Dopo la vittoria del Maidan è cresciuta drasticamente la richiesta di rendere prioritaria l’eliminazione della corruzione nella società ucraina. Per risolvere queste problematiche, sono state create delle nuove istituzioni la cui missione consiste nel lottare contro la corruzione di alto livello. Queste sono l’Agenzia nazionale anticorruzione ucraina (National Anticorruption Bureau of Ukraine, abbreviata NABU) e la Procura specializzata anticorruzione (Specialized Anti-Corruption Prosecutor’s Office, abbreviata SAPO). Attualmente in Ucraina, affinché il sistema venga completato, manca all’appello solo la Corte anticorruzione. La legge sull’istituzione della Corte è già all’esame del Parlamento. Tuttavia, a ostacolare la lotta alla corruzione vi sono sia il prolungato esame di questo disegno di legge, sia il conflitto fra le due esistenti agenzie anticorruzione – che dura già da diverso tempo. L’UCMC ha preso in esame le inchieste giornalistiche dei media ucraini Hromadske TV e Ukrainska Pravda, così come un’intervista a uno degli attori centrali di questa vicenda, rilasciata al media “Dzerkalo Tyzhnia” per fare luce sulla situazione attuale.
Il testo è stato originariamente pubblicato da Atlantic Council nel blog UkraineAlert.
Quali istituzioni anticorruzione recentemente create ci sono in Ucraina? Attualmente sono in funzione tre istituzioni: l’Agenzia nazionale per la prevenzione della corruzione (NAZK), che si assicura che gli impiegati statali dichiarino i loro redditi nel modo richiesto e non cedano a forme di corruzione. L’Agenzia nazionale anticorruzione (NABU), che indaga su casi di corruzione di alto livello e su tangenti di grandi dimensioni. Infine, la Procura specializzata anticorruzione (SAPO) supervisiona le attività processuali della NABU e rappresenta lo Stato in tribunale in casi di corruzione di alto livello e tangenti di grandi dimensioni .
Perché è iniziato un conflitto tra queste istituzioni? Già da tempo esistono disaccordi rilevanti tra la dirigenza della NABU e della SAPO. La NABU ufficiosamente accusa la SAPO di aver illegalmente chiuso dei casi contro alcuni impiegati statali specifici; inoltre sostiene che il capo e alcuni altri funzionari della SAPO siano coinvolti in atti di corruzione. Da parte sua, invece, la SAPO afferma che gli investigatori della NABU abbiano agito in modo poco professionale nel corso della preparazione dei materiali per le inchieste. Nella primavera 2017 il Capo della NABU, Artem Sytnyk, e il Capo della SAPO, Nazar Kholodnytsky, hanno persino firmato un “Memorandum di cooperazione” attraverso la mediazione dell’Ambasciata degli Stati Uniti e, comunque, non sono riusciti a normalizzare le loro relazioni.
Perché il contrasto fra la NABU e la SAPO è importante e pericoloso? La NABU e la SAPO sono elementi dello stesso sistema: la NABU indaga sui reati di corruzione, mentre la SAPO dirige e rappresenta l’accusa statale in corte. Il conflitto tra le due istituzioni rischia, dunque, di diminuire l’efficienza dell’intero processo di investigazione e di lotta alla corruzione in generale. Molti esperti hanno paragonato le azioni della NABU relative all’indagine nei confronti del Capo della SAPO a “uno sparo sulla propria gamba”. Nell’intervista rilasciata al media ucraino “Dzerkalo Tyzhnia”, il Capo della NABU Artem Sytnyk ha risposto alla suddetta affermazione in questo modo così: “Se chiudessimo gli occhi davanti la corruzione (presso la SAPO), non sarà un colpo sparato alla gamba, ma direttamente in testa.” Ha anche detto che, dal proprio punto ti vista, il sabotaggio della SAPO demotiverebbe gli investigatori della NABU, i quali così perdono la voglia di lavorare soprattutto quando i casi a loro assegnati non portino a nessun risultato.
Qual è il ruolo delle “vecchie istituzioni” nel conflitto? Le “vecchie” istituzioni sono la Procura generale ucraina, con a capo Yuriy Lutsenko; il Servizio per la sicurezza, con a capo Vasyl Hrytsak; il Ministero dell’interno, con a capo Arsen Avakov. Sino a poco tempo fa, nel dicembre 2017, tutte le suddette istituzioni hanno preso posizione contro la NABU. A quel tempo, il capo della NABU Sytnyk rispingeva l’attacco del Procuratore generale Yuriy Lutsenko e del capo del Servizio della sicurezza Vasyl Hrytsak. Entrambi hanno tentato a convincere la Verhovna Rada (il Parlamento ucraino) a semplificare la procedura per il licenziamento dei capi delle agenzie anticorruzione, così come il licenziamento del capo della NABU. In quel momento, i partner internazionali sono riusciti a convincere le autorità ucraine a lasciar cadere l’idea di emendare la legislazione sulle agenzie anticorruzione. Negli ultimi quattro mesi Sytnyk ha unito le forze con Lutsenko, che fino a poco tempo fa era la persona che insisteva di più sulla dimissione di Sytnyk, per indagare sulle attività svolte da Kholodnytsky. È stata proprio la Procura generale ucraina ad avviare il caso criminale contro Kholodnytsky. Si ipotizza che, in questo modo, la Procura generale miri a imporre un proprio controllo sulla SAPO.
Quali sono le accuse contro la SAPO? Il capo della NABU ha accusato il suo omologo della SAPO di aver divulgato materiali relativi a indagini in corso e di aver ostacolato le attività della NABU. Nell’intervista a “Dzerkalo Tyzhnia”, Artem Sytnyk ha citato qualche esempio. Quando gli investigatori della NABU sono giunti a Odesa per effettuare delle perquisizioni in relazione a un’indagine sul sindaco della città, hanno trovato i sospettati coinvolti in tale caso già partiti, in modo veloce e ben organizzato; per esempio c’era chi si trovava già all’estero da quasi due mesi, tentando di “negoziare” a distanza con i tribunali. “Abbiamo i motivi validi per ipotizzare che la fuga di informazioni relative ai sospettati del caso abbia avuto luogo da parte del Capo della SAPO. Risulta che egli abbia avuto informazioni, non disponibili agli investigatori, sui loro spostamenti,” ha detto Sytnyk.
Da dove provengono le prove della NABU contro Kholodnytsky? Durante il mese di marzo, gli investigatori della NABU hanno intercettato le conversazioni nell’ufficio del Capo della Procura specializzata anticorruzione Nazar Kholodnytsky. La microspia è stata installata nell’acquario vicino alla sua scrivania. Sono proprio le conversazioni intercettate a essere sono le prove principali contro Kholodnytsky.
Di cosa si parla nelle conversazioni intercettate nell’ufficio del procuratore anticorruzione? Questi materiali sono stati classificati come “riservati”, però alcuni media sono riusciti ad avere alcune informazioni che contengono. Lo stesso Sytnyk ha anche presentato i sospetti principali. Fra questi materiali vi sono il caso dell’appropriazione indebita da parte degli impiegati del consiglio comunale di Odesa, il caso avviato – su richiesta della Ministra della sanità ad interim Ulana Suprun – che riguarda un tentativo a proporrle una tangente, l’indagine legata alle dichiarazioni telematiche dei redditi dei funzionari di alto livello, l’indagine legata agli affari del proprietario di una grande azienda agricola, e molti altri casi. Per Sytnyk queste conversazioni rappresentano prove importanti, in quanto confermerebbero le ipotesi della NABU. Kholodnytsky, al contrario, le ha chiamate “una miscela di parole montate ad arte”. Durante un intervento presso il Parlamento, il 4 aprile, ha affermato che le conversazioni intercettate rese pubbliche sono state astratte dal contesto in cui si trovavano.
Le dichiarazioni pubbliche dei capi delle agenzie anticorruzione. Entrambi i capi delle agenzie anticorruzione cercano di evitare uno scandalo pubblico, così come attenzione extra da parte dei media. Entrambi sono consapevoli che il conflitto possa screditare le due agenzie. Il Capo della NABU, Artem Sytnyk, teme che le prove dell’agenzia da lui rappresentata non saranno prese in considerazione; tuttavia, qualora queste prove dovessero essere confermate, renderebbe la vita difficile al Capo della SAPO, Nazar Kholodnytsky. Così, il 4 aprile, quando Sytnyk e Kholodnytsky stavano per comparire di fronte al Parlamento, entrambi hanno affermato che non sussistesse alcun conflitto tra le loro agenzie. A riprova di ciò, nella sala del Parlamento in cui avvenivano le audizioni, si sono seduti l’uno accanto all’altro e, nelle relazioni presentate, si sono anche riferiti a vicenda.
Cosa c’è da aspettarsi? È poco probabile che il caso contro Kholodnytsky sia congelato. Il caso sarà considerato dalla Commissione disciplinare. La NABU richiederà che la Commissione prenda la decisione di licenziare Kholodnytsky. Non ci sono regole che dicano chiaramente chi sarebbe incaricato al posto del Capo della SAPO nel caso in cui venisse licenziato. Teoricamente, fino al momento in cui la Commissione non avrà una rosa di candidati da proporre alla scelta del Presidente, l’agenzia potrebbe essere diretta dal primo vice capo della SAPO. Comunque, va tenuto conto che potrebbe essere nominato il Capo ad interim qualsiasi vice.
Ci sono i motivi per un esito ottimistico? È chiaro che i sospetti di corruzione, nei confronti di agenzie che per missione lottano contro la corruzione, siano un duro colpo alle aspettative della società ucraina, così come a quelle dei partner internazionali. In ogni caso, non si esclude che si tratti di problematiche legate ai singoli individui, piuttosto che alla struttura e al funzionamento della SAPO. “Quello che dà ottimismo è il fatto che la squadra principale della SAPO è composta di professionisti con alti valori. È grazie a queste persone che abbiamo raggiunto dei risultati. Per questo la SAPO va preservata come agenzia, ad ogni costo,” ha detto Artem Sytnyk nell’intervista. Inoltre, non si esclude che il licenziamento di Kholodnytsky, nel caso in cui sia considerato colpevole, possa essere un passo verso la riconciliazione di entrambe le agenzie anticorruzione, garantendo una congiunta ed efficace lotta alla corruzione.
La foto principale: UNIAN. Artem Sytnyk, il Capo della NABU, e Nazar Kholodnytsky, il Capo della SAPO (sullo sfondo).