicurezza energetica dell’Ucraina.

Le misure previste

Il Ministro dell’energia e dell’industria mineraria Ihor Nasalyk ha spiegato quali misure sono previste durante lo stato d’emergenza. Allo scopo di minimizzare il consumo del carbone del gruppo antracite, verrà diminuita la riserva di generazione di calore mantenuto per eventuali interruzioni nel funzionamento dei blocchi delle centrali nucleari. Se necessario, potrebbero essere applicati distacchi a rotazione dell’utenza elettrica. L’operatore nazionale delle centrali nucleari Energoatom regolerà l’uso delle sezioni presso le centrali in base a un nuovo programma settimanale. Secondo il Ministro Nasalyk l’insieme delle misure previste porterà a una diminuzione del consumo di antracite di 300-350 tonnellate al mese.

“L’introduzione dello stato d’emergenza consentirà a Ukrenergo (società statale, subordinata al Ministero dell’energia e dell’industria mineraria responsabile per l’integrità e il buon funzionamento del sistema energetico del paese – UCMC) di limitare o aumentare in modo “manuale” la produzione di energia elettrica presso le centrali in caso di necessità,” ha affermato il Capo ad interim della società elettrica statale Ukrenergo Vsevolod Kovalchuk.

Di quale blocco si tratta?

Il 25 gennaio 2017 gli attivisti – gran parte dei quali sono costituiti dai veterani dei combattimenti nell’est dell’Ucraina, hanno avviato “Il Blocco del commercio con gli occupanti”. I partecipanti all’iniziativa hanno bloccato alcuni tratti delle linee ferroviarie che collegano i territori occupati con quelli controllati dal governo ucraino, tra cui il tratto “Hirske-Zolote” della linea ferroviaria che collega Luhansk, Lysychansk e Popasna, la stazione ferroviaria “Svitlanov” e il tratto “Yasynuvata-Kostyantynivka”. Gli attivisti richiedono che le attività commerciali con i territori occupati vengano fermate. Il motivo iniziale del blocco è stata la pretesa di liberare i prigionieri ucraini.

Una delle merci principali consegnate dai territori temporaneamente occupati è il carbone usato per generare calore in altre parti del Paese.

I territori occupati sono l’unica fonte dell’antracite in Ucraina?

Quasi tutta l’antracite usata dalle centrali ucraine arriva dai territori non-controllati dal governo. Il 99% del volume necessario di carbone di questo tipo, fino a tempi recenti, è stato coperto con rifornimenti dai territori non-controllati.

Secondo il Capo dell’Ukrenergo, il consumo giornaliero di carbone di tipo antracite è di circa 30 mila tonnellate che, dopo l’introduzione delle misure d’emergenza, potrebbe essere ridotto a 20 mila tonnellate.

Secondo i dati dell’Ukrenergo del 13 febbraio scorso, le scorte del carbone del gruppo antracite in tutte le centrali termoelettriche basteranno per 40 giorni.

Quali sono le vie d’uscita?

Nella prospettiva di breve termine si potrebbe aumentare il consumo di gas per la produzione di energia elettrica. Ciò però risulterà molto più costoso. Si potrebbe anche comprare l’antracite altrove. Il Ministro Nasalyk ha dichiarato che il termine più breve per la consegna del carbone importato è di 50 giorni dalla data delle firma del contratto.

Nella prospettiva a lungo termine le scorte di carbone vanno formate in anticipo, tenendo in considerazione l’eventualità di acquisto di combustibile importato. Un’altra soluzione potrebbe essere il riequipaggiamento delle centrali in modo che vengano operate usando carbone di gruppo “Г” (G) invece dell’attuale “A”. Tale riequipaggiamento risulta già in corso in alcune centrali termoelettriche come quella di Trypillia.

Nel materiale sono stati usati gli articoli da Economichna Pravda | Delo.ua

Foto: Reuters / UNIAN.