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Il silenzio uccide: qual è il significato degli attacchi agli attivisti civili in Ucraina?

Dopo la Rivoluzione della dignità, Odesa si è trovata al centro del mirino dei media e degli esperti internazionali. Una delle prime cause di quest’attenzione per la città è la tragedia del 2 maggio 2014, quando sullo sfondo degli scontri fra chi sosteneva l’Ucraina unita e chi era a favore della Russia, alcune decine di persone sono morte nell’incendio al Palazzo dei sindacati. La nomina dell’ex-presidente della Georgia, Mikheil Saakashvili come Capo dell’amministrazione della regione di Odesa, posto che egli copriva nel 2015-2016, ha sempre costituito un tema d’interesse per i media. Non a caso Odesa, una città multinazionale e vivace, attira l’attenzione internazionale da sempre. Dal 2017 Odesa di nuovo appare sulle prime pagine dei media ucraini perché ormai sono diventati regolari gli attacchi agli attivisti civili e ai giornalisti nella città. Di cosa è sintomatica questa tendenza allarmante? UCMC vi dà uno sguardo meticoloso.    

“Il silenzio uccide”. La sera del 27 settembre si è tenuta la manifestazione dal titolo “Il silenzio uccide” di fronte all’Amministrazione del Presidente a Kyiv. La manifestazione si è terminata a mezzanotte, i suoi partecipanti richiedevano che le autorità indaghino sugli attacchi ad attivisti civili in Ucraina, che sono diventati più frequenti e di fatto non si svolgono le indagini necessarie.

Odesa criminale. Il recente caso clamoroso è l’attentato alla vita di un attivista, il presidente dell’ufficio municipale del partito “Syla Liudei” (La Forza del popolo) Oleh Mykhailyk. È stato sparato la sera del 22 settembre vicino alla sua abitazione nel centro città, in via Osipova. L’attivista ferito è stato portato all’ospedale in condizioni gravi. Ha perso tanto sangue ed è sopravvissuto alla morte clinica. I medici sono riusciti a stabilizzare la sua condizione e vi sono speranze che guarisca.

La protesta davanti all’ufficio regionale di Odesa della Polizia nazionale dopo l’attentato all’attivista Oleh Mykhailyk.

L’attacco a Mykhailyk non è un caso isolato, ma uno dei quasi 40 attacchi sugli attivisti, 14 di cui sono avvenuti quest’anno ad Odesa. In passato, nella città, furono picchiate Alina Podolyanka dell’ufficio regionale del partito “Narodnyi Rukh Ukrainy” (il Movimento popolare dell’Ucraina) e Svitlana Podpala, esperta del “Gruppo del 2 maggio”; qualche volta è stato attaccato Serhiy Sternenko dell’associazione non-governativa “Nebayduzhi” (Non indifferenti), è sopravvissuto alle ferite da coltello Vitaliy Ustymenko, attivista dell’Automaidan. Sono miracolosamente sopravvissuti Mykhailo Kuzakon, uno dei leader del partito “Narodnyi Rukh Ukrainy”, e l’attivista civile Grygoriy Kozma: entrambi si trovavano dentro una macchina su cui è piombato un camion. Un altro caso clamoroso è quello di Kateryna Gandziuk, consulente del sindaco di Kherson, che è stata attaccata con l’acido l’estate scorsa e si trova ancora in ospedale. Tutte le vittime appartengono a organizzazioni, forze politiche o media diversi, ma una cosa che li unisce è il loro impegno di rendere noti pubblicamente corruzione e altri violazioni da parte delle autorità locali, oltre alla loro posizione proucraina. Cosa significa, invece, questa serie di attacchi?

Chi è Oleh Mykhailyk? È un attivista che da anni sta lottando contro l’edilizia abusiva ad Odesa. Recentemente Mykhailyk ha annunciato la sua intenzione di candidarsi al posto del sindaco delle prossime elezioni locali. È organizzatore e partecipante a molte manifestazioni di protesta, ha partecipato anche alla manifestazione “Odesa senza Trukhanov” (il nome si riferisce al sindaco attuale di Odesa Gennadiy Trukhanov – UCMC). Il giorno dell’attacco Mykhailyk ha preso parte alla protesta contro l’edilizia abusiva sulla spiaggia storica Langeron.

L’edilizia abusiva sulla spiaggia storica Langeron di Odesa.

Commenti e interpretazioni dell’accaduto. Il leader dell’ufficio regionale del partito “Syla Liudei”, Ihor Bychkov, lega l’attentato al suo collega del partito prima di tutto alla sua opposizione al sindaco Trukhanov. “Oleh diceva da sempre che Trukhanov è a capo del gruppo criminale che sta derubando la nostra città, mentre il capo polizia nella regione di Odesa Dmytro Holovin e il prosecutore regionale Oleh Zhuchenko insabbiano le attività illegali delle autorità di Odesa”, ha affermato Bychkov.  

Il sindaco di Odesa Gennadiy Trukhanov.

Politica o affari? Pare che l’aspetto affaristico di questo crimine, così come di alcuni crimini precedenti, non sia meno influente rispetto alla componente politica. L’attivismo contro l’edilizia abusiva ostacola non tanto la realizzazione di distorti interessi politici, quanto quelli commerciali delle persone al potere ad Odesa. “La ruberia di Odesa, cappeggiata dal sindaco Gennadiy Trukhanov, è una bomba ad azione ritardata. Non c’era prima nella storia contemporanea di Odesa una negazione di legge e di interessi della comunità così palese. Neanche ai tempi di Yanukovych e Pshonka (…) e dei criminali”, commenta la situazione la giornalista e scrittrice Zoya Kazanzhy su Facebook. “Ormai tutta l’Ucraina è a conoscenza del fatto che le attività commerciali di costruzione ad Odesa sono controllate dal gruppo criminale di Galanternyk-Trukhanov.”

L’eminenza grigia di Odesa. La rivista ucraina “Novoe Vremya” (I tempi nuovi) ha recentemente pubblicato l’articolo di Krystyna Berdynskyh su Galanternyk, dal titolo “Il papà di Odesa” e con il sottotitolo “Odesa ha un propretario non ufficiale a cui neanche lo Stato fa concorrenza.” Nell’introduzione l’articolo dice: “Odesa ha il capo ufficiale della città – Gennadiy Trukhanov. Mentre c’è anche quello non ufficiale: il multimilionario che controlla il legendario (mercato) Pryvoz e Arcadia, vive a Londra e ‘sta risolvendo’ gli affari di Odesa. Si chiama Volodymyr Galanternyk, ma nella città preferiscono non pronunciare il suo nome se non ve n’è stretta necessità.”

“Galanternyk è una persona che in gran parte definisce i processi politici e commerciali in città,” commenta la situazione il politologo di Odesa Yaroslav Katolyk. “È l’eminenza grigia di Odesa.” Comunque se guardare i registri ufficiali, Galanternyk non ha nel suo possesso nessun attività economica ad Odesa. E Galanternyk stesso è un mito. Tutti sanno di lui, ma nessuno l’ha visto.” Vive già da qualche anno nella Gran Bretagna con la moglie e il figlio. Quasi non vi trovano le foto di lui nella rete.

Volodymyr Galanternyk. La foto pubblicata da Novoe Vremya.

Cosa si sa di Galanternyk? Nei primi anni ’90 Galanternyk era un semplice uomo d’affari di Odesa, vendeva gli elettrodomestici. Più tardi si unì a un gruppo criminale di cui è risultato poi che faceva parte anche il sindaco attuale di Odesa Gennadiy Trukhanov, a quanto è emerso da un rapporto compilato dalla polizia dello Stato italiano del 1998.

Secondo la BBC, le forze dell’ordine italiane sospettavano i suddetti cittadini di Odesa di contrabbando di droghe e armi, i criminali di Odesa usavano l’Italia come punto di transito. Trukhanov aveva pure una registrazione locale. Secondo i dati delle forze dell’ordine italiane, il gruppo criminale di Odesa controllava le esportazioni-importazioni dei prodotti petroliferi, praticavano strozzinaggio (racketeering) e vendevano le armi.

Oggi, secondo gli esperti locali, Galanternyk controlla il mercato Pryvoz, è proprietario parziale o completo del centro commerciale City Center e della zona di ricreazione Arcadia City (in cui è stata trasformata la zona storica della spiaggia di Arcadia). Di sua proprietà sono anche i negozi sulla piazza Starosinna, il condominio lussuoso Green Wood e l’albergo di chic De Paris che si trova a pochi passi dalla Scalinata Potyomkin. È anche proprietario di una serie di aziende di costruzione.

“Tutte le aziende di costruzione o appartengono già a questo duo (Trukhanov-Galanternyk – UCMC), oppure lo saranno a breve. La stessa situazione si verifica con la costruzione e ricostruzione delle strade – le aziende che vincono le gare appalti sono affiliate con il sindaco di Odesa,” scrive Zoya Kazanzhy su Facebook. E per questo che è molto probabile che l’attacco all’attivista vada indagato nel contesto del legame tra le autorità locali e gli interessi commerciali dei “proprietari” di Odesa.

Perché è importante la reazione di Kyiv? Dopo la serie di attacchi ormai è chiaro – Kyiv deve reagire. A suo tempo, il Presidente Poroshenko rimosse Saakashvili dal suo incarico del capo dell’amministrazione regionale di Odesa senza esitare troppo. Perché non si può impedire a Trukhanov di proseguire le attività di corruzione di cui sono ben famosi, anche oltre la città di Odesa? L’inattività delle autorità centrali dimostrerà mancata volontà o incapacità di lottare contro la corruzione azione che, invece, stanno presentando come una loro priorità assoluta.

La foto principale: UNIAN. Attivista Oleh Mykhailyk.