Ucraina. Bilancio della settimana 23-29 maggio 2016

IL BLOCCO MILITARE

Durante la settimana del 23-29 maggio le Forze armate ucraine hanno subìto perdite più grandi dall’inizio dell’anno. Sedici militari sono stati uccisi nei combattimenti, di cui sette solamente il 23 maggio, mentre 39 sono stati feriti. Maggio è diventato per questo il mese con le perdite più grandi del 2016: in totale i militari ucraini uccisi nei combattimenti ammontano a 28, 107 sono invece i feriti. I dati, che si basano sui rapporti ufficiali dei portavoce dell’operazione antiterroristica, sono le conseguenze dell’intensificazione degli attacchi da parte delle forze congiunte russo-separatiste su tutta la linea di contatto, particolarmente nei settori di Donetsk e di Mariupol. Il nemico fa uso costante di armi pesanti proibite dagli accordi di Minsk, (tra cui lanciarazzi Grad BM-21), per sferrare gli attacchi contro le posizioni ucraine ad Avdiivka, Pisky, Novotroyitske, Mariinka (regione di Donetsk, settore Donetsk) e contro le posizioni lungo la linea di contatto nei pressi di Mariupol.  [Il centro stampa dell’Operazione antiterrorismo]

È stato registrato un numero crescente di tentativi d’introdursi nelle retrovie delle truppe ucraine da parte dei gruppi sovversivi. Il 27 maggio in uno scontro con un gruppo sovversivo dei militanti ha perso la vita il comandante della 72a brigata Andriy “Mowgli” Zhuk. [Ukrainska Pravda]

L’Ucraina insiste perché venga inviata una missione di polizia OSCE nel Donbas. Su iniziativa del presidente Poroshenko, i leader principali del gruppo Normandia – Russia, Germania, Francia e Ucraina – si sono confrontati al telefono la notte del 23-24 maggio. Poroshenko ha cercato delle adesioni alla sua proposta di creare una missione di polizia armata sotto l’egida dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) nel territorio secessionista di Donetsk-Lugansk. A suo parere, la Russia sta orchestrando una strenua opposizione all’iniziativa ucraina. [La notizia in italiano: ua-time.com]

La Russia sta rafforzando le sue postazioni militari al confine con l’Ucraina e sta pianificando di il posizionamento di unità e basi militari aggiuntive. Lo ha affermato Stepan Poltorak durante una riunione all’Università della Difesa nella giornata del 21 maggio 2016. [La notizia in italiano: EMPR]

I Servizi di Sicurezza ucraini hanno proclamato Mikhail Gorbachev persona non grata, vietandogli l’ingresso in Ucraina per 5 anni a seguito del suo sostegno alla politica promossa dal presidente Putin riguardante l’annessione della Crimea. [La notizia in italiano: EMPR]

I PRIGIONIERI UCRAINI IN RUSSIA

Il 25 maggio, dopo 709 giorni di reclusione, la pilota ucraina Nadiya Savchenko è stata liberata e ha fatto ritorno a casa. Catturata nel Donbas dai militanti appoggiati dalla Russia e trasportata illegalmente nel Paese aggressore, è stata processata sotto accuse fabbricate e condannata a 22 anni di carcere. Il 25 maggio il Presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto di grazia nei suoi confronti. È avvenuto così uno scambio di prigionieri tramite cui l’Ucraina ha riconsegnato alla Russia i militari Aleksandr Aleksandrov e Yevgeniy Yerofeyev che erano stati catturati durante un combattimento nel Donbas. I messaggi principali pronunciati da lei nella prima conferenza stampa. [UNIAN – la notizia in italiano: UCMC]

Il primo giorno dopo la sua liberazione Nadia Savchenko l’ha trascorso passeggiando per le vie della sua amata Kyiv [EMPR]

Il tribunale della Repubblica cecena ha condannato i cittadini ucraini Mykola Karpiuk e Stanislav Klykh a 22,5 e 20 anni di carcere rispettivamente. La prosecuzione russa li accusa di omicidio di militari russi ai tempi della prima guerra cecena. I due sono accusati di essere i fondatori di gruppi che prendevano parte ai combattimenti per la Cecenia indipendente in Ucraina. Karpiuk è stato anche accusato di aver partecipato direttamente in tali combattimenti. Le organizzazioni per la difesa dei diritti umani ucraini e russi, compreso il Centro Memorial, nonché il governo ucraino, dichiarano Karpiuk e Klykh prigionieri politici. [UNIAN]

Il materiale sul processo Karpiuk e Klykh (in inglese): Torture, pazzia e lacrime: un reportage da Grozny – la città dove gli ucraini sono processati.

Almeno 31 prigionieri politici ucraini, tra cui 16 Tatari di Crimea, rimangono incarcerati in Russia in base a differenti accuse fabbricate, da quelle di terrorismo (crimeani il  regista Oleg Sentsov e l’attivista Oleksandr Kolchenko), all’appartenenza all’organizzazione Hizb ut-Tahrir, giudicata estremista in Russia. Lo denuncia Oleksandra Matviychuk, Presidente dI una delle ONG ucraine attive nell’ambito dei diritti civili “Center for Civil Liberties”.  [Centro di informazioni per i diritti umani] [La notizia in italiano: EMPR]

DECOMUNIZZAZIONE

300 città ucraine hanno cambiato i loro nomi legati al passato comunista, ritornando ai nomi storici o venendo ribattezzate con nomi nuovi proposti dagli abitanti durante dibattiti pubblici nei mesi scorsi. Il 19 maggio il Parlamento ucraino ha votato a maggioranza – escluso il voto contrario del partito Blocco di Opposizione – questo provvedimento nell’ambito dell’attuazione della legge “Sulla decomunizzazione”. Gli esperti e la maggioranza dell’opinione pubblica ritengono positivo questo processo in quanto, nella maggioranza dei casi, si tratta del ritorno ai nomi storici dei centri abitati.

La città dell’Ucraina orientale Dnipropetrovsk, ad esempio, è stata ribattezzata Dnipro. Il nome finora utilizzato era formato dal nome del fiume che attraversa la città, il Dnipro appunto, e dal cognome di Grigoriy Petrovsky, funzionario del regime comunista e uno tra gli organizzatori di Holodomor, la carestia del 1932-1933 che ha ucciso milioni di vite umane. [Radio Liberty] [La notizia in italiano: EMPR]

È stato smantellato il monumento ai cechisti a Kyiv sempre a seguito dei provvedimenti della legge sulla decomunizzazione. Il monumento è stato distrutto da una escavatrice. Secondo le autorità comunali, che hanno preso le distanze dall’accaduto, si stava lavorando su un programma per smantellare il suddetto monumento in modo decoroso perché venisse in seguito trasportato al museo del totalitarismo che per ora non ha spazio designato. Gli esperti hanno ribadito la necessità di preservare i monumenti di epoca sovietica, chiarendone il contesto o trasportandoli allo spazio museale designato. [Ukrinform]

GLI SFORZI ANTICORRUZIONE

L’ex primo vice capo del Servizio di sicurezza ucraino Viktor Trepak ha consegnato all’Autorità nazionale anticorruzione i documenti sulla cosiddetta “contabilità nera” dell’ex partito delle Regioni, sotto la guida del presidente-fuggiasco Viktor Yanukovych. Allo stesso tempo documenti simili sulla “contabilità nera” sono stati resi pubblici dal membro parlamentare Sergiy Leshchenko e dalla testata online Ukrainska Pravda. Risulta che il partito abbia speso 66 milioni di dollari per finanziamenti illeciti nel secondo semestre del 2012 – proprio nel periodo della campagna elettorale per le elezioni parlamentari in tangenti ad alcuni membri della commissione centrale elettorale, membri del parlamento, altri politici di alto livello e per pubblicare sui media materiali editoriali favorevoli. I documenti in questione rivelano i nomi di alcune persone coinvolte mostrando le cifre esatte delle somme da loro ricevute. L’Ufficio Nazionale Anticorruzione ha aperto un’inchiesta. [Ukrainska Pravda][La notizia in italiano: UCMC] [UNIAN] [La notizia in italiano: EMPR]

I DIRITTI UMANI

La delegazione della Sottocommissione ONU sulla prevenzione della tortura ha sospeso la propria visita in Ucraina dopo che gli è stato negato l’accesso ad alcuni posti in diversi distretti del Paese dove loro ritengono che il Servizio di sicurezza ucraino detenga le persone anche in incommunicado. [Hromadske Radio]

Il Capo del Servizio di sicurezza Vasyl Grytsak ha rilasciato un commento sulla situazione spiegando che è stato vietato l’accesso agli uffici al livello dei distretti del Servizio nella zona dell’operazione antiterrorismo perché questi non sono i luoghi dove vengono messe le persone in stato di fermo. Lì vi lavora invece il personale operativo, vengono dati e l’equipaggiamento segreto, le armi. Intanto il Ministero della giustizia ha dichiarato la sua intenzione di organizzare un incontro tra i rappresentanti della delegazione ONU e il Servizio di sicurezza per mitigare il conflitto e far sì che la missione continui il proprio lavoro. [Radio Liberty]

UN REPORTAGE DAL FRONTE

Un fotoracconto di uno dei tanti viaggi dei volontari verso la prima linea del Donbas. Le immagini sono state scattate nei pressi di villaggio Opytne a pochi chilometri da Donetsk e Horlivka, occupate dal nemico, in una delle zone ad alta intensità di scontri. L’autore è Mauro Voerzio, un giornalista freelance torinese e attivista dell’Euromaidan che da anni vive tra l’Italia e l’Ucraina. [La notizia in italiano: EMPR]

Il digest è a cura del collettivo Euromaidanpr Italia
Editing letterario e correzione bozze a cura di Paolo De Munari

Foto: UNIAN. La città dell’Ucraina orientale è ribattezzata Dnipro in seguito all’attuazione della legge “Sulla decomunizzazione”.