Giorno 647: avanzamenti russi intorno ad Avdiyivka, l’oro degli sciti restituito all’Ucraina, un’operazione ucraina per far saltare la linea ferroviaria nell’estremo est della Russia

Le forze russe compiono avanzamenti intorno ad Avdiyivka. Sono stati confermati degli avanzamenti delle forze russe a nord-ovest e sud-est di Avdiyivka, nella regione di Donetsk, avvenuti il 26 novembre. È quanto ha reso noto il centro di analisi americano Institute for the Study of War, in un rapporto pubblicato a fine novembre, riferendosi a foto e video geolocalizzati.

Intensi combattimenti si sono concentrati vicino all’impianto di coke metallurgico di Avdiyivka e nella zona industriale a est della città: lo ha raccontato il portavoce del centro media unito delle Forze di Difesa della direzione di Tavria, il colonnello Oleksandr Shtupun all’emittente pubblica ucraina “Suspilne” il 27 novembre. Seguite il link per la notizia dettagliata in lingua inglese.

L’oro degli sciti proveniente dalla Crimea viene restituito all’Ucraina. Gli antichi manufatti sciti, conosciuti come “l’oro degli sciti”, sono stati restituiti all’Ucraina a fine novembre dopo quasi 10 anni di udienze in tribunale. La collezione proveniente principalmente dai musei della Crimea, era in prestito al museo Allard Pierson di Amsterdam in occasione della mostra “Crimea: oro e segreti del Mar Nero”. È stata inaugurata nel febbraio 2014 ed è finita quando la Russia aveva già illegalmente annesso la penisola. 

Nel 2016, la Corte distrettuale di Amsterdam ha deciso che i reperti dovevano essere consegnati all’Ucraina. Nell’agosto 2017, i musei della Crimea occupata si sono appellati contro la decisione. Nel 2021, la Corte d’appello di Amsterdam ha deciso che i tesori appartengono all’Ucraina. Nel giugno 2023, la Corte Suprema olandese ha confermato questa decisione.

Il museo Allard Pierson di Amsterdam ha restituito all’Ucraina 565 oggetti tra cui sculture antiche, gioielli scitici e sarmatici, e scatole cinesi in lacca. I manufatti saranno custoditi dal Museo nazionale di storia dell’Ucraina fino alla deoccupazione della Crimea.

Gli alleati Nato approvano il programma di riforma ucraino per il 2024 durante la riunione del Consiglio Nato-Ucraina a Bruxelles. Durante la riunione del Consiglio Nato-Ucraina a Bruxelles il 29 novembre, l’Ucraina ha presentato la versione adattata del Programma nazionale annuale per l’anno prossimo e gli alleati l’hanno approvata. È quanto emerge dalla dichiarazione del Consiglio.

“Ci siamo accordati sul programma e sulla struttura delle commissioni sotto il Consiglio Nato-Ucraina per poter tracciare i progressi delle riforme [ucraine] in modo concreto,” ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in una conferenza stampa dopo la riunione. A questo link la notizia dettagliata in lingua inglese.

Il Servizio di sicurezza ucraino fa saltare un pezzo della linea ferroviaria tra la Russia e la Cina. Nella notte del 30 novembre, il Servizio di sicurezza dell’Ucraina ha fatto saltare un tratto della linea ferroviaria Bajkal-Amur che collega la Russia alla Cina. Si sono verificate almeno quattro esplosioni durante il movimento del treno merci nella galleria di Severomuysk, nella repubblica russa di Buriazia. È quanto ha riferito il quotidiano ucraino “The New Voice of Ukraine”, citando fonti della sicurezza.

“È l’unico collegamento ferroviario serio tra la Federazione Russa e la Cina. E attualmente questa rotta, usata anche per le forniture militari, è paralizzata”, ha detto la fonte. Il Servizio di sicurezza ucraino non ha ufficialmente rivendicato l’attacco. Seguite il link per la notizia dettagliata in lingua inglese.

L’Occidente potrebbe fare molto di più per frustrare Putin, afferma l’Economist. Per la prima volta da quando Vladimir Putin ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio 2022, sembra che possa vincere. Lo si apprende da un editoriale pubblicato il 30 novembre sull’Economist. “L’Occidente potrebbe fare molto di più per sconfiggere Putin. Se lo scegliesse, potrebbe dispiegare risorse industriali e finanziarie che sovrasteranno quelle della Russia. Tuttavia, il fatalismo, l’autocompiacimento e una scioccante mancanza di visione strategica stanno ostacolando il cammino, soprattutto in Europa. Per il suo bene e per quello dell’Ucraina, l’Occidente deve urgentemente scuotersi di dosso il suo letargo,” si legge nell’articolo a firma della redazione del settimanale britannico. Il testo completo dell’articolo è disponibile in lingua inglese a questo link.

È possibile raggiungere una pace globale duratura senza la sconfitta militare, economica e nucleare della Russia? Un video servizio “Ukraine in Flames” (Ucraina in fiamme) è disponibile in lingua inglese a questo link.

Cosa scopre un autore francese che studia lo spirito di resistenza, mentre viaggia in Ucraina durante la guerra? Una conversazione con Olivier Weber, giornalista, scrittore e corrispondente di guerra francese. Un episodio del podcast “L’Ukraine, face à la guerre” (L’Ucraina: di fronte alla guerra) è disponibile in lingua francese a questo link.

Foto: il Museo dei tesori storici dell’Ucraina. Gli antichi manufatti sciti restituiti all’Ucraina.