Il 21 aprile avrà luogo il secondo turno delle elezioni presidenziali in Ucraina. I due candidati in ballottaggio sono l’attore comico Volodymyr Zelenskyi e l’attuale Presidente Petro Poroshenko. Il 19 aprile i due dovranno incontrarsi per intervistarsi reciprocamente in pubblico, allo stadio Olimpiyskyi a Kyiv. Il luogo e l’ora sono stati suggeriti dal candidato Zelenskyi. Lo stesso giorno avrà luogo il dibattito ufficiale previsto dalla legge che sarà svolto nello studio dell’emittente pubblica Suspilne. Nel frattempo, Poroshenko si presenta in onda sui vari canali tv, mentre Zelenskyi ha limitato i suoi contatti con i media al massimo. UCMC racconta i dettagli.
Le preferenze elettorali
Secondo il sondaggio svolto dall’Istituto internazionale di sociologia di Kyiv (KMIS) tra il 9 e il 14 aprile 2019, 48,8 per cento degli intervistati si sono dichiarati pronti a votare Volodymyr Zelenskyi, il 17 per cento – Petro Poroshenko, l’1,6 per cento – avrebbero invalidato la scheda e il 17,9 per cento non ha deciso chi votare. Lo stesso sondaggio afferma che fra i votanti che intendono votare e hanno scelto il candidato, il 72,2 per cento avrebbe dato il proprio voto a Zelenskyi, il 25,4 per cento avrebbe sostenuto Poroshenko.
Come i candidati dialogano con i votatori
Dopo il primo turno delle elezioni, il leader della gara presidenziale ha ridotto ancora di più la sua comunicazione con i media ucraini, già scarsa. La posizione del candidato Zelenskyi è trapelata ai diversi media dai numerosi rappresentanti della sua squadra elettorale. Il Presidente uscente e un candidato Petro Poroshenko ha preso una strada diversa presentandosi nei programmi televisivi sui diversi canali tv incluso anche quelli che sono i suoi critici più ardenti, ha incontrato gli attivisti civili e anticorruzione, così come i rappresentanti delle imprese. L’11 aprile Petro Poroshenko si è recato nello studio del canale tv “1+1” (possieduto dall’oligarca Ihor Kolomoiskyi), Volodymyr Zelenskyi si è connesso in diretta per dialogare con lui. Zelenskyi ha parlato in modo poco rispettoso e alla fine ha messo giù il telefono. Il 18 aprile è stata pubblicata l’intervista che il candidato ha rilasciato al media “RBK-Ucraina” un giorno prima. Il giornalista che l’ha intervistato aveva ottenuto questa possibilità aver vinto la partita di tennis tavolo nella sede della campagna elettorale del candidato il giorno del primo turno.
Il 16 aprile i rappresentanti dei media e delle organizzazioni mediatiche fra cui anche l’Ukraine Crisis Media Center, hanno presentato un appello a Volodymyr Zelenskyi chiedendogli di rilasciare una conferenza stampa entro il 18 aprile – un giorno prima del dibattito fra i due candidati. Il testo completo dell’appello è disponibile in inglese a questo link.
Un rappresentante della squadra elettorale di Zelenskyi Dmytro Razumkov ha risposto che la conferenza stampa non si sarebbe svolta. In onda dalla Radio “Novoe Vremia” (I Tempi nuovi) ha affermato che è “un progetto poco realizzabile” dato che restano pochi giorni prima del dibattito. Ha aggiunto che il candidato avrebbe potuto dare una conferenza stampa dopo il secondo ballottaggio e che la sua squadra sta dando abbastanza informazioni ai media sulle posizioni chiave della politica da lui prevista. Il 18 aprile il canale “1+1” ha annunciato che per la sera dello stesso giorno sarebbe stata prevista la partecipazione di Zelenskyi in uno show televisivo in diretta.
Un candidato “fai da te”
In un articolo per “Ukrainska Pravda” (La verità ucraina) il giornalista ucraino Pavlo Kazarin ha scritto che ogni votatore ha una propria immagine di Zelenskyi, come se fosse un quaderno con disegni da colorare che ognuno colora come ritiene opportuno. “Volodymyr Zelenskyi tenta di non ostacolare i suoi sostenitori di darsi un immagine di lui. Oggi lo votano le persone con visioni per il futuro molto diverse fra loro,” scrive Kazarin.
Sfruttando l’assenza della posizione chiara articolata dal candidato, gli elettori gli attribuiscono una propria visione. Così, l’elettorato di Zelenskyi comprende sia i sostenitori della NATO, che i suoi opponenti più duri, sia chi è a favore delle preferenze alla lingua ufficiale (ucraino) che chi vorrebbe vedere inserito ufficialmente anche il russo.
Il 12 aprile il candidato Presidente Volodymyr Zelenskyi ha incontrato il Presidente della Francia Emmanuel Macron. Comunque Zelenskyi ha raccontato poco sul soggetto di questo incontro, scrive Roman Romaniuk in un articolo per “Ukrainska Pravda”. “Abbiamo parlato delle questioni più importanti per la società ucraina e per l’Ucraina in generale,” ha detto Zelenskyi. “Abbiamo parlato della vita, abbiamo parlato delle cose principali, del cessare la guerra in Donbas,” procede il candidato.
La strategia per indebolire
La scrittrice ucraina Oksana Zabuzhko è dell’opinione che il successo elettorale del candidato è il risultato dell’applicazione di una strategia ben pensata. “Sta avvenendo una sostituzione. È la prima volta, esattamente adesso ed esattamente in Ucraina, che 5,5 milioni di elettori hanno votato un ologramma, un candidato virtuale. Si chiama Volodymyr Zelenskyi, ma non sappiamo chi è Zelenskyi come politico. Zelenskyi è una somma di emozioni positive legate al mondo dello spettacolo, all’umorismo, al sorriso, alla pubblicità,” dice Zabuzhko.
“È una figura virtuale che, dall’altro lato, nel modo invisibile e non troppo insistente, attraverso il suo personaggio sta introducendo il discorso che incita all’odio. Come si conclude la serie tv “Il servitore del popolo”? È una pubblicità della fucilazione del parlamento. (…)
Nello spazio ucraino viene introdotto un discorso che si richiama alla canalizzazione dell’aggressione, che è una tecnologia. In ogni società dorme da qualche parte un virus latente dell’aggressione. È comprensibile che nella società, che essa stessa è il soggetto dell’aggressione esterna, questo livello è elevato. Senza che ce ne accorgiamo, le notizie televisive (in cui regolarmente sentiamo ‘uccisi-violentate-accoltellato il fratello-due alcolisti si sono bruciati vivi-una catastrofe naturale terribile ha distrutto) formano il pensiero che ‘vivere fa paura’ che anche questa è una tecnologia russa,” procede Zabuzhko.
“La sera dopo il lavoro la persona accende la tv, e viene investita da tutta questa insoddisfazione rafforzata e lo sconforto incitato. Segue la canalizzazione di questa insoddisfazione e questo odio. Dove va indirizzata se non verso le autorità vigenti? Viene riscaldato in modo sistematico, la colpa viene giustamente e ingiustamente data a Poroshenko. E allora appare l’immagine di un gioioso, sorridente personaggio della serie tv.”
“Così abbiamo due candidati per il secondo turno delle elezioni – quello virtuale e quello reale. Il virtuale di cui non sappiamo niente, possiamo solo fare le supposizioni e sospettare il suo legame con il denaro russo, dato che è il prodotto del mondo dello spettacolo russo. (…)”
“Questa è la strategia per fomentare l’aggressione nella società, aizzare gradualmente l’uno contro l’altro (…) e far vedere un tuo vicino come un nemico che rappresenta una minaccia per il tuo futuro. Tutti questi scontri avvengono in realtà. È un attacco al senso di solidarietà e all’unità ottenuti nella lotta, con il sangue in Maidan e nei combattimenti in guerra. Ed è questo senso dell’orgoglio e della dignità di essere ucraino che è diventato il soggetto di quelle tecnologie e quelli attacchi di informazione. Siamo molto vulnerabili oggi,” conclude la scrittrice ucraina.
Le aspettative realistiche?
Roman Romaniuk nell’articolo per “Ukrainska Pravda” afferma che il 72 per cento di sostenitori di Zelenskyi in realtà non sono tanto suoi sostenitori, quanto oppositori a Poroshenko. “Comunque Zelenskyi non dovrebbe gioire di questa situazione,” prosegue il giornalista. “Il 40 per cento dei suoi votanti (secondo il suddetto sondaggio di KMIS) chiedono da lui nei primi 100 giorni della sua presidenza di ridurre le tariffe, oltre il 30 per cento vogliono che sia tolta l’immunità dai funzionari statali e vengano incarcerati i corruttori, un quarto degli elettori aspetta i negoziati con la Russia.”
“È poco probabile che qualsiasi presidente sia in grado di realizzare tutto questo. Quindi Zelenskyi deve ricordare che in qualsiasi momento potrà trasformarsi da chi assieme ai votanti infuriati sta inseguendo i politici della vecchia classe, a chi è inseguito,” scrive Romaniuk.
L’immagine di copertina: i colori delle campagne elettorali di Volodymyr Zelenskyi (a sinistra) e di Petro Poroshenko (a destra).