La Russia sgancia le bombe aeree guidate lungo la linea del fronte, al confine dei territori ucraini. Gli aerei russi colpiscono i territori ucraini, sganciando bombe a una distanza di 50 chilometri dalla linea di contatto o dal confine statale dell’Ucraina, o dal mare. A renderlo noto è stato il portavoce del comando dell’Aeronautica militare delle Forze Armate ucraine, il colonnello Yuriy Ignat in un commento televisivo l’8 aprile. Le forze russe effettuano tali attacchi con le bombe da demolizione sovietiche Fab-500, modernizzate con ali e navigazione Gps, ha detto Ignat.
Secondo il sito di analisi militare ucraino “Defense Express”, la Russia ha usato per la prima volta le bombe aeree guidate, le UPAB-1500V, contro un obiettivo nella regione di Chernihiv a febbraio 2023. Ora le forze russe lanciano ogni giorno fino a 20 ordigni di questo tipo su territori lungo la linea del fronte, afferma il portavoce del comando dell’Aeronautica militare delle Forze Armate ucraine.
Per contrastare i bombardamenti russi, l’Ucraina ha bisogno di sistemi di difesa aerea moderni ed aerei da combattimento occidentali, come gli F-16, ha aggiunto.
La Russia usa l’invio di munizioni britanniche all’uranio impoverito all’Ucraina come pretesto per fare minacce nucleari. Il Ministero della Difesa britannico ha confermato lo scorso marzo che come dotazione ai carri armati Challenger 2, il Regno Unito avrebbe consegnato in Ucraina le munizioni all’uranio impoverito, in grado di perforare le corazze. Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che la Russia “sarà costretta a reagire”, se la Gran Bretagna invierà in Ucraina proiettili che contengono uranio impoverito. Inoltre, ha accusato l’Occidente di usare armi con una “componente nucleare”.
L’uranio impoverito “è una componente standard e non ha nulla a che fare con armi nucleari”, ha dichiarato il Ministero della Difesa britannico in una nota. Un ex-comandante di carri armati nell’esercito britannico, nonché un esperto di armi chimiche, il colonnello Hamish de Bretton-Gordon, citato dalla Bbc, ha detto che i commenti di Putin fossero “classica disinformazione”.
È “risibile” affermare che i proiettili all’uranio impoverito sono legati in qualsiasi modo alle armi nucleari contenenti uranio arricchito, ha aggiunto. L’uranio impoverito è un sottoprodotto del procedimento di arricchimento dell’uranio per produrre materiale da utilizzare nelle centrali nucleari o nelle armi atomiche.
Il primo ministro giapponese in visita a Bucha. Durante la sua visita in Ucraina il 21 marzo, il primo ministro giapponese Fumio Kishida si è recato a Bucha, la città nei pressi di Kyiv, diventata simbolo delle atrocità commesse dalle forze russe.
“Il mondo è stato sconvolto alla visione di innocenti civili uccisi a Bucha un anno fa. Provo tanta rabbia per le atrocità [avvenute a Bucha] dopo aver visitato il posto,” ha detto Kishida. Il premier giapponese ha depositato una corona di fiori davanti alla chiesa, nel cortile della quale era stata scoperta una fossa comune. Ha osservato un minuto di silenzio e si è inchinato in omaggio alle vittime.
Fumio Kishida è stato l’ultimo tra i leader dei Paesi del G7 a recarsi in Ucraina dopo l’inizio dell’invasione russa su larga scala. La visita del primo ministro giapponese in Ucraina ha coinciso con un viaggio a Mosca del presidente cinese Xi Jinping. Il 2 aprile è ricorso un anno dalla liberazione della regione di Kyiv dalle truppe russe.
L’Ucraina esce dalla “lista nera” del GRECO, organo anticorruzione del Consiglio d’Europa. L’attuale livello di conformità dell’Ucraina alle raccomandazioni del Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) del Consiglio d’Europa non è più “globalmente insoddisfacente”. Questo è quanto si evince da un rapporto provvisorio, pubblicato dal GRECO il 24 marzo, che valuta i progressi dell’Ucraina compiuti nell’ambito di prevenzione della corruzione da parte di parlamentari, giudici e pubblici ministeri.
Il GRECO conclude che l’Ucraina ha “attuato o trattato in modo soddisfacente” 15 delle 31 raccomandazioni contenute nel Rapporto di valutazione del quarto ciclo, presentato del 2017.
“Questo periodo di guerra ha obbligato il Paese ad adottare la legge marziale, a dichiarare lo stato di emergenza e a rivedere le sue priorità. In tale contesto, è notevole il fatto che l’Ucraina abbia comunque portato avanti il suo lavoro di attuazione delle raccomandazioni del GRECO,” si legge nel rapporto.
La Russia stanzierà davvero armi nucleari tattiche in Bielorussia? Un video servizio “Ukraine in Flames” (Ucraina in fiamme) è disponibile in lingua inglese a questo link.
Ad un anno dalla liberazione della regione di Kyiv dalle truppe russe, esponenti delle autorità locali, militari della difesa territoriale e volontari condividono le loro storie. Un video servizio “Ukraine in Flames” (Ucraina in fiamme) è disponibile in lingua inglese a questo link.
Foto: l’amministrazione regionale militare di Kyiv. Il primo ministro giapponese Fumio Kishida in visita a Bucha.