Alle 11.30 del 23 marzo, Denis Voronenkov, ex-parlamentare del Partito comunista nella VI Duma di Stato della Federazione Russa, è stato colpito a morte da uno sconosciuto, vicino all’hotel Premier Palace a Kyiv.
La guardia del corpo di Voronenkov è riuscita a colpire l’assalitore, che in seguito è morto in ospedale a causa delle ferite riportate. L’assalitore aveva con sè documenti ucraini al momento dell’agguato.
Denis Voronenkov, insieme alla moglie Maria Maksakova, cantautrice d’opera ed ex-deputata del partito “Edinaja Rossija” (Russia Unita), si era trasferito a Kyiv nell’ottobre 2016.
Proprio in Ucraina, Voronenkov aveva testimoniato nella causa per alto tradimento contro l’ex presidente ucraino Viktor Yanukovych. Nel dicembre 2016 l’ex deputato aveva inoltre chiesto e ricevuto la cittadinanza ucraina a causa delle persecuzioni da parte del FSB (il Servizio federale russo di sicurezza) per alcuni casi di tangenti e raiding.
I media hanno riportato che, prima dell’omicidio, Voronenkov aveva parzialmente confermato agli investigatori ucraini la testiomnianza rilasciata da un altro ex-parlamentare russo, Illia Ponomaryov. Ponomaryov (anch’egli in possesso di un permesso di soggiorno ucraino dall’estate 2016) è considerato uno dei testimoni chiave nel caso Yanukovych. Nel giorno della sua morte, Voronenkov stava appunto per incontrarlo.
Nel gennaio 2017 la rivista russa “Kommersant” ha pubblicato del materiale sulla cooperazione fra Voronenkov e l’Ufficio del Procuratore generale ucraino sul caso di alto tradimento di Yanukovych.
La Polizia nazionale ucraina ritiene quindi che l’omicidio sia di matrice politica. Anche il Presidente ucraino Petro Poroshenko crede che l’omicidio abbia motivi politici, definendolo “un atto di terrorismo da parte della Federazione Russa”.
Il Ministero degli esteri russo, in una dichiarazione, ha espresso dei dubbi sulla capacità e volontà delle forze dell’ordine e autorità ucraine di investigare il caso in modo veloce e efficace. C’è anche una versione che ipotizza una possibile vendetta da parte del FSB. Il portavoce del Presidente russo ha detto di non avere alcun commento sull’omicidio di Voronenkov.