5 cose da sapere sulla riforma giudiziaria in Ucraina

UCMC pubblica il testo originale dal sito The Reforms Guide.

Preparato da Vitalii Rybak, basandosi sulle interviste con Roman Kuybida, esperto del Centre of Policy and Legal Reform e le informazioni del The Reforms Guide e The Reanimation Package of Reforms.

Da quando l’Ucraina ha raggiunto l’indipendenza nel 1991, la riforma del sistema giudiziario è sempre stata uno dei cambiamenti più richiesti dalla popolazione. Il Paese ha però ereditato un impianto giudiziario di stampo sovietico, che difficilmente può essere definito trasparente ed efficace. Perciò è sempre stato molto difficile implementare qualsiasi riforma giudiziaria.

Gli artefici dell’attuale riforma, che l’Ucraina sta portando avanti, dovevano quindi rispondere ad una domanda fondamentale: “Come si può cambiare un sistema giudiziario altamente compromesso e, al contempo, rendere i tribunali indipendenti da influenze politiche e dalla corruzione?”. Per raggiungere tale obiettivo, occorreva quindi trovare un sistema di equilibri tra l’indipendenza del potere giudiziario e i meccanismi di controlli interni ed esterni.

In questi cinque punti, abbiamo cercato di riassumere le caratteristiche fondamentali della riforma attuale, cercando di analizzarne l’avanzamento e i risultati dei lavori di riforma.

Poca fiducia nel sistema giudiziario. La società ucraina ha storicamente ben poca fiducia nel sistema giudiziario. Un sondaggio condotto da “Ilko Kucheriv Iniziative Democratiche Foundation (DIF)” nel marzo 2015 ha dimostrato che vi è una fortissima domanda di riforma del sistema giudiziario. Il 46% degli intervistati ha risposto che una revisione della giustizia dovrebbe essere fra i compiti più urgenti del Governo e solamente l’8% ha ritenuto che non vi fosse nulla da cambiare nei tribunali ucraini.

Non c’è perciò da stupirsi se l’81% degli intervistati ha confidato di non avere alcuna fiducia nei tribunali. Ad oggi, la situazione non è cambiata come evidenzia un’altra ricerca sempre di DIF. Il 46% degli intervistati ha infatti affermato che lo stato del sistema giudiziario non è cambiato. Roman Kuybida, un esperto legale del Centre of Policy and Legal Reform, ha spiegato che la riforma giudiziaria è ancora ad un livello legislativo e quindi effetti concreti tardano ad essere percepiti. Secondo Kuybida, l’unico aspetto veramente chiaro della riforma è la cosiddetta “e-declaration” (dichiarazione telematica dei redditi obbligatoria per i pubblici ufficiali), la quale però non è ancora del tutto efficace.

Inoltre, il provvedimento di “lustrismo” dei giudici si è ancorato nel 2016 e rimarrà bloccato fino a quando modifiche legislative più profonde, tra cui alcune costituzionali, non verranno implementate.

Riforme Costituzionali. L’Ucraina ha già dovuto cambiare la propria Costituzione per avviare la riforma giudiziaria. In passato, la Costituzione ucraina rendeva di fatto la magistratura non autonoma dal potere esecutivo e legislativo. Pertanto i nuovi cambiamenti costituzionali hanno dovuto far fronte a questa difficoltà. Secondo un rapporto di Mykhailo Zhernakov, massimo esperto in materia di riforma giudiziaria del pacchetto della coalizione civile Reanimation Package of Reforms (RPR), i cambiamenti hanno incluso revisioni concernenti la nomina a vita dei giudici, limitazioni dei poteri del Presidente e dell’autorità del Parlamento nell’influenzare le carriere dei giudici, l’introduzione di un nuovo Consiglio superiore di Giustizia con una maggioranza di giudici eletti all’interno della Magistratura.

I primi effetti nel 2017. Roman Kuybida ha spiegato che lo stato di avanzamento dei lavori possono essere monitorati qui. Kuybida ritiene inoltre che i primi effetti della riforma potranno essere visti solamente nel 2017, quando verrà finalizzata la nuova composizione della Corte Suprema. Inoltre entreranno in funzione la valutazione delle qualifiche dei giudici e il sistema digitalizzato dei tribunali.

Una delle cose più importanti da monitorare sarà il Consiglio Superiore di Giustizia. Questa istituzione sarà in grado di nominare i giudici senza bisogno di approvazione da parte del Parlamento. Sarà inoltre in grado di disporre misure cautelari nei confronti dei giudici. Certamente il Consiglio diverrà un organo importante per garantire l’autonomia del potere giudiziario. Ma rimangono perplessità per quanto riguarda una possibile auto-protezione da pratiche di corruzione. “Se la riforma giudiziaria di iniziativa presidenziale avrà successo, sarà noto solo entro la fine dell’anno”, sottolinea Kuybida. “E’ però importante seguire questo processo e vedere se il 2017 porterà risultati concreti nella lustrazione dei giudici, rafforzando così le istituzioni più importanti nel sistema giudiziario.”

I tribunali anti-corruzione. Negli ultimi anni l’Ucraina ha costituito diverse istituzioni anticorruzione: l’Agenzia nazionale anticorruzione ucraina (NABU), la Procura anticorruzione e l’Agenzia nazionale per la prevenzione della corruzione. Il caso di Nasirov, ex capo del servizio fiscale e accusato di corruzione, può essere un banco di prova per testare la capacità di queste nuove istituzioni. Tuttavia, è anche vero che già ora l’Ufficio e il procuratore possono proporre il caso alla Corte, ma non vi è nessuna certezza di arrivare a condanna se i giudici del tribunale vengono corrotti. Pertanto, è stata proposta l’idea di istituire speciali tribunali indipendenti con poteri ampliati in caso di corruzione.

Il disegno di legge no.6011 su questi tribunali speciali è stato registrato dalla Verkhovna Rada il primo febbraio. Per ora, le disposizioni principali di questo progetto di legge, come indicato dalla RPR, sono: l’istituzione di una commissione speciale per la preselezione dei giudici, l’implementazione di una separazione dei tribunali di primo grado e delle camere d’appello e la certificazione di garanzie di indipendenza istituzionale per i tribunali.

La comunità internazionale è un fattore chiave. La comunità internazionale è stata un fattore importante per il successo della riforma. Per esempio, la Commissione di Venezia del Consiglio d’Europa ha seguito da vicino tutte le modifiche ed ha emesso i suoi pareri sui più importanti progetti di legge. Il report più recente riguarda proprio il progetto di legge sulla Corte costituzionale.

L’UE ha anche grandi speranze per la riforma del sistema giudiziario. L’Accordo d’associazione fra UE e Ucraina stabilisce che l’istituzione dello Stato di diritto e la lotta contro la corruzione siano tra gli “elementi chiave del rafforzamento della cooperazione tra le parti.” Inoltre, l’UE ha sostenuto numerose iniziative nell’ambito della riforma del sistema giudiziario. Per esempio, il progetto “Sostegno alle riforme del settore giudiziario in Ucraina“, finanziato dall’UE, è stato attivo fino alla fine del 2016.

Anche gli Stati Uniti hanno fornito un importante aiuto in tal senso. Il progetto USAID FAIR ha come obiettivo quello di formare una magistratura indipendente in Ucraina.

Per quanto riguarda gli altri settori delle riforme, la pressione congiunta della comunità internazionale e della società civile ucraina possono essere un altro fattore in grado di facilitare la riforma.

Foto: Corte di Appello di Milano. Il mosaico di Mario Sironi presso il Palazzo di Giustizia, Milano.