Un ex ufficiale ucraino e attualmente cappellano militare, Ihor Hryb, ha annunciato il 27 agosto che tre giorni prima suo figlio Pavlo è scomparso nel nulla. Il giovane, che aveva lasciato l’Ucraina per un viaggio in Belarus (Bielorussia), sarebbe detenuto secondo alcune fonti non ufficiali nella regione di Krasnodar, in Russia.
Il 24 agosto del 2017, Pavlo Hryb si era recato a Gomel, una città poco distante al confine bielorusso-ucraino, per incontrare una ragazza che aveva conosciuto sui social network. Il suo ritorno in Ucraina era previsto per il giorno stesso. Ma del ragazzo si sono perse le tracce. Suo padre Ihor crede che suo figlio sia stato convinto con l’inganno a recarsi in Belarus, con l’aiuto di una donna di nazionalità russa. Da lì sarebbe stato trasportato con la forza in territorio russo. Dietro il rapimento ci sarebbe, sempre secondo il padre, la mano del FSB (i servizi segreti russi) che volevano colpire il ragazzo a causa delle sue posizioni pro-Ucraina.
Ihor Hryb ha scoperto che suo figlio è stato inserito nella lista dei ricercati dalla sezione del FSB di Sochi, una città che si trova nel territorio di Krasnodar, per avere violato l’articolo 25 del codice penale russo che riguarda i casi di terrorismo. Il padre ritiene che il motivo dell’accusa andrebbe ricercato in alcuni post sui social che il ragazzo aveva scritto contro l’aggressione russa dell’Ucraina.
Oleksandr Novosiolov, il cosole ucraino a Minsk, ha detto che il nome di Pavlo non compare nella lista dei detenuti delle carceri bielorusse. Il 28 agosto 2017, l’Ambasciata d’Ucraina in Bielorussia ha perciò inviato una protesta ufficiale al Ministero degli Esteri bielorusso riguardo alla “sparizione del cittadino ucraino Pavlo Hryb”. La risposta, pervenuta tre giorni dopo, è firmata da Anton Bychkovskyi, responsabile del comitato per la guardia di frontiera della Belarus.
Nella nota di Bychkovskyi si legge che Pavlo Hryb ha effettivamente varcato il confine ucraino-bielorusso il 24 agosto, presso la località di Nova Guda. Bychkovskyi sostiene però che nessun richiamo ufficiale da parte delle guardie di frontiera bielorusse accanto al nome di Pavlo. Il caso verrà però certamente approfondito a Budapest, dove il Ministro degli Esteri Ucraino Pavlo Klimkin incontrerà l’omologo bielorusso Volodymyr Makey.
Intanto, la portavoce della procura generale d’Ucraina Larysa Sargan ha informato che è stato aperto un fascicolo di indagine preliminare sulla sparizione di Pavlo Hryb in territorio bielorusso. Il reato ipotizzato è la violazione del comma N.115 del codice penale ucraino ossia omicidio intenzionale.