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Elezioni: le inchieste giornalistiche anticorruzione portano alla luce i leader della gara presidenziale

A fine febbraio è scoppiato uno scandalo – le inchieste giornalistiche hanno portato alla luce le pratiche di corruzione cui protagonisti possono essere i leader della gara presidenziale. Il 25 febbraio la squadra dei giornalisti d’inchiesta Bihus.Info nel suo programma “Nashi Groshi” (il Nostro denaro) ha pubblicato le informazioni sull’appropriazione indebita su larga scala nel gruppo statale delle società del settore di difesa “Ukroboronprom”, in cui sono coinvolti funzionari di alto livello vicini al Presidente dell’Ucraina Petro Poroshenko.

Il 28 febbraio lo stesso media ha pubblicato i risultati di un’altra inchiesta, dalla quale risulta che i milioni di hryvnia per finanziare la campagna elettorale di Yulia Tymoshenko sono stati versati attraverso i donatori falsi. L’Ukraine Crisis Media Center dà uno sguardo a queste inchieste, alla reazione della società e a come esse possono segnare le prospettive elettorali dei candidati in questione.   

La sospetta appropriazione indebita nel settore della difesa

Cos’hanno scoperto i giornalisti d’inchiesta? Nell’autunno 2018, i giornalisti hanno ricevuto una lettera anonima assieme ad un archivio della corrispondenza fra gli attori nel caso del presunta appropriazione indebita. Così sono riusciti a stabilire che a partire dal 2014, quando la Russia ha avviato la guerra contro l’Ucraina, gli organizzatori della pratica corruttive stavano comprando i pezzi di ricambio per i mezzi militari, contrabbandandoli dalla Russia oppure comperandoli dai magazzini nelle basi militari in Ucraina, per poi rivenderli alle società statali militari del gruppo “Ukroboronprom”. I prezzi sono stati anche maggiorati (del 300 per cento in alcuni casi).

Nel loro turno, i direttori degli stabilimenti ricevevano la loro parte attraverso le tangenti. Convertivano poi il denaro ottenuto in contanti. Secondo i giornalisti, il profitto illecito ottenuto attraverso questa pratica ammonta almeno a 250 milioni di hryvnia (circa 8,4 milioni di euro). Secondo l’inchiesta, uno dei protagonisti del caso è Ihor Hladkovskyi, 22enne figlio di Oleh Hladkovskyi – il Primo vicesegretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e difesa. Oleh Hladkovskyi è un amico stretto del Presidente Poroshenko, nonché partner di lunga data negli affari commerciali.

Il 26 febbraio, l’Agenzia nazionale anticorruzione dell’Ucraina (National Anti-Corruption Bureau of Ukraine, NABU) ha aperto il caso per appropriazione indebita nel settore della difesa. Foto: Nashi Groshi. Ihor e Oleh Hladkovskyi.

La reazione di chi è presumibilmente un attore nel caso. “Mi sono trovato vittima della diffusione di sciocchezze e notizie false già viste da molti in questo programma,” così ha commentato Oleh Hladkovskyi. “Come chiunque cui onore e dignità sono stati violati, richiedo la giustizia,” ha detto il funzionario in un programma televisivo il 27 febbraio.    

Inoltre, il Primo vicesegretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa ha presentato una richiesta alla Procura generale militare e alla NABU per svolgere un controllo immediato sui fatti presentati dall’inchiesta dei giornalisti nel programma “Nashi Groshi” che riguardano l’appropriazione indebita e vedono presumibilmente coinvolto suo figlio.

Hladkovskyi ha anche chiesto di terminare il suo servizio come Primo vicesegretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e difesa e Capo della commissione interagenzia per la cooperazione tecnico-militare e per il controllo delle esportazioni, per la durata dell’indagine delle forze dell’ordine.

Il figlio, Ihor Hladkovskyi, cui l’inchiesta giornalistica riguarda direttamente, ha denunciato i giornalisti del programma “Nashi Groshi” Denys Bihus e Lesia Ivanova.

La reazione del Presidente Poroshenko. Ha approvato la richiesta di Hladkovskyi di terminare lo svolgimento del suo servizio da funzionario mentre è in corso l’indagine ufficiale. Qualche giorno dopo, il 4 marzo, il Presidente ha firmato l’ordine con cui ha licenziato Hladkovskyi.

Inoltre, Poroshenko ha dichiarato che il Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale avvierà la revisione internazionale e il controllo dettagliato di tutti gli appalti del gruppo delle società statali “Ukroboronprom”. “Suggerisco anche di allargare il comitato direttivo del gruppo di società (Ukroboronprom) inserendone gli esperti internazionali dagli Stati – partner e membri della NATO,” ha detto il Presidente.

La società indignata. Il Presidente sapeva delle pratiche corruzionali nel settore della difesa o ne ha dato la sua approvazione? Quali saranno i risultati dell’indagine ufficiale? Che fine faranno padre e figlio Hladkovskyi? Sono alcune delle domande emerse nelle discussioni accese scoppiate dopo la pubblicazione dell’inchiesta giornalistica. Meno di un mese resta al giorno delle elezioni presidenziali – il 31 marzo, troppo poco tempo affinché venga svolta l’indagine e sia considerato il caso in tribunale, se vi è un caso. Se Poroshenko dovesse essere rieletto, dovrà anche assumersi la responsabilità di garantire che l’indagine ufficiale continui in modo trasparente, lasciando che il tribunale agisca a tutela della giustizia.

La prima parte dell’inchiesta di “Nashi Groshi” sull’appropriazione indebita nel settore della difesa è disponibile in inglese a questo link.

I donatori falsificati della campagna elettorale di Yulia Tymoshenko

Nella seconda metà del 2018 dopo che è stata avviata la fase attiva della campagna elettorale, le donazioni per il conto del partito “Batkivshyna” (Patria) di Yulia Tymoshenko che si candida alle presidenziali, sono cresciute drasticamente. Secondo le relazioni del partito, decine di ucraini provenienti da piccole città e villaggi hanno donato alla forza politica di Tymoshenko centinaia di migliaia di hryvnia ciascuno, spesso in rate che non superavano 149 mila hryvnia (circa cinque mila euro).

Dopo aver controllato i rapporti, i giornalisti del programma “Nashi Groshi” hanno scoperto che i donatori più importanti di “Batkivshyna” includono una cassiera di un supermercato nella regione di Kyiv, un disoccupato a Sumy, un’impiegata di un autolavaggio nella stessa città, così come una società fittizia registrata per conto di un’impiegata in un asilo a Uman.

Le relazioni del partito affermano che nel 2018 la forza politica ha ricevuto in totale oltre 150 milioni di hryvnia (cinque milioni di euro) da questi donatori.

I giornalisti sono riusciti a trovare alcuni dei presunti donatori del partito. La maggioranza dei “donatori” intervistati non ne sapeva nulla. Ogni loro donazione non superava 149 mila hryvnia (circa cinque mila euro) a volta. La cifra ammonta al massimo superato il quale le somme diventano soggette a controllo finanziario.

Una dei donatori dichiarati con cui i giornalisti sono riusciti a parlare è Natalia Zubar, cassiera in un supermercato nel villaggio Zavallia nella regione Kirovohradska. Secondo le relazioni del partito, il 3 ottobre 2018 ha donato 149 mila hryvnia. Ha fatto altre donazioni ammontanti sempre alla stessa somma di 149 mila hryvnia il 4, 5 e 16 ottobre. Ha finanziato il partito con 1,5 milioni di hryvnia (50,8 mila euro) in totale, in sei mesi. Le domande dei giornalisti l’hanno sorpresa: non sapeva nulla delle presunte donazioni. Foto: Nashi Groshi. Una delle persone cui dati personali il partito “Batkivshyna” ha usato per presentarla come donatore del partito.

Secondo l’inchiesta risulta che il partito “Batkivshyna” ha usato i dati personali degli ucraini in modo illegale al fine di legalizzare i fondi senza dichiarare la vera fonte della loro provenienza.

La Polizia nazionale ha avviato un caso penale per indagare sul fatto delle manipolazioni presunte con le donazioni per conto del partito “Batkivshyna”.

La reazione di Yulia Tymoshenko. In un programma televisivo Tymoshenko ha così commentato i risultati dell’inchiesta di “Nashi Groshi”: “Gli imprenditori delle medie imprese che ci vogliono sostenere e donare il denaro (…) non possono farlo a loro nome, perché vengono avviati immediatamente i casi penali contro di loro, (…) immediatamente tutti i loro averi vengono sottratti loro con la forza. Per questo si appoggiano a parenti che non sono vulnerabili: non sono imprenditori e così cercano di fare le donazioni attraverso la loro persona…”

L’inchiesta di “Nashi Groshi” sui donatori falsificati del partito “Batkivshyna” è disponibile in ucraino a questo link.

Le elezioni: il candidato unico dalle forze democratiche

Intanto il 1° marzo, pochi giorni dopo lo scoppio degli scandali che s’incentrano sui candidati per il posto presidenziale, un candidato – il sindaco di Lviv e capo del partito “Samopomich” Andriy Sadovyi ha rinunciato alla candidatura dichiarando il proprio sostegno a Anatoliy Hrytsenko, il leader del partito “Hromadyanska pozytsia” (La posizione civica). Attualmente si discute se questo candidato potrà ottenere il sostegno sufficiente da parte dell’elettorato democratico e filoeuropeo per entrare nel secondo turno di votazioni. Foto: Sonia Koshkina, LB.ua. Andriy Sadovyi (a sinistra) e Anatoliy Hrytsenko.

La foto principale: i candidati per il posto presidenziale Yulia Tymoshenko (ba.org.ua) e Petro Poroshenko (president.gov.ua).