Dopo che la nazionale della Croazia ha vinto contro la nazionale della Russia nei quarti di finale al campionato mondiale di calcio 2018, i calciatori croati Domagoj Vida e Ognjen Vukojević si sono filmati in un video di nove secondi, in cui fra le altri frasi pronunciate c’era anche “Slava Ukraini!” (Gloria all’Ucraina!). Di seguito Vida ha ricevuto un avvertimento formale dalla FIFA, mentre Vukojević è stato licenziato dal posto dell’assistente allenatore presso la nazionale croata ed anche espulso dalla delegazione del suo Paese presso i mondiali 2018. Cosa ha infuriato l’organizzazione calcistica a tal punto e quali altri reazioni ha suscitato l’avvenimento sono gli argomenti di quanto segue.
Cosa c’era nel video
Dopo che la nazionale croata ha sconfitto quella della Russia nel quarto di finale del Campionato mondiale di calcio 2018 (2-2, il penalty 4-3), i calciatori croati, ex-giocatori del Dynamo Kyiv, Domagoj Vida e Ognjen Vukojević si sono filmati in un video, dentro uno spogliatoio dello stadio a Sochi, subito dopo la partita. “Slava Ukraini!” (Gloria all’Ucraina!) ha scandito Vida. “Questa vittoria è per la Dynamo e per l’Ucraina,” continua Vukojević. “Vai, vai!” esclama Vida. “Forza Croazia!” finisce Vukojević.
Наши хорватские друзья-победители прислали. Огнен, Домагой, вы лучшие!!!!!ПРИМ. Огнен еще раз благодарит президента "Динамо" Игоря Суркиса, что отпустил на ЧМ помогать родной сборной, и обещает сразу после чемпионата вернуться в расположение клуба!
Geplaatst door Andrew Shakhov op Zaterdag 7 juli 2018
Il filmato l’ha postato su Facebook il giornalista sportivo ucraino Andriy Shakhov che ha puntualizzato che gli era stato mandato dai calciatori stessi.
Ricordiamo che Domagoj Vida ha giocato per la Dynamo dal 2013 al 2018, durante il quale periodo ha indossato anche, occasionalmente, la fascia da capitano. Nella partita contro la nazionale russa nel quarto di finale nei mondiali, il difensore ha segnato di testa nell’extra time ed ha realizzato un penalty durante i tiri di rigore. Ognjen Vukojević, invece, ha giocato per i bianco-blu dal 2008 al 2015 e attualmente è un selezionatore presso il club di Kyiv. Nei mondiali 2018 ha fatto parte dello staff della nazionale della Croazia.
La reazione della FIFA
Il comitato disciplinario della FIFA ha emanato un avvertimento formale al giocatore di calcio Domagoj Vida a seguito della dichiarazione fatta nel video dopo la partita fra la Russia e la Croazia, durante campionato mondiale.
La reazione della Federazione calcistica della Croazia
Dopo l’avvenimento la Federazione calcistica della Croazia ha licenziato Ognjen Vukojević dal ruolo di assistente degli allenatori della nazionale croata e l’ha espulso dalla delegazione croata nei mondiali.
Il calciatore stesso si è espresso in merito: “Le mie dichiarazioni non miravano ad avere connotazioni politiche, la mia unica intenzione è stata di ringraziare i miei amici in Ucraina per il loro sostegno così come ringraziare il mio club, Dynamo Kyiv, per avermi permesso di partecipare al campionato del mondo. (…) Mi scuso con il pubblico russo se è arrivato questo messaggio dalle mie dichiarazioni” ha detto Vukojević.
“Mi dispiace che alcuni rappresentanti dei media hanno interpretato la nostra comunicazione in questa maniera. Decisamente non è stato un messaggio politico ma un semplice grazie per tutto il sostegno dall’Ucraina dove Vukojević e io abbiamo trascorso qualche anno. (…) Ho molti amici in Ucraina così come ce ne ho alcuni in Russia, e sono fiero di tutti loro. Sono felice di parlare il russo, godo dell’ospitalità russa nel campionato mondiale di calcio 2018,” ha detto Vida. [Il poster di Andriy Yermolenko]
La posizione della Russia: “scandalo” e “provocazione”
I media russi hanno immediatamente bollato il discorso di Vida e Vukojević come “scandaloso” e “nazionalistico”, accusando i calciatori di aver mosso “una provocazione” e aver espresso la loro posizione politica personale in modo inaccettabile. Inoltre, i funzionari russi si sono appellati alla FIFA affinchè introducesse delle misure contro i giocatori e la nazionale croata.
Alcuni media internazionali, volontariamente o meno, hanno anche contribuito a creare disinformazione a proposito dell’avvenimento. Il giornale online britannico “The Independent” ha definito “Slava Ukraini” “una frase populista che molti ucraini continuano ad usare dopo gli eventi del 2014, anno in cui il governo filorusso a Kyiv è stato abbattuto, la Russia ha annesso la Crimea e il conflitto è scoppiato nell’Ucraina dell’est.”
Il giornale britannico “The Sun” si è riferito alla frase come a un “canto dell’esercito ucraino e la causa nazionalista che viene opposta alle pretese territoriali della Russia per il Paese.”
We would like to remind @TheSun & @Independent that "Slava Ukraini" means "glory to Ukraine"- a patriotic expression like "viva la France","long live the Queen","Let Poland be Poland". Will you call those who chant these phrases nationalists&boo them? pic.twitter.com/VtmLNkMcv0
— Ukraine's Emb. to UK (@UkrEmbLondon) July 9, 2018
L’Ambasciata dell’Ucraina nel Regno Unito ha risposto così ai suddetti media su Twitter: “Vorremo ricordare a @TheSun e @Independent che ‘Slava Ukraini’ significa ‘Gloria all’Ucraina’ – un’espressione patriottica come ‘vive la France’ (viva la Francia), ‘long live the Queen’ (lunga vita alla regina), ‘Let Poland be Poland’ (Che la Polonia sia la Polonia). Chiamerete nazionalisti e fischierete pure chi scandisce questi motti.”
La reazione dell’Ucraina
Il Ministro degli affari esteri dell’Ucraina, Pavlo Klimkin, ha ringraziato i croati su Facebook per la loro solidarietà con l’Ucraina. “Ho sempre pensato che lo sport e la politica non devono mescolarsi. Ma questo video è davvero un atto di solidarietà,” ha detto Klimkin.
La Federazione calcistica dell’Ucraina ha espresso l’indignazione per la persecuzione del giocatore della nazionale croata e un-ex giocatore della Dynamo Kyiv Domagoj Vida ed inoltre ha spedito un appello alla FIFA spiegando lo slogan “Slava Ukraini”. Il presidente della Federazione calcistica ucraina, Andriy Pavelko, ha dichiarato che l’organizzazione ricompenserà Vukojević della multa assegnatagli dalla FIFA per il canto “Slava Ukraini”.
Il flashmob su Facebook
Gli utenti Facebook indignati, dall’Ucraina così come dagli altri Paesi, hanno partecipato a un’azione coordinata sulla pagina Facebook della FIFA. Postavano la frase “Slava Ukraini” e recensivano la pagina con il grado più basso possibile – 1. Dopo oltre 150 mila commenti del genere e visti i giudizi negativi sulla pagina, la FIFA ha tolto dalla pagina la possibilità di assegnare un grado ad essa e lasciare delle recensioni.
La foto principale: index.hr. Ognjen Vukojević e Domagoj Vida