Avviate le riprese del documentario sulle donne combattenti nel Donbas

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Sono cominciate le riprese del film “Un battaglione invisibile” che racconterà la presenza delle donne ucraine nella guerra del Donbas. Il documentario è tutto al femminile: le tre registe del film, così come le sei protagoniste, sono donne. La pellicola sarà presentata ad ottobre. L’ha affermato Maria Berlinska – autrice e direttrice del progetto “Un battaglione invisibile”, presidente dell’ONG l’Istituto per i programmi del gender (Instytut gendernyh program), capo del Centro per il sostegno all’intelligence aerea – in un briefing stampa presso l’Ukraine Crisis Media Center.

Il progetto si prefigge lo scopo documentare e presentare le storie delle donne che combattono nel Donbas nonché eliminare “il soffitto di cristallo” per le donne nel settore della sicurezza.

“La partecipazione professionale da parte delle donne nel settore della difesa così come lo sviluppo del settore in base alle pari opportunità è uno dei problemi chiave,” spiega Maria Berlinska, la cui ONG si occupa della parità dei generi nei settori della sicurezza e della difesa. Spesso i ruoli effettivi che le donne coprono al fronte non corrispondono a quelli  registrati nei loro documenti, aggiunge Berlinska. “Siamo al corrente di alcuni casi in cui cecchine, membri delle unità d’assalto e di lanciagranate sono registrate come sarte e cuoche,” racconta l’autrice del progetto. “Ciò ha un effetto su tutto: a quanto ammonta il loro salario, come si svilupperà la loro carriera,” conclude Berlinska.

Svitlana Lishchynska, una delle registe del progetto, racconta che ogni storia verte su un aspetto particolare della vita del Paese in guerra. Questi soggetti sono sei. La regista sta girando una storia su Olena Bilozerska che combatte come membro de “L’esercito volontario ucraino”. “La storia racconta la stanchezza, la guerra nella fase di posizioni,” continua Lishchynska.

La regista Iryna Tsilyk è impegnata con le storie di Yulia Payevska e Andriana Susak: la prima narrerà l’evacuazione dei feriti vicino all’arco di Svitlodarsk; la seconda si concentrerà invece sulla discriminazione delle donne al fronte.

La regista Alina Gorlova racconterà la storia di Oksana Yakubova. Questa parte del film “Un battaglione invisibile” verterà sulla riabilitazione dei combattenti dopo la guerra e sui cambiamenti che vanno introdotti nel sistema di riabilitazione.

Maria Berlinska spiega i criteri applicati per scegliere sia i personaggi che le registe del film: “Per me è importante che queste siano storie reali di donne che hanno partecipato alla guerra, l’abbiano fatto in modo onesto e siano state in prima linea. E che le registe non siano prese dal patetismo o dal patriottismo estremo.”

“Con questo film intendiamo mostrare al mondo come in Ucraina non sia in corso una guerra civile ma l’occupazione russa. Sarà più comprensibile presentarlo attraverso le donne in quanto il mondo si è già abituato agli uomini in divisa. Si tratterà di un approccio più sensibile per il pubblico,” conclude Maria Berlinska.

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