La Russia non potrà presentare i vini della Crimea al Vinitaly

I partecipanti russi al Vinitaly, la fiera del vino in corso a Verona, sono stati costretti a togliere dai propri stand i vini provenienti dalla Crimea.

La notizia è stata riportata nella pagina Facebook di Oleksii Lubetskyi, un partecipante alla fiera e a capo dell’iniziativa UA2EU che si occupa di promozione delle esportazioni ucraine.

Secondo Lubetskyi, i partecipanti russi al Vinitaly promuovevano prodotti provenienti dal territorio occupato. Lubetskyi ha poi denunciato il fatto alla Guardia di Finanza. “Mi sono rivolto ai carabinieri, alla polizia, alla Guardia di Finanza e alla guardia di sicurezza interna,” ha detto Lubetskyi.

I partecipanti russi sono stati così costretti a rimuovere i vini crimeiani dal loro stand.

“Alla fine della giornata ho fatto una visita presso lo stand della Russia. I vini ucraini non c’erano più e questa è una vittoria frutto di un’azione comune da parte della società civile e delle autorità come l’Ambasciata ucraina in Italia” ha scritto Lubetskyi.

Secondo la portavoce del Ministero degli affari esteri dell’Ucraina Mariana Betsa, il Ministero ha inviato una nota alla parte italiana e si è recato all’amministrazione della fiera perché le merci della Crimea occupata non venissero più esposte.

“Secondo il Regolamento del Consiglio dell’Unione Europea 692/2014 (concernente misure restrittive in risposta all’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli) gli organizzatori italiani hanno invitato la parte russa a non esporre più le merci della Repubblica autonoma di Crimea durante il Vinitaly 2017,” ha scritto Betsa su Twitter.

Ricordiamo che la Russia intendeva presentare il vino crimeano presso la fiera in Italia nonostante le sanzioni. Nel 2014 infatti l’Unione europea ha introdotto sanzioni contro le nuove aziende crimeane, quattro delle quali sono produttori di vini e bevande alcoliche.

Fonte: Europeiska Pravda.
Foto: Oleksii Lubetskyi. Lo stand russo al Vinitaly senza i vini provenienti dalla Crimea.