Giorno 1.087: la copertura della centrale di Chornobyl colpita da un drone russo

Un drone russo colpisce il guscio protettivo della centrale nucleare di Chornobyl. Nella notte del 14 febbraio, un drone d’attacco russo con una testata altamente esplosiva ha colpito la copertura del blocco n.4 distrutto della centrale nucleare di Chornobyl. A renderlo noto è stato il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi in un messaggio sui social. Ha detto che l’arco ha subito danni considerevoli, che l’incendio è stato spento e che al momento i livelli di radiazioni non sono aumentati. Parlando più tardi in giornata, Zelenskyi ha ipotizzato che si potesse trattare di un attacco deliberato in quanto il drone volava ad un’altezza di 85 metri che non è visibile ai radar.       

Secondo l’Agenzia statale per il regolamento nucleare dell’Ucraina, un’esplosione e l’incendio successivo hanno danneggiato l’integrità della struttura esterna della copertura e alcune attrezzature in un’officina per la manutenzione delle gru.

Al 20 febbraio, erano ancora in corso i lavori alla centrale per localizzare ed estinguere i punti di combustione senza fiamma sparsi per la copertura, ha dichiarato il Ministero della protezione ambientale e delle risorse naturali dell’Ucraina. 

Foto: UCMC. I detriti del drone russo che ha colpito la copertura del blocco n.4 della centrale nucleare di Chornobyl.