Il regista ucraino Oleg Sentsov inizia uno sciopero della fame nel carcere russo per chiedere la liberazione di tutti i prigionieri ucraini del Cremlino

Il 14 maggio il regista ucraino Oleg Sentsov, orignario della Crimea, ha iniziato uno sciopero della fame nel carcere russo in cui è detenuto. L’unica richiesta del regista è quella di liberare tutti i prigionieri politici ucraini incarcerati nella Federazione Russa.

Oleg Sentsov (nato nel 1976) è un regista ucraino, autore dei cortometraggi “Un giorno ideale per i pescibanana” (2008) e “Un corno del toro” (Rih byke, 2009). Il suo lungometraggio di debutto “Gamer” (2011) era stato selezionato per partecipare a vari festival internazionali, fra cui il Festival Internazionale del Cinema di Rotterdam (Olanda). Prima dell’arresto, Sentsov stava lavorando al film “Il Rinoceronte” (Nosorih) che, a causa del suo arresto, è rimasto incopiuto. Sentsov è stato un attivo partecipante dell’Euromaidan (detto anche Rivoluzione della dignità), le proteste di piazza che fra 2013 e 2014 hanno portato alla fuga l’ex presidente ucraino Viktor Yanukovych. A causa delle sue posizioni politiche, l’11 maggio 2014 Sentsov è stato arrestato in Crimea dal Servizio federale di sicurezza russo (FSB) con l’accusa di terrorismo e possesso illegale di armi. In seguito, è stato trasportato a Mosca dove è stato accusato di essere stato il fondatore di un gruppo terroristico sovversivo. Nonostante una chiara motivazione politica dell’accusa, la mancanza di prove a suo carico e una forte reazione internazionale a sostegno del regista, il tribunale russo lo ha condannato, nell’agosto del 2015, a 20 anni di carcere di massima sicurezza per poi trasferirlo in una prigione della Jacuzia, in Siberia, a più di 7000 km dalla Crimea. Attualmente il regista si trova in carcere a Labytnanghi, negli Urali.

Secondo l’avvocato di Sentsov, Dmitriy Dinze, Oleg sta attualmente conducendo uno sciopero della fame. “Come mi ha spiegato lui stesso, Oleg aveva in programma uno sciopero della fame già da un mese e mezzo. Aveva rifiutato di ricevere dei pacchi con del cibo e di comprare qualsiasi alimento tramite il denaro presente sul suo conto corrente.’’

L’avvocato Dinze, durante una conferenza stampa presso l’Ukraine Crisis Media Center, ha anche dichiarato che: ‘’L’unica occasione in cui Sentsov si alimentava era tramite il cibo somministrato in carcere. Ma ha gradualmente rifiutato le porzioni fino al 14 maggio, quando ha ufficialmente iniziato lo sciopero della fame.’’

Le autorità ucraine hanno affermato di stare facendo tutto il possibile per ottenere un contatto con Oleg Sentsov e farlo liberare. La portavoce del Ministero per gli affari esteri ucraino, Mariana Betsa, ha enfatizzato che negli ultimi quattro anni la parte ucraina non ha mai ottenuto una risposta positiva dalla parte russa, nonostante  le numerose domande per permettere l’accesso ai diplomatici ucraini al regista incarcerato. “ I negoziati per la liberazione di Oleg e di altri prigionieri continua. Comunque non possiamo svelare tutti i dettagli di questo processo per non comprometterne la liberazione.’’  ha dichiarato la stessa Betsa.

I numeri dei prigionieri ucraini del Cremlino sono preoccupanti. Sessantaquattro cittadini ucraini sono attualmente detenuti in Russia e nella Crimea occupata. Si tratta collettivamente di condanne per oltre 189 anni di prigione. E soltanto 8 di loro sono stati liberati. La lista completa dei prigionieri del Cremlino, le loro storie, le ultime notizie e le informazioni su come si possa aiutarli sono disponibili, in inglese, sul sito Let My People Go.

“Chiaramente è un gesto di disperazione. Nell’arco degli ultimi quattro anni gli avevo riferito tutto cio’ che succedeva all’esterno che lo riguradava. Ma non vi è stata nessun svolta,” racconta Natalia Kaplan, cugina di Oleg Sentsov. “Ha smesso di credere nella sua liberazione e con questo sciopero della fame tenta di rendere possibile la liberazione degli altri prigionieri politici. Non è un caso che abbia annunciato lo sciopero della fame proprio poco prima del Campionato mondiale di calcio (che si tiene in Russia – UCMC). È un’occasione importante per informare molta più gente della situazione dei  prigionieri politici ucraini,” ha fatto notare Kaplan.

“Ha detto che avrebbe continuato lo sciopero della fame fino alla fine. Cioè fino ad esiti fatali. O le sue richieste verranno realizzate o morirà in carcere e così le cose cambieranno,” ha concluso l’avvocato di Oleg Sentsov.

Foto: FB Lena Pavlova. Gli attivisti civili, i rappresentanti della comunità cinematografica manifestano a Kyiv a sostegno di Oleg Sentsov.

Il 22 maggio a Kyiv alcuni attivisti civili, i rappresentanti della comunità cinematografica e alcuni cittadini hanno manifestato a sostegno di Oleg Sentsov e degli altri prigionieri politici ucraini detenuti in Russia e nella Crimea occupata. Più foto sono disponibili a questo link.

La foto principale: Vgolos.com.ua